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Rai 01 Feb 2008

Il presidente dell'Autorità, Corrado Calabrò: “Santoro ha violato il pluralismo” Le repliche di Santoro e Travaglio

Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha inviato un richiamo alla Rai, in merito al programma Annozero di Michele Santoro, al rispetto dei principi di completezza e correttezza dell'informazione, di obiettività, equità, lealtà, imparzialità, pluralità dei punti di vista e osservanza del contraddittorio, in base all'atto di indirizzo della commissione di Vigilanza.

Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha inviato un richiamo alla Rai, in merito al programma Annozero di Michele Santoro, al rispetto dei principi di completezza e correttezza dell'informazione, di obiettività, equità, lealtà, imparzialità, pluralità dei punti di vista e osservanza del contraddittorio, in base all'atto di indirizzo della commissione di Vigilanza.

Lo ha annunciato oggi il presidente Corrado Calabrò, spiegando che nel mirino delle autorità sono finite in particolare le puntate del 4 ottobre scorso (caso Mastella-De Magistris), del 6 dicembre (riforma Tv, ospite il ministro Gentiloni) e del 20 dicembre (caso Forleo - D'Alema e intercettazioni Berlusconi-Saccà). ''Il richiamo dell'Agcom alla Rai - ha spiegato Calabrò - si fonda, anche in seguito ad esposti ricevuti da più parti, sull'esame di un ciclo del programma e in particolare sulle puntate del 4 ottobre, 6 e 20 dicembre 2007, che non sono risultate in linea con i criteri fissati nell'Atto di indirizzo, per quanto riguarda i profili dei principi di imparzialità e parità di trattamento nella conduzione del contraddittorio''. Di qui il monito alla Rai, ''nel prosieguo del programma, al rispetto rigoroso delle norme''. ''Vigileremo sul rispetto del richiamo - ha sottolineato il presidente dell'Autorità - e in caso di ulteriori violazioni chiederemo alla Rai di attivarsi nei confronti dei dirigenti responsabili e adotteremo le eventuali sanzioni previste dalla legge''. (ANSA) SANTORO, CENSURA INGIUSTA, AGCOM LOTTIZZATA ''Il Presidente dell'Agcom ha scelto per il suo intervento nei confronti della nostra trasmissione un nuovo tipo di provvedimento, non previsto dalla legge, il 'preannuncio di richiamò che si traduce in una censura pubblica, generica ed immotivata, quanto profondamente ingiustà', dice Michele Santoro, che aggiunge: ''dopo la messa in stato d'accusa di Luigi De Magistris e Clementina Forleo era facile prevedere che sarebbe toccato ad Annozero''. Il giornalista ricorda che la nomina del consiglio dell'Agcom ''è il risultato di una lottizzazione che prevede quattro membri di centrodestra e quattro di centrosinistra. Uno dei membri designati dal centrosinistra è un ex deputato dell'Udeur''. Ecco il testo integrale della dichiarazione di Michele Santoro che reagisce al richiamo da parte del Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: ''Dopo la messa in stato d'accusa di Luigi De Magistris e Clementina Forleo era facile prevedere che sarebbe toccato ad Annozero. Il Presidente dell'Agcom ha scelto per il suo intervento nei confronti della nostra trasmissione un nuovo tipo di provvedimento, non previsto dalla legge, il 'preannuncio di richiamo', che si traduce in una censura pubblica, generica ed immotivata, quanto profondamente ingiusta. Questo modo di agire non sembra conforme alle regole di correttezza cui il Presidente ritiene di poter fare riferimento''. ''Ribadisco - prosegue Santoro - di non aver violato alcuna regola e preannuncio a mia volta che non avrò difficoltà a respingere in ogni sede competente questo strumentale attacco al mio operato. Quanto alla regola del contraddittorio, tirata in ballo a sproposito, devo ricordare, per amore di obiettività, che cinque degli otto commissari dell'Agcom sono ex parlamentari e uno era il capogruppo di un partito al Consiglio comunale di Bologna. La nomina del consiglio dell'Agcom è il risultato di una lottizzazione che prevede quattro membri di centrodestra e quattro di centrosinistra. Uno dei membri designati dal centrosinistra è un ex deputato dell'Udeur. Lascio al pubblico - conclude - la valutazione sui criteri che hanno ispirato questo richiamo e sul perchè esso sia stato formulato''. (ANSA) TRAVAGLIO, PREPARANO NUOVO DIKTAT BULGARO ''È evidente che l'Authority, esattamente come fece nel 2001 e nel 2002, con il Raggio Verde e Sciuscià, sta preparando le pezze d'appoggio formali per giustificare un nuovo diktat bulgaro berlusconiano, che stavolta troverà ampi consensi anche nel centrosinistra'': Marco Travaglio, ospite fisso di Annozero, reagisce così al richiamo inviato dall'Agcom. ''Mi riconosco totalmente - dice il giornalista - nelle parole di Santoro. E mi domando in quale paese un giornalista accetterebbe di far giudicare il proprio lavoro da un tribunale dei partiti chiamato spiritosamente Authority pieno di politici trombati e di personaggi che hanno lavorato fianco a fianco con i politici e per i politici''. Travaglio replica anche a Giuliano Urbani il quale oggi ha detto che i commenti del giornalista e scrittore ''soffrono di limiti censurabili''. ''Urbani - è la replica - ha usato l'aggettivo giusto, censurabili. Infatti il loro scopo è quello di censurare. Purtroppo io faccio il giornalista e non mi preoccupo se quello che dico è censurabile o meno, ma solo se è vero o è falso. Capisco che i politici abbiano qualche problema con la verità ma in un anno e mezzo di Annozero nessuno ha potuto mai dimostrare o sostenere che io ho detto il falso. La tragedia è che questi censurano quando qualcuno dice la verità''. (ANSA)

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