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Componenti Fnsi 08 Feb 2008

Il documento sottoscritto dalle Componenti e approvato dalla Giunta: "Unità della categoria e gestione condivisa della Fnsi"

Il testo dell’accordo tra Autonomia e Solidarietà-Giornalisti Uniti, Associazioni per un Sindacato di Servizio, Stampa Democratica e Quarto Potere

Il testo dell’accordo tra Autonomia e Solidarietà-Giornalisti Uniti, Associazioni per un Sindacato di Servizio, Stampa Democratica e Quarto Potere

Premessa La categoria, attraverso l’unità, deve rafforzare l’impegno a contrastare i poteri forti, rivendicando la propria indipendenza ed autonomia e difendendo la libertà d’informazione. La gestione allargata tra differenti anime del sindacato deve realizzarsi con l’assunzione e la condivisione delle responsabilità, nell’interesse unico della categoria e sulla base di un programma di lavoro comune e condiviso. I sottoscrittori dell’intesa programmatica decidono di dare vita ad un governo più ampio della Federazione nella quale sono garantite tutte le sensibilità che costituiscono la maggioranza attraverso la visibile assunzione di responsabilità primarie nella segreteria nazionale. Le componenti, le aree, le forze e le sensibilità interne al sindacato che hanno raggiunto l’intesa si impegnano ad un costante confronto sulle politiche più utili per realizzare gli obiettivi al centro dell’accordo. Autonomia del sindacato La Fnsi è un sindacato autonomo dai partiti ed in generale dal potere politico, economico e finanziario, e vuole essere sempre più vicino ai colleghi, alle redazioni, ai Cdr, capace di un ruolo di servizio, assistenza e formazione per la categoria, anche attraverso la realizzazione di una struttura più moderna e funzionale della Federazione. Regolamentazione della professione Il futuro del giornalismo si gioca sulla difesa della qualità della professione e dell’informazione. Il sindacato ribadisce il proprio interesse per una riforma profonda della legge 69/63, ricercando l’intesa con gli altri organismi della categoria, in particolare con l’Ordine professionale. Tale riforma deve servire a prendere atto delle modifiche enormi che hanno riguardato il settore con l’obiettivo di elevare la preparazione culturale della categoria attraverso un percorso di alta formazione. Tale processo deve riguardare anche la categoria dei pubblicisti. Occorre puntare a garantire percorsi di riqualificazione professionale per l’ampia fascia del lavoro precario, degli inoccupati e dei disoccupati. Ulteriori obiettivi devono essere: un governo dell’accesso alla professione che tenga conto dei reali andamenti del mercato del lavoro e la sistemazione in un corpo unico, dando loro più forza, dell’insieme delle carte deontologiche. Leggi di sistema Privacy ed intercettazioni. Occorre difendere la professione dai tentativi di imbavagliare l’informazione, opponendosi con forza ad ogni iniziativa legislativa che punti a limitare il diritto/dovere di cronaca nel rispetto della dignità delle persone. Statuto d’impresa. Occorre puntare ad una regolamentazione che separi le aziende editoriali dagli interessi “altri” dei proprietari delle testate. L’obiettivo è realizzare un sistema di garanzie che tuteli l’autonomia e l’indipendenza del lavoro giornalistico ed anche il lettore. In questo ambito occorre fissare regole per l’azionariato delle aziende editoriali, limitando il controllo da parte dei grandi gruppi economici, introducendo norme di più stringente trasparenza azionaria e di separatezza tra proprietà e management. Il sindacato dei giornalisti intende intervenire anche su tematiche quali le regole della concorrenza e la regolamentazione del conflitto d’interesse. Sistema radiotelevisivo pubblico e privato. Occorre un comune, grande, impegno della Fnsi per ottenere una legge di riforma del sistema radiotelevisivo pubblico e privato, la quale permetta al servizio pubblico Rai di realizzare una reale indipendenza dal sistema politico. Tale legge di riforma deve garantire una distribuzione equa delle risorse pubblicitarie tra i vari mezzi d’informazione. Su queste ed altre questioni deve esservi una forte capacità di interlocuzione con il sistema politico-istituzionale e con l’insieme della società. Le politiche contrattuali La Fnsi intende perseguire con decisione le politiche definite dai documenti approvati dal XXV Congresso di Castellaneta Marina. Che indicano una disponibilità del sindacato dei giornalisti a discutere a tutto campo con gli editori, senza porre pregiudiziali, ma, nel contempo, senza accettarne dalla controparte. Quindi, nessuna “svendita” degli scatti di anzianità, all’interno di un confronto appunto senza pregiudiziali che può riguardare anche la struttura del salario e deve garantire automatismi della busta paga e comunque di una forte rivalutazione dei minimi che contrastino l’erosione del potere d’acquisto degli stipendi e, nel contempo, siano la base per un recupero salariale, dei tre anni senza contratto, e condizione di solidità del sistema pensionistico. Tale politica deve riguardare l’insieme dei giornalisti italiani. L’obiettivo del recupero salariale si pone non solo nella contrattazione con la Fieg, ma anche con Aeranti-Corallo e con la Fipeg. In questo contesto tra le priorità del gruppo dirigente c’è il chiarimento dei rapporti con le grandi Confederazioni sindacali per porre un freno alle politiche perseguite da alcune Federazioni di categoria le quali hanno innestato una concorrenza al ribasso che riguarda interi settori del mondo dell’informazione. Tale chiarimento deve puntare anche a sbloccare urgentemente il confronto per la definizione del profilo professionale dei giornalisti addetti stampa pubblici realizzando così le previsioni della legge 150 del 2000. Ogni confronto contrattuale dovrà basarsi su precisi “paletti” normativi ed economici affermando, con ciò, la pari dignità di tutti i giornalisti a prescindere dall’ambito nel quale svolgono la propria professione. Agli editori vanno richiesti investimenti per una formazione ed un aggiornamento professionale continuo dei colleghi rilanciando quanto già previsto dall’articolo 45 del Cnlg Fnsi-Fieg. Free lance. Una grande attenzione deve essere posta al livello delle retribuzioni e delle garanzie per i giornalisti lavoratori autonomi vigilando per ottenere la piena applicazione delle Direttive dell’Unione europea e dalle leggi dello Stato in materia, a cominciare dal pagamento entro 30 giorni dalla consegna del materiale richiesto. La maggioranza s’impegna a sostenere questi ulteriori temi di politica contrattuale: Retribuzioni più elevate per i livelli più bassi anche allo scopo di tutelare il futuro degli enti economici della categoria (Inpgi, Casagit e Fondo pensione complementare) e nell’ambito di una logica di patto generazionale. Governo delle innovazioni tecnologiche multimediali e di nuove modalità di organizzazione del lavoro (compreso il telelavoro), all’interno di regole contrattuali precise e stringenti. Flessibilità regolamentata e retribuita con l’obiettivo di far emergere il precariato puntando a superarlo. Politiche, anche salariali, che favoriscano alla trasformazione dei contratti a termine in tempi indeterminati. Attenzione alla definizione delle nuove professionalità ed ai percorsi di carriera. Norme rigorose e gestibili a favore del reinserimento lavorativo dei disoccupati. Referendum. La Giunta ed il Consiglio nazionale dovranno provvedere a regolamentare tale istituto di democrazia sindacale. Modalità e regole referendarie sulla contrattazione – in grado di garantire anche l’efficacia e la continuità dell’azione del gruppo dirigente del sindacato - dovranno essere predisposte da un Gruppo di lavoro indicato dalla Giunta esecutiva federale e sottoposte all’approvazione da parte del Consiglio nazionale con la maggioranza qualificata dei ¾ degli aventi diritto. Il documento è stato approvato dalla Giunta con un solo voto contrario, nella seduta del 5 febbraio 2008. Favorevoli gli eletti delle liste Autonomia e Solidarietà-Giornalisti Uniti con il Coordinamento delle Associazioni per un Sindacato di Servizio, di Stampa Democratica e Quarto Potere con adesione e voto della rappresentante proveniente dalla lista Puntoeacapo, contrario il rappresentante della lista Stampa Libera e Indipendente

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