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Governo 27 Set 2007

Il Governo vara le misure a favore di collaboratori e precari Le adesioni della Fnsi, dell’Inpgi e della Fieg Il ministro Damiano: "Un accordo che può aprire la strada alla firma del contratto"

La Federazione Nazionale della Stampa ha inviato al Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, una lettera di adesione ad un documento del Ministro stesso nel quale il Governo si impegna ad una serie di misure in favore dei giornalisti collaboratori e dei precari. Una analoga adesione al documento ministeriale è stata inviata dalla Federazione Italiana Editori Giornali. Il Consiglio di amministrazione dell’Inpgi ha approvato le linee guida del documento stesso.

La Federazione Nazionale della Stampa ha inviato al Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, una lettera di adesione ad un documento del Ministro stesso nel quale il Governo si impegna ad una serie di misure in favore dei giornalisti collaboratori e dei precari. Una analoga adesione al documento ministeriale è stata inviata dalla Federazione Italiana Editori Giornali. Il Consiglio di amministrazione dell’Inpgi ha approvato le linee guida del documento stesso.

Si tratta di un importante passo in avanti che riguarda la situazione previdenziale e del lavoro di migliaia di collaboratori coordinati e continuativi, dei freelance e di tutti i giornalisti che prestano anche lavoro occasionale. Un passo avanti che realizza alcuni degli elementi più significativi della piattaforma contrattuale presentata alle controparti dalla Fnsi. Il documento definisce soluzioni di mediazione tra le posizioni differenti delle parti sociali, manifestate con durezza dagli editori nella vicenda di un contratto bloccato da quasi mille giorni. La Fnsi si augura che l’adesione di entrambe le parti al documento ministeriale consenta di creare presto un clima nuovo che renda possibile una seria e proficua trattativa sulle questioni contrattuali ancora aperte. Il tavolo ministeriale, il cui lavoro si è protratto per sei mesi ed a cui hanno partecipato, la Fieg , la Segreteria e il dipartimento sindacale della Fnsi e l’Inpgi, ha individuato i seguenti punti qualificanti: Aumento dei contributi previdenziali – Le aliquote contributive per i collaboratori coordinati e continuativi e per i giornalisti che prestano lavoro occasionale aumenteranno dall’attuale 12% alla percentuale prevista per i lavoratori autonomi iscritti all’Inps e cioè al 23,50%, che passerà al 26-28% se e quando il Governo e il Parlamento confermeranno l’aumento delle aliquote per tutti. L’elevazione della contribuzione avverrà gradualmente, in quattro anni, ma il primo aumento più consistente sarà del 60% a partire dal primo gennaio 2008. L’aliquota minore vigente per l’Inps si applicherà ai pensionati e ai giornalisti già iscritti alla gestione principale dell’Inpgi. L’onere contributivo graverà per due terzi sul datore di lavoro e per un terzo sui collaboratori e saranno le aziende a versare direttamente i contributi alla gestione separata dell’Inpgi. Viene cancellata l’attuale assurda situazione di una contribuzione del 12%, per il 10% a carico del giornalista e versata direttamente dalle colleghe e i colleghi all’Inpgi 2. A questa nuova soluzione consentirà di prevedere anche per i giornalisti collaboratori la possibilità di un futuro previdenziale decoroso. Esenzione contributiva per i bassi redditi – in armonizzazione con il regime generale Inps, per le fasce di reddito da lavoro autonomo fino a 5000 euro è prevista una esenzione contributiva che consentirà, specie ai redditi più bassi, di non versare contributi previdenziali, che per la loro modesta entità non garantirebbero alcuna significativa prestazione pensionistica. Stabilizzazione dei rapporti di lavoro – per promuovere la trasformazione dei rapporti di collaborazione in contratti di lavoro subordinato, di durata non inferiore a ventiquattro mesi, le aziende stipuleranno accordi sindacali con le associazioni regionali di stampa della Fnsi e con i Cdr. In seguito a questi accordi i singoli lavoratori interessati alla trasformazione potranno sottoscrivere atti di conciliazione individuale. L’Inpgi potrà continuare a prevedere incentivi specifici per favorire la trasformazione sin dall’inizio in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, come l’Istituto ha fatto negli ultimi anni. Malattia e maternità – l’armonizzazione dei regimi previdenziali e lavorativi dei collaboratori giornalisti alle norme dell’Inps prevederà anche il riconoscimento dei periodi di malattia e di maternità dei colleghi e delle colleghe. Cessione di diritto d’autore – nel corso degli incontri ministeriali la Federazione della Stampa ha sollevato il problema del ricorso improprio alla cessione del diritto d’autore per regolare veri e propri rapporti di lavoro da parte delle aziende. In merito non è stato possibile raggiungere una convergenza tra le diverse opinioni espresse. La Fnsi ha pertanto chiesto al ministro Cesare Damiano di varare soluzioni legislative sulla base del principio che la finta cessione del diritto d’autore sia riportata alle caratteristiche proprie della prestazione lavorativa parasubordinata (coordinata e continuativa) e che debba quindi essere soggetta agli stessi obblighi contributivi e normativi delle altre prestazioni autonome. Condoni ed esoneri contributivi per gli editori – il processo di trasformazione dei rapporti di collaborazione in rapporti di lavoro subordinati porrà fine ai contenziosi individuali aperti in seguito alle ispezioni dell’Inpgi, realizzando un vero e proprio condono contributivo. Inoltre, esoneri contributivi previsti dalla legge finanziaria del 2006 saranno estesi alle aziende dell’informazione, ferma restando l’assoluta assenza di qualunque onere a carico dell’Inpgi. La Fnsi chiede al Ministro del Lavoro Damiano e agli uffici dello stesso Ministero, il cui lavoro di mediazione ha consentito la definizione di un documento positivamente innovativo in favore dei collaboratori giornalisti, di attuare al più presto tutte le misure previste. Il governo adotterà le misure idonee per promuovere la trasformazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa dei giornalisti precari ''mediante la stipula di contratti di lavoro subordinato di durata non inferiore a 24 mesi''. Lo prevede un documento del ministro del Lavoro, condiviso da Fieg e Fnsi, secondo il quale ci sarà la possibilità di stipulare, come è già accaduto per i lavoratori dei call center, accordi sindacali attraverso i quali si potrà procedere alla trasformazione dei contratti e alla sottoscrizione di atti di conciliazione individuale. Il documento, che prevede anche l'allineamento delle aliquote contributive dei giornalisti precari, contempla anche l'inserimento delle aziende editoriali tra quelle che possono utilizzare gli esoneri contributivi previsti dalla Finanziaria per la maternità, gli assegni familiari e disoccupazione. Damiano ha ringraziato le parti sociali ''per il senso di responsabilità e collaborazione che hanno avuto in questo negoziato''. "Spero che l'accordo e le parti sociali, firmato da Fnsi, Fieg e Inpgi possa aprire la strada al rinnovo del contratto dei giornalisti". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, presentando il protocollo su Lavoro e Previdenza dei giornalisti siglato oggi. "Dall'inizio del mio mandato ho cercato di creare le condizioni per chiudere il contratto, devo ammettere che sono fallite, ma questa adesione convinta delle parti dimostra che si apre uno spiraglio. Spero che sia viatico per raggiungere l'obiettivo del contratto". (ANSA e AGI) INPGI, BENE MISURE PER STABILIZZAZIONE PRECARI L'Istituto di previdenza dei giornalisti apprezza l'impegno del governo a varare misure per la stabilizzazione dei precari, annunciato dal ministro del Lavoro Cesare Damiano, ma sottolinea anche che resta ''irrisolta la questione relativa alla cessione del diritto di autore, il cui utilizzo oggi comporta di fatto un onere contributivo ad esclusivo carico del giornalista''. L'Inpgi - ricorda una nota - ha partecipato al confronto avviato dal ministero del Lavoro, assicurando da subito la sua disponibilità ''a farsi carico di un minor introito di oltre 32 milioni di euro, relativi ai contributi e alle sanzioni che gli ispettori dell'istituto hanno notificato, in cinque anni e mezzo di attività, a 350 aziende editoriali per conto di 667 giornalisti''. Di fatto ''un condono totale'' accordato alle aziende ''che accettino di stabilizzare i co.co.co. giornalisti''. Il consiglio di amministrazione dell'Istituto apprezza l'intenzione del governo di adottare ''una norma che modifichi l'attuale assetto normativo della Gestione separata Inpgi per quel che concerne i rapporti di lavoro co.co.co., prevedendo: 1) il trasferimento dell'onere contributivo per 2/3 a carico del committente e per un terzo a carico del giornalista; 2) l'innalzamento graduale delle aliquote contributive fino a raggiungere nel 2011 lo stesso ammontare dell'aliquota prevista per la generalità dei collaboratori coordinati e continuativi iscritti all'Inps (pari attualmente al 23%); 3) l'attribuzione della titolarità dell'obbligazione contributiva in capo al committente; 4) un trattamento di malattia e maternità in armonia con quanto previsto dalla Gestione separata Inps''. Analogo apprezzamento anche per il fatto che nel documento siano ''finalmente previsti per il Sindacato dei giornalisti la stessa dignità e lo stesso ruolo che la Finanziaria 2007 ha a suo tempo riconosciuto ad altri Sindacati rappresentanti di altri lavoratori, prevedendo che ogni atto di conciliazione relativo alla stabilizzazione dei co.co.co. sia preceduto da uno specifico accordo sindacale''. Resta tuttavia ''irrisolta'' la questione relativa alla cessione del diritto di autore. ''La proposta del Ministero del Lavoro, che proponeva di limitare al 40% del reddito il ricorso a tale cessione, è stata cancellata dopo che Fieg e Fnsi, con motivazioni diverse, hanno convenuto di abbandonare la proposta. L'Inpgi - conclude la nota - ha espresso preoccupazione per tale decisione, che se non corretta potrà indirizzare numerose aziende verso contratti stipulati con ricorso alla cessione del diritto di autore per l'intero ammontare del reddito''. (ANSA)

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