Un "golpe contro l'informazione Rai". Così il segretario nazionale dell'Usigrai, Carlo Verna, definisce quello che il Cda della Rai ha presentato come il nuovo piano editoriale dell'azienda e che invece a detta del sindacato "non può esserlo perchè, per esempio, non si parla di radio"
Un intervento durissimo dell'Usigrai, che arriva dopo le dure prese di posizione dei Cdr di Tg1, Tg2 e Tg3, che hanno sostanzialmente bocciato il piano. Anzi l'assemblea del Tg1 ieri all'unanimità lo ha respinto, mettendo a disposizione del proprio organismo sindacale di base un pacchetto di tre giorni di sciopero. E all'assemblea dei Cdr della prossima settimana l'Usigrai proporrà subito la proclamazione di uno sciopero - "nelle forme che si riterrà opportuno individuare"-, mentre a proposito dell'incontro promosso dall'azienda per lunedì 4 febbraio il sindacato dei giornalisti Rai parla di incontro di conciliazione più che di illustrazione del piano. Nel sottolineare che "di indiscrezioni ormai ce ne sono abbastanza per poter dire che siamo di fronte ad un golpe contro l'informazione Rai", Verna precisa infatti che "non possiamo stare, tra lo sconcerto crescente nelle redazioni, alla tempistica dell'azienda, che ci ha convocato per illustrarci quello che erroneamente viene definito piano editoriale", dato appunto che "è ferma intenzione dell'Usigrai proporre giovedì prossimo all'assemblea dei Cdr una prima immediata azione di sciopero". In questo atteggiamento - aggiunge Verna - "siamo confortati dai segnali che provengono un pò da tutte le realtà redazionali". Il segretario dell'Usigrai ricorda appunto che l"assemblea del Tg1 ha già assegnato un pacchetto di 3 giorni di sciopero al proprio Cdr, e "rilievi di forte critica" sono stati avanzati dal Tg2 e dal Tg3. "Nessuno pensa che i palinsesti debbano essere sacri e inviolabili - dice ancora il segretario nazionale dell'Usigrai - ma un disegno complessivo che anzichè rilanciare riduce e comprime, omologa e appiattisce è inaccettabile". Mentre ad oggi il quadro prospettato dall'azienda è tale che "non si taglia su ciò che è stato esternalizzato, ma sull'informazione che vince". (AGI)