In tema di pubblicazione delle intercettazioni, il ministro della Giustizia Paola Severino pensa a un ''filtro'' durante le indagini. ''L'idea di base è di assegnare al magistrato il compito di escludere le notizie che non sono rilevanti e attengono esclusivamente alla sfera personale del provvedimento, anche in quelle fasi nelle quali il provvedimento viene consegnato alle parti'' ha spiegato.
Rispondendo a una domanda del presidente dell'Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino, il ministro ha ricordato che in tema di intercettazioni ''non c' è ancora un testo definitivo ma ci sono più che delle idee''.
''Anzitutto - ha aggiunto - quella di utilizzare al massimo ciò che in Parlamento è andato in doppia lettura e quindi approvato. Si pensa di intervenire poi su alcuni punti non regolamentati perché non si era raggiunto un accordo''.
La Severino si è quindi soffermata sui ''punti fermi'' della normativa che ''deve conciliare gli interessi di tutti ed estremamente rilevanti''. ''Il diritto-dovere del giornalista di informare su fatti che hanno una rilevanza sociale - ha detto - quello del magistrato di portare avanti le proprie indagini in una tutela della riservatezza indispensabile in alcune fasi (perché non venga spezzata sul nascere e si crei l'occasione di sfuggire alle maglie del controllo), il diritto del cittadino, anche sotto indagine, di vedere pubblicate notizie che attengano all'inchiesta ma non esclusivamente la sua vita privata e anche di non vedere sui mezzi d'informazione contenuti di intercettazioni non rilevanti per il procedimento''.
Ecco quindi l'idea del guardasigilli di un filtro affidato allo stesso magistrato in occasione di provvedimenti quali ordinanze cautelari, sequestri o perquisizioni. Il ministro ha quindi sostenuto che è nelle fasi interlocutorie delle indagini che ''più di frequente avviene la comunicazione e la diffusione della notizia''. ''Bisogna quindi affidare al pubblico ministero o al giudice, a seconda dei momenti, questo compito di selezione'' ha concluso Severino. (PERUGIA, 26 APRILE - ANSA)
INTERNET: SEVERINO, È NECESSARIA UNA REGOLAMENTAZIONE PER I BLOG
Una regolamentazione per i blog. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Paola Severino, intervenendo al Festival del giornalismo di Perugia. "Il cittadino ha il diritto di interloquire con un altro cittadino - ha detto il ministro - ma lo deve fare seguendo le regole: credo che questo sia un dovere di tutti, anche di chi scrive su un blog".
"Il fatto di scrivere su un blog - ha aggiunto - non ti autorizza a scrivere qualunque cosa, soprattutto se stai trattando di diritti di altri. Ricordiamoci che i diritti di ciascuno di noi sono limitati dai diritti degli altri, io non posso intaccare il diritto di un'altra persona solo perché sono lasciato libero di esprimermi". Sui blog, in particolare, Severino ha sottolineato come "il problema non è vederli con sfavore ma reprimere gli abusi che vengono fatti, anche se su internet è più difficile. Non c'è un preconcetto – ha ribadito - ma questo mondo va regolamentato altrimenti si finisce nell'arbitrio". (PERUGIA, 26 APRILE - AGI)