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Unione Europea 26 Apr 2012

Il mondo del giornalismo marocchino in lutto

Il mondo del giornalismo in Marocco è in lutto per la scomparsa di Abdeljabbar Shimi, considerato da tutti come il 'padre' della stampa marocchina. L'uomo è deceduto ieri a Rabat all'età di 74 anni dopo una lunga malattia. E' stato per molti anni il direttore del quotidiano 'al-Alam', il più importante del paese, e lo scorso febbraio era stato premiato al salone del libro di Casablanca perché "fin dagli anni Sessanta ha saputo raccontare con le sue cronache originali, incisive e ben costruite, cosa accadeva in Marocco, dando una lettura delle diverse categorie sociali e in particolare delle nuove generazioni che chiedevano più spazio".

Il mondo del giornalismo in Marocco è in lutto per la scomparsa di Abdeljabbar Shimi, considerato da tutti come il 'padre' della stampa marocchina. L'uomo è deceduto ieri a Rabat all'età di 74 anni dopo una lunga malattia. E' stato per molti anni il direttore del quotidiano 'al-Alam', il più importante del paese, e lo scorso febbraio era stato premiato al salone del libro di Casablanca perché "fin dagli anni Sessanta ha saputo raccontare con le sue cronache originali, incisive e ben costruite, cosa accadeva in Marocco, dando una lettura delle diverse categorie sociali e in particolare delle nuove generazioni che chiedevano più spazio".

E' stato Shimi, infatti, con gli anni diventato anche un importante scrittore, ad imporre l'apertura delle pagine culturali del quotidiano 'al-Alam', contribuendo alla formazione di una nuova generazione di scrittori, romanzieri, poeti e critici letterari in Marocco.
Il sito marocchino 'Maghres.com', pubblica il messaggio inviato ai familiari di Shimi da Mohammed VI nel quale il re ha sottolineato di "aver appreso con una profonda emozione e tristezza il decesso di un grande giornalista ed uomo che si è distinto nel campo della letteratura".
Il monarca ha ricordato quindi "il patriottismo e le virtù della sincerità, della fedeltà e della professionalità delle quali il defunto era un esempio, contribuendo con competenza, abnegazione ed altruismo alla costruzione dei mass media marocchini dopo l'indipendenza". (Rabat, 26 aprile - Mhb/AKI)

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