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Governo 14 Dic 2006

Il ministro delle Comunicazioni Gentiloni aumenta il canone Rai a 104 euro

Il canone Rai per il 2007 sara' di 104 euro, il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha deciso di adeguarlo al tasso d'inflazione con un aumento di 4,4 euro rispetto ai 99,6 dei due anni precedenti quando i suoi omologhi della Cdl avevano scelto di lasciarlo invariato tra le proteste di Viale Mazzini.

Il canone Rai per il 2007 sara' di 104 euro, il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha deciso di adeguarlo al tasso d'inflazione con un aumento di 4,4 euro rispetto ai 99,6 dei due anni precedenti quando i suoi omologhi della Cdl avevano scelto di lasciarlo invariato tra le proteste di Viale Mazzini.

(ANSA) - ROMA, 14 dic - Questa volta dall'azienda nessun commento ufficiale, ma trapela un moderato ottimismo per i 70 milioni di euro in piu' che gli entraranno nelle casse e che son pur qualcosa. Tanto che l'Usigrai plaude alla dimostrazione di attenzione da parte del governo. Protesta invece vigorosamente la Cdl che parla di una nuova tassa per gli italiani, ''la centunesima'' specifica l'ex Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri. Il Ministro Gentiloni che ha firmato il decreto, sottolinea che si tratta di ''una conferma delle risorse a disposizione della Rai, con un recupero doveroso dell'inflazione. Mi attendo che le risorse del canone - commenta - vengano investite per assicurare al servizio pubblico quelle caratteristiche di pluralismo e qualita' definite anche dal recente contratto di servizio tra Rai e Ministero delle Comunicazioni''. Un augurio condiviso, ma con una punta polemica, anche dal presidente della Commissione di Vigilanza Rai Mario Landolfi. ''Voglio sperare - dice - che a fronte del forte aumento del canone imposto dal ministro Gentiloni, la Rai si senta particolarmente richiamata al rispetto dei contribuenti attraverso la valorizzazione di un effettivo pluralismo nell'informazione e nella programmazione radiotelevisiva''. A suo avviso infatti i ''cittadini che pagheranno piu' caro l'abbonamento alla Rai avranno una ragione ulteriore per pretendere dalla concessionaria del servizio pubblico piu' sobrieta', piu' efficienza e soprattutto piu' trasparenza''. Da Forza Italia Paolo Romani sostiene che ''con l'aumento del canone Rai arriva l'ennesima tassa del governo Prodi'', e per Davide Caparini della Lega Nord questa e' ''l'ennesima conferma che le sinistre al governo significano piu' tasse per tutti. L'obiezione fiscale sul canone Rai - aggiunge - puo' essere un modo per dissentire da questo regime''. Repinge al mittente le accuse Fabrizio Morri per l'Unione: ''E' incredibile - dice - che esponenti della ex maggioranza di centrodestra (e tuttora maggioranza nel Cda della Rai) si scaglino contro l'adeguamento del canone Rai deciso dal governo. Sono gli stessi esponenti che mentre occupavano la Rai per tre anni hanno negato al servizio pubblico radiotelevisivo perfino l'adeguamento del canone al tasso d'inflazione, per favorire cosi' il concorrente Mediaset, proprieta' del capo di governo di allora, on. Silvio Berlusconi''.

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