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Editoria 02 Dic 2006

Il quotidiano l'Adige rompe le file della Fieg con un editoriale in prima pagina: "Editori e giornalisti è ora di trattare"

Stamattina nelle edicole del Trentino Alto Adige i cittadini hanno potuto leggere un editoriale fuori dal coro Fieg. Si tratta del giornale L'Adige, il quotidiano locale che si contende la piazza con il Trentino (gruppo Finegil). Il titolo dell'editoriale è chiaro: Contratto giornalisti, è ora di sedersi al tavolo delle trattative. Un invito alla Fieg e alla Fnsi di rinunciare alle "proprie posizioni precostituite" e sedersi al tavolo delle trattative. Ne pubblichiamo il testo apparso in prima pagina.

Stamattina nelle edicole del Trentino Alto Adige i cittadini hanno potuto leggere un editoriale fuori dal coro Fieg. Si tratta del giornale L'Adige, il quotidiano locale che si contende la piazza con il Trentino (gruppo Finegil). Il titolo dell'editoriale è chiaro: Contratto giornalisti, è ora di sedersi al tavolo delle trattative. Un invito alla Fieg e alla Fnsi di rinunciare alle "proprie posizioni precostituite" e sedersi al tavolo delle trattative. Ne pubblichiamo il testo apparso in prima pagina.

"Da due anni i giornalisti italiani sono senza contratto. Dopo tredici giorni di sciopero e la minaccia di altri sei giorni di blocco dell'informazione prima di Natale, la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei giornalisti è di fatto arenata ad un punto morto. La Fieg, la federazione degli editori, si rifiuta di sedersi al tavolo della contrattazione. L'asprezza dei toni da entrambi le parti è aumentata a dismisura. I giornalisti hanno avviato varie forme di protesta, come la sospensione delle firme o il black out improvviso dei giornali, con pesanti ripercussioni per i lettori e per il diritto all'informazione nel nostro Paese. È in atto una spirale pericolosa in cui lo scontro fra editori e giornalisti rischia di danneggiare pesantemente l'informazione e la credibilità di fronte ai lettori. Il giornale l'Adige in tutte le sue varie componenti - editore, direttore, rappresentanza sindacale, giornalisti - fortemente preoccupato di questa situazione che si è venuta a creare, lancia un allarme e rivolge un invito. Chiediamo alle parti che si riprenda al più presto la trattativa, rinunciando alle proprie posizioni precostituite. Non ci interessa attribuire torti e responsabilità, ma crediamo con convinzione sia giunto il momento di dare un segnale forte, non solo agli addetti ai lavori, ma soprattutto all'opinione pubblica, che per prima subisce questa pesante situazione e fatica a comprendere le cause profonde di questa contrapposizione. In un Paese in cui i giornali e la carta stampata sono già così fortemente penalizzati dal pesante squilibrio creato dall'ingiusta spartizione delle risorse pubblicitarie, a tutto vantaggio della televisione, e di fronte alle sfide di un mondo dell'informazione in profonda trasformazione e bisognoso di enormi investimenti in qualità professionale e in nuove tecnologie, uno scontro muro contro muro tra editori e giornalisti non porta da nessuna parte. L'Adige chiede ad entrambe le parti di azzerare durezze, puntigli e pretese pregiudiziali e di ripartire coraggiosamente e concretamente dai problemi reali delle testate e delle redazioni. La Fnsi, il sindacato dei giornalisti, deve proseguire nei segnali di apertura mostrati, facendo la sua parte in maniera costruttiva. Ed è ormai tempo che la Fieg, l'organizzazione degli editori, si sieda al tavolo della trattativa, mostrando disponibilità al confronto, per ragionare insieme sulle prospettive del settore. Siamo fortemente convinti che senza un'adeguata valorizzazione del «fattore umano», i giornali semplicemente non si fanno. Il bene prezioso dell'informazione, garanzia di libertà del cittadino, non può prescindere da questo." L'Adige

@fnsisocial

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