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Editoria 23 Giu 2010

Il presidente della Fieg, Malinconico: “Bruxelles intervenga su poste. Tariffa viola la costituzione, chiederemo un’apertura del mercato”

Riprendano immediatamente e al più alto livello i tavoli con Poste e Presidenza del Consiglio. E' l'auspicio del presidente della Fieg, Carlo Malinconico, in un'intervista al Sole 24 Ore, in cui denuncia una situazione pesante per la quale, ''dal primo aprile le imprese pagano un costo insostenibile''. ''Se la tariffa in vigore nei primi tre mesi dell'anno - chiarisce Malinconico - non sarà prorogata sino a fine anno, non sarà possibile raggiungere alcun accordo con Poste italiane''.

Riprendano immediatamente e al più alto livello i tavoli con Poste e Presidenza del Consiglio. E' l'auspicio del presidente della Fieg, Carlo Malinconico, in un'intervista al Sole 24 Ore, in cui denuncia una situazione pesante per la quale, ''dal primo aprile le imprese pagano un costo insostenibile''. ''Se la tariffa in vigore nei primi tre mesi dell'anno - chiarisce Malinconico - non sarà prorogata sino a fine anno, non sarà possibile raggiungere alcun accordo con Poste italiane''.

''A fine aprile il tavolo è stato sospeso - prosegue il presidente della Fieg - poi dopo un mese si è arrivati all'interruzione delle trattative. E' iniqua una negoziazione cui una delle parti percepisce la tariffa piena''.

A questo punto, non hanno più senso neanche gli stati generali dell'editoria ''nonostante la buona volonta' del sottosegretario Paolo Bonaiuti''.

''La richiesta di pagamento di una tariffa - conclude Malinconico - che lo stesso legislatore considera non adeguata alla migliore praticabile è un abuso di posizione dominante, che viola la normativa europea, la Costituzione, le norme antitrust e lo stesso codice civile. Pretenderemo all'Unione europea l'apertura effettiva del servizio postale al mercato''. (ANSA)

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