Il Cdr del Tg2 è preoccupato e conferma lo stato di agitazione: "Occorrono chiarezza e trasparenza sul passaggio al digitale"

''Chiarezza e trasparenza'' da parte della Rai nelle decisioni relative al passaggio anticipato di Raidue sul digitale terrestre nell'area di Cagliari: a chiederle e' il cdr del Tg2, confermando lo stato di agitazione

''C'e' una 'nuova frontiera' anche in Rai - sottolinea in una nota il comitato di redazione del Tg2 - che passa per il rinnovamento tecnologico e per l'accesso a diverse piattaforme di comunicazione. Progresso e concorrenza impongono tempi brevi, ma per conquistare 'il nuovo' occorre definire con coerenza e collegialita' un vero piano industriale per l'azienda di servizio pubblico''. Il cdr del Tg2 ''conferma la volonta' dei giornalisti della testata di essere protagonisti per primi in Rai della fase di adeguamento tecnologico. Una scelta gia' annunciata dall'azienda ed ora messa in forse. Le incertezze dell'ultimo periodo allarmano una redazione che quotidianamente ha a che fare con apparecchiature per la ripresa, il montaggio e la messa in onda del tg vecchie e a rischio di black out''. Il cdr esprime inoltre ''forte preoccupazione per la scelta di Raidue come rete (e tg) da sperimentare sul digitale terrestre nella zona di Cagliari. Se il digitale terrestre sara' la piattaforma del futuro vanno date serie garanzie di sviluppo e di copertura, garanzie al momento inesistenti. Cosi', il telegiornale protagonista della riforma di trent'anni fa rischia ora di essere oscurato con danno per i telespettatori che pagano il canone per vedere il complesso della proposta Rai''. Il cdr, ''confermando lo stato di agitazione, ritiene che siano parziali e insufficienti le risposte dell'azienda alle richieste di chiarimento dei giornalisti e chiede anche all'Usigrai che sia avviato urgentemente un serio percorso sindacale che indichi il ruolo che dovranno avere Raidue e Tg2 nel futuro assetto dell'azienda. I giornalisti del Tg2 chiedono all'azienda certezze e trasparenza nelle decisioni''. (ANSA)