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Governo 03 Ago 2007

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via al disegno di legge sull'editoria Levi: "Ha l'ambizione di essere una riforma di sistema"

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera preliminare al disegno di legge sulla riforma dell'editoria. Lo ha reso noto il portavoce del governo Silvio Sircana chiarendo che ora il provvedimento andra' all'esame della Conferenza Stato-Regioni. Il disegno di legge sulla riforma dell'Editoria varato oggi dal Consiglio dei ministri ha ''l'ambizione di essere di sistema''. Lo ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza, con delega all'editoria, Ricardo Franco Levi, nell'illustrare il provvedimento durante una conferenza a Palazzo Chigi

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera preliminare al disegno di legge sulla riforma dell'editoria. Lo ha reso noto il portavoce del governo Silvio Sircana chiarendo che ora il provvedimento andra' all'esame della Conferenza Stato-Regioni. Il disegno di legge sulla riforma dell'Editoria varato oggi dal Consiglio dei ministri ha ''l'ambizione di essere di sistema''. Lo ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza, con delega all'editoria, Ricardo Franco Levi, nell'illustrare il provvedimento durante una conferenza a Palazzo Chigi

Il disegno di legge sulla riforma dell'editoria prevede tra l'altro il ripristino di un vecchio fondo per la mobilita' dei giornalisti di aziende in difficolta'. Lo ha reso noto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi nell'illustrare il provvedimento. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l'editoria, Ricardo Franco Levi, auspica che il ddl di riforma del settore, in attesa dell'approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni, ''possa arrivare a meta' settembre, dopo la definitiva approvazione da parte del Consiglio dei ministri, all'attenzione della commissione Cultura della Camera e possa essere oggetto di un esame rapido. Il ddl di riforma dell'editoria approvato oggi in via preliminare dal Consiglio dei ministri ''parte dal disegno di legge Bonaiuti, che nella scorsa legislatura non e' riuscito ad arrivare all'approvazione finale da parte del Parlamento ma ha goduto di un ampio e trasversale supporto parlamentare, nella tradizione dell'appoggio bipartisan che c'e' sempre stato sui temi dell'editoria. Mi auguro che in questa stessa prospettiva possa essere accolto ed esaminato dal Parlamento''. Lo ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Ricardo Franco Levi, illustrando i contenuti del provvedimento. Il ddl di riforma dell'editoria contiene nuove misure per le agevolazioni alle spedizioni dei prodotti editoriali, che entreranno in vigore gradualmente. In sostanza, ai contributi erogati direttamente alle Poste si sostituisce un credito d'imposta, diretto agli editori, per la spese sostenute per la spedizione delle testate in abbonamento. Il nuovo criterio - ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi - ''avra' un'applicazione diluita nel corso di quattro anni, in modo da entrare a regime nel 2011, in coincidenza cioe' con la liberalizzazione dei servizi postali in tutta Europa''. Per le imprese no profit, che di fatto costituiscono un mercato non concorrenziale, il regime resta invece quello attuale. Il ddl di riforma dell'editoria ridisegna il sistema dei contributi diretti e indiretti al settore ''stabilendo criteri piu' severi per l'accesso alle cosiddette provvidenze e per la quantificazione degli stessi contributi''. Lo ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Ricardo Franco Levi, mettendo in evidenza che si tratta di ''interventi di piccola manutenzione, che rappresentano tuttavia una risposta buona ma sopportabile per le imprese''. L'obiettivo e' dare alle aziende editoriali certezza di credito, superando tuttavia la tradizionale centralita' e i contributi a 'fondo perduto'. In particolare, si stabilisce che hanno accesso ai contributi le cooperative che siano giornalistiche a tutti gli effetti e un'unica testata per ciascun gruppo parlamentare. (ANSA)

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