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Componenti Fnsi 24 Nov 2010

Il programma di Quarto Potere per il XXVI Congresso Fnsi: Idee al servizio dei colleghi

Un voto per portare la vostra voce nella Lombarda e nella Fnsi. Per dare fiducia a un gruppo di colleghe e colleghi che hanno sempre lavorato, in tanti anni di impegno sindacale, molto spesso all’interno di Cdr, con concretezza, serietà, presenza costante nelle redazioni, difesa di chi collabora dall’esterno come lavoratore autonomo, capacità e disponibilità di ascoltare e dare risposte a chi chiede consulenza e soluzioni ai propri problemi. Senza mai smettere di fare i giornalisti.Le donne e gli uomini di Quarto Potere sono riusciti a incidere, profondamente, nelle politiche e nelle azioni del nostro Sindacato e degli Enti di categoria, in uno dei periodi più difficili per l’industria dell’editoria e per la professione di giornalista, portando persone nuove e nuove idee. Ed è quello che, ancora una volta, ci impegniamo a fare. Vogliamo una maggiore unità nella categoria e nel Sindacato, un patto nuovo per ridurre il numero eccessivo di correnti, un’alleanza vera tra freelance e dipendenti. Con il nostro programma, che parte da quel che è stato raggiunto, vogliamo costruire insieme obiettivi e percorsi dei prossimi anni.

Un voto per portare la vostra voce nella Lombarda e nella Fnsi. Per dare fiducia a un gruppo di colleghe e colleghi che hanno sempre lavorato, in tanti anni di impegno sindacale, molto spesso all’interno di Cdr, con concretezza, serietà, presenza costante nelle redazioni, difesa di chi collabora dall’esterno come lavoratore autonomo, capacità e disponibilità di ascoltare e dare risposte a chi chiede consulenza e soluzioni ai propri problemi. Senza mai smettere di fare i giornalisti.
Le donne e gli uomini di Quarto Potere sono riusciti a incidere, profondamente, nelle politiche e nelle azioni del nostro Sindacato e degli Enti di categoria, in uno dei periodi più difficili per l’industria dell’editoria e per la professione di giornalista, portando persone nuove e nuove idee. Ed è quello che, ancora una volta, ci impegniamo a fare. Vogliamo una maggiore unità nella categoria e nel Sindacato, un patto nuovo per ridurre il numero eccessivo di correnti, un’alleanza vera tra freelance e dipendenti. Con il nostro programma, che parte da quel che è stato raggiunto, vogliamo costruire insieme obiettivi e percorsi dei prossimi anni.

Il contratto e le riorganizzazioni aziendali

Il rinnovo del contratto, atteso per quattro lunghissimi anni, è stato conquistato grazie al nostro ingresso nella maggioranza federale e alla nostra determinazione a firmarlo. Un contratto che ha permesso la difesa dei diritti fondamentali e delle maggiori garanzie economiche, eliminando le intollerabili discriminazioni prima previste per i giornalisti dell’online e introducendo prime forme di carriera professionale. E, soprattutto, ha permesso ai Comitati di redazione, alle Associazioni territoriali e alla Fnsi di affrontare i dolorosi stati di crisi con norme di maggiore protezione e ammortizzatori sociali capaci di non mettere in discussione i conti degli Enti di categoria: il versamento del 30% dei costi dei prepensionamenti a carico degli editori, per incrementare il fondo statale di 20 milioni l’anno approvato dalla stessa legge che ha ripristinato i pensionamenti anticipati per i giornalisti dei periodici. Senza queste norme, le riorganizzazioni aziendali avrebbe avuto effetti ben più devastanti.

Dopo la crisi: qualità e autonomia dai poteri forti

La crisi economica, profonda, non ha purtroppo ancora finito di mostrare i suoi effetti. Ma bisogna prepararsi a cavalcare la futura ripresa. Il giornalismo di oggi e di domani gioca le sue carte sul terreno della qualità dell’informazione e della difesa della professionalità, della correttezza, del rispetto della deontologia, della battaglia contro i tentativi di imbavagliare la cronaca per legge, dell’indipendenza e dell’autonomia dai poteri forti, dalla politica, dal marketing, dalla pubblicità e dai ricatti degli editori che hanno altri interessi industriali e finanziari. Anche recuperando i temi dello statuto di impresa e ponendo limiti precisi al controllo dei grandi gruppi economici.

Qualità, deontologia e indipendenza devono appartenere a chiunque eserciti l’attività giornalistica. E il Sindacato deve trovare le forme, le strade e la capacità organizzativa per rappresentare e tutelare tutti i giornalisti, su qualsiasi mezzo lavorino, che siano dentro o fuori dalle redazioni.

Multimedialità per il futuro della professione

La trasformazione tecnologica impone a tutti noi un ripensamento dei modi, dei tempi e degli strumenti del nostro lavoro. Ma il giornalismo è uno solo, e così il mestiere di giornalista. Il nuovo allegato B del contratto Fnsi-Fieg ha riportato la multimedialità all’interno di regole precise, che consentono ai Cdr di affrontare il cambiamento pretendendo dagli editori investimenti su formazione e aggiornamento professionale e, soprattutto, coinvolgendo i cdr, le redazioni e tutti i giornalisti nei piani di sviluppo tecnologico. Dobbiamo continuare su questa strada. Perché nessuno possa essere relegato ai margini dell’evoluzione della professione. E per porre le basi per l’occupazione del prossimo futuro.

Formazione, aggiornamento e sostegno al lavoro

L’Alg, in collaborazione con la Fnsi e utilizzando ove possibile fondi europei, deve prevedere corsi di aggiornamento e riqualificazione professionale, in particolare per i giornalisti costretti dalla crisi e dalle riorganizzazioni a uscire dalle redazioni e alla ridefinizione del proprio percorso professionale. Per questi colleghi è necessario studiare piani di sostegno al lavoro e alla nuova occupazione. Insieme con un massiccio programma di formazione continua per i freelance, con particolare riguardo ai temi e agli argomenti della multimedialità.

La Lombarda e il Sindacato tutto devono inoltre impegnarsi in progetti di formazione per i Comitati di redazione, in prima fila nella difesa dei colleghi e nell’applicazione del contratto e delle leggi del lavoro ma troppo spesso lasciati soli di fronte agli editori. Per i Cdr bisogna prevedere inoltre uno sportello di assistenza continua dedicata.

Sportello unico di consulenza

Colleghe e colleghi hanno un grande bisogno di consulenza. Quarto Potere lo sperimenta tutti i giorni, da anni, attraverso l’apposita sezione del sito www.quartopotere.org/news e grazie alla disponibilità di donne e uomini del movimento. Ma la consulenza, l’aiuto a trovare soluzioni per i problemi e di fronte alle difficoltà dei colleghi, dev’essere la vocazione prima del Sindacato. La Lombarda deve rilanciare lo spirito di servizio e istituire uno sportello unico di consulenza, che dia risposte ai quesiti contrattuali e professionali ma anche soluzioni per tutti i dubbi sul welfare di categoria.

Stabilizzazione per i precari, più diritti per i freelance

Stabilizzazione per i precari, retribuzioni più costose per gli editori per i contratti a termine, compensi dignitosi e in tempi certi per i freelance, servizi e formazione più mirata per i lavoratori autonomi. Le colleghe e i colleghi che vivono di giornalismo e di fotogiornalismo fuori o alla periferia delle redazioni sono oramai più dei contrattualizzati. E partecipano in maniera rilevante e crescente alla realizzazione dell’informazione su giornali, radio, tv, online e tutti i media in generale. Ma sono costretti a condizioni di lavoro e di vita intollerabili, stretti tra compensi irrisori e diritti negati.

Il Sindacato deve reagire con forza e unità a questa situazione. Deve affrontare gli editori, aprire una grande vertenza nazionale, pressare le Istituzioni politiche per ottenere norme che diano dignità ai freelance. Utilizzando in primo luogo la struttura di rappresentanza che si è data, la Commissione nazionale per il Lavoro autonomo, con le sue articolazioni territoriali. E promuovendo, finalmente, un’alleanza vera tra freelance e dipendenti, con la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei Cdr e dei colleghi con responsabilità di desk e coordinamento redazionale.

A livello territoriale, la Lombarda, accanto ai servizi che già offre, deve organizzare corsi di formazione e riqualificazione professionale, istituire un servizio più efficiente di recupero dei crediti e stimolare e finanziare la creazione di luoghi di aggregazione per i freelance.

Professionalità e nessuna commistione negli uffici stampa

Professionalità, rispetto delle regole e compensi adeguati vanno difesi anche negli uffici stampa pubblici e privati,  dove è sempre più diffuso il ricorso a non giornalisti, sia tra i dipendenti sia tra i collaboratori. Occorre lavorare perché il mondo della comunicazione istituzionale e d’impresa sia rappresentanto da professionisti che trattano e diffondono notizie in maniera corretta e trasparente, sempre a servizio e supporto del lavoro di chi è in redazione. Dicendo un 'no' deciso a commistioni e conflitti d’interesse tra lavoro di redazione e attività di uffici stampa.

Un welfare per giovani e anziani, dipendenti e freelance

Il Sindacato dev’essere motore e stimolo per il ridisegno e il rafforzamento del welfare di categoria, a stretto contatto e in collaborazione continua con gli altri Enti: l’Inpgi, la Casagit e il Fondo pensione complementare. Il valore del contratto dei giornalisti passa anche attraverso i servizi offerti dagli enti di categoria. Il tema principale è la sostenibilità dell'Istituto di previdenza che in questi anni è stato gestito - anche da noi di Quarto potere - con grande attenzione e lungimiranza. Nel prossimo futuro l’Inpgi dovrà dare un impulso decisivo al rilancio dell'occupazione, favorendo e incentivando l’assunzione di giornalisti con contratti a tempo indeterminato. La Casagit è stata risanata dal cda insediato a metà 2009, ma i nuovi obiettivi sono quelli di un allargamento delle offerte assicurative anche ai freelance con limitate disponibilità economiche e la revisione di alcune voci del tariffario (in particolare le spese odontoiatriche). Gli istituti dovranno prestare più attenzione alle esigenze delle famiglie e dei giovani, che sono i soggetti sui quali hanno gravato la riforma dell'Inpgi e i depotenziamenti contrattuali. Il progetto del bonus per i servizi dell'infanzia va in questa direzione.

Una gestione più efficiente al servizio dei colleghi

Il Sindacato ha bisogno di un profondo rinnovamento per essere in grado di rispondere ai cambiamenti della professione e alle esigenze nuove di un’industria molto più articolata del passato. La prima svolta può arrivare da una riscrittura in senso più moderno degli Statuti della Fnsi e della Lombarda e da una gestione più efficiente, decentrata e articolata delle strutture e dell‘offerta e strutturazione dei servizi. Nell’assetto organizzativo della Federazione devono trovare spazio servizi di ricerca, un ufficio studio e strumenti per interpretare e anticipare le evoluzioni del mercato e combattere ad armi pari con gli editori. Anche la Lombarda deve studiare nuovi servizi per gli associati.

Sindacato più unito, con meno correnti

Lo snodo più importante è però il superamento della moltitudine di correnti per riunire le forze migliori del Sindacato in un unico progetto e rendere più efficiente la sua azione. Dieci correnti sindacali per le elezioni alla Lombarda sono un numero esorbitante, incomprensibile per i colleghi, che si aspettano un impegno per la loro difesa e tutela piuttosto che una battaglia elettorale continua che rischia di distogliere l’attenzione dai problemi veri. Bisogna ridurle, anche attraverso meccanismi statutari che valorizzino la reale rappresentanza.

Nei prossimi tre anni, Quarto Potere si impegna a promuovere un processo di aggregazione tra movimenti sindacali, fuori dalle ideologie e dalle smanie di potere, basato sulla reale condivisione di programmi seri e obiettivi concreti a favore della categoria.

 

Questo è il programma della squadra di Quarto Potere, movimento trasversale nato nel 1999 e oggi coinvolto fortemente e ai massimi livelli nella gestione del Sindacato, dell’Inpgi e della Casagit. Una squadra di donne e uomini che hanno scelto l’impegno sindacale pur continuando a lavorare, dentro e fuori delle redazioni, e in molti casi hanno fatto o fanno parte di Comitati di redazione. E che sono pronti a portare i problemi, le difficoltà, le idee e l’orgoglio della professione nel Sindacato.

 

PER AVERE VOCE, VOTA QUARTO POTERE

 

La categoria ha bisogno di unità e di coesione, di superare sterili ideologie e antichi contrasti, di credere in un progetto innovatore e di ripensamento profondo del Sindacato. Perché sia un motore di aggregazione, non di divisione, tra redattori di grandi e piccoli giornali, tra giornalisti delle carta stampata, delle tv, delle radio e dell’online, tra contrattualizzati e freelance.

 

Noi vogliamo riuscirci.

 

Quarto Potere

www.quartopotere.org/news

 

ELENCO DEI CANDIDATI E ISTRUZIONI PER IL VOTO (FORMATO PDF)

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