20 gennaio - Il Comitato di Redazione del Corriere della Sera segue con attenzione e preoccupazione le vicende dell'inchiesta Telecom, con riferimento al filone d'indagine che riguarda le intrusioni avvenute nel 2004 nel sistema informatico della Rcs, che, a quanto è emerso finora, hanno avuto per «obiettivi» l'allora amministratore delegato Vittorio Colao e il vicedirettore ad personam Massimo Mucchetti e che ha portato l'altro giorno all'arresto di quattro persone.
L'organismo sindacale sottolinea il fatto che l'intera questione è stata seguita dai colleghi del Corriere della Sera con assoluto scrupolo e grande professionalità, fornendo ai lettori un'informazione trasparente e dettagliata, anticipando spesso le notizie sugli aspetti e sui contenuti dell'inchiesta. La redazione del Corriere della Sera ha dato e continuerà a dare prova di totale autonomia e indipendenza. Questo rappresenta una garanzia per l'opinione pubblica e i lettori di questo giornale. Tanto più nella consapevolezza che l'ex presidente di Telecom, Marco Tronchetti Provera, il cui nome viene citato nell'ordinanza, è anche uno dei maggiori azionisti della Rcs attraverso un'altra sua società. Il CdR attende di conoscere tutti gli sviluppi dell'inchiesta e di comprendere le modalità e le finalità di questo «attacco informatico», dato che al momento non è ancora possibile sapere quali siano state le dimensioni dell'intrusione, da dove siano partite e dove siano arrivate, come si siano ramificate. Il Comitato di Redazione esprime una forte inquietudine, come ha già fatto in passato, di fronte ai particolari che evidenziano la fragilità che ha caratterizzato il sistema informatico della Rcs. Il CdR si impegna, a difesa dell'autonomia e del rispetto dei diritti primari dei giornalisti e anche nell'interesse dei lettori, a chiedere all'Azienda tutte le possibili garanzie che tutelino l'inviolabilità e la sicurezza del sistema informatico e che proteggano la riservatezza di ogni altro strumento di lavoro e di comunicazione.