CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Governo 14 Ago 2007

Il ministro Damiano: "La legge Biagi? La stiamo già cambiando"

"Noi, al di là di quello che si dice, la legge Biagi la stiamo cambiando". Lo ha detto il ministro del lavoro, Cesare Damiano intervenendo a Radio Popolare

"Noi, al di là di quello che si dice, la legge Biagi la stiamo cambiando". Lo ha detto il ministro del lavoro, Cesare Damiano intervenendo a Radio Popolare

"Per quanto riguarda lo staff leasing c'é una commissione che esaminerà questa forma di lavoro nell'ambito di quello che dice il programma", ha aggiunto Damiano, precisando che il Programma dice che "lo staff leadsing andrà cancellato". "Studieremo con le parti sociali questo aspetto - ha aggiunto - nell'ambito di quello che dice il programma". "La legge Biagi ha introdotto delle forme particolarmente precarizzanti, come il lavoro a chiamata e lo staff leasing, e noi stiamo procedendo alla loro abrogazione con la gradualità necessaria", ha spiegato il ministro Damiano, specificando che la legge Biagi non c'entra niente con certi tipi di contratti: "se parliamo di contratto di apprendistato c'é dal dopoguerra, se parliamo di contratto a tempo determinato c'é dagli anni Sessanta, se parliamo di lavoro a progetto c'é dagli anni Settanta". Per quanto riguarda "il lavoro a chiamata, abbiamo già previsto che venga cancellato, sullo staff leasing c'é una discussione", ha puntualizzato Damiano, aggiungendo che sui lavoratori a progetto c'é "una stretta evidente", perché le normative della precedente finanziaria "scoraggiano l'utilizzo di questi strumenti". Il ministro giudica "in modo negativo" l'eventuale presenza di esponenti dell'esecutivo alla manifestazione del 20 ottobre contro la riforma del Welfare, perché "non si può stare al governo e manifestare contro il governo di cui si fa parte: è una grave contraddizione". Damiano si dice invece "favorevole" a "chiedere una verifica di governo per una discussione o su eventuali emendamenti: distinguiamo l'azione di governo dall'azione del parlamento". Damiano, che ha sottolineato la necessità di riconoscere quello che è stato fatto e ha definito il protocollo del 23 luglio "una grande colossale ridistribuzione a vantaggio della parte debole del Paese", ha puntualizzato: "Non accetto che qualcuno che fa parte del governo, la sinistra radicale, dica che non si attua il programma (di governo, ndr.): non è vero, noi lo stiamo attuando". Il punto, ha aggiunto, è "non focalizzare l'attenzione sulla legge 30, perché il programma è molto più ricco". Sullo specifico delle richieste di Rifondazione comunista, infine, Damiano ha chiosato: "bisogna constatare che Rifondazione comunista ha sottoscritto un programma nel quale il lavoro interinale c'é e rimane, il lavoro a progetto c'é e rimane, il contratto a termine c'é e rimane, e deve essere ovviamente sottoposto a regole più stringenti". (ANSA)

@fnsisocial

Articoli correlati