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Internazionale 04 Gen 2008

Ifj, missione in Cina pe rivendicare un'informazione libera e per sollecitare il Governo cinese a promuovere misure concrete di liberalizzazione

L'iniziativa dei corrispondenti di tutto il mondo in Cina rafforza la mobilitazione delle organizzazioni dei giornalisti e di altre associazione e movimenti internazionali per ottenere dal Governo cinese il riconoscimento dei diritti civili e sociali che oggi vengono ancora negati. Le Olimpiadi possono rappresentare un momento decisivo per indurre il potere pubblico a realizzare quelle graduali ma incisive riforme che debbono condurre un grande Paese come la Cina a cambiare volto ed a rispettare i principi di libertà e democrazia affermati nelle Carte delle Nazioni Unite

L'iniziativa dei corrispondenti di tutto il mondo in Cina rafforza la mobilitazione delle organizzazioni dei giornalisti e di altre associazione e movimenti internazionali per ottenere dal Governo cinese il riconoscimento dei diritti civili e sociali che oggi vengono ancora negati. Le Olimpiadi possono rappresentare un momento decisivo per indurre il potere pubblico a realizzare quelle graduali ma incisive riforme che debbono condurre un grande Paese come la Cina a cambiare volto ed a rispettare i principi di libertà e democrazia affermati nelle Carte delle Nazioni Unite

Il condizionamento dei media e le misure repressive nei confronti dei giornalisti devono immediatamente cessare, e nello stesso tempo occorre rivendicare alle migliaia di giornalisti di tutti i Paesi il diritto di poter circolare liberamente in Cina prima, durante e dopo le Olimpiadi. Con questi obiettivi il Comitato Esecutivo della Federazione Internazionale dei Giornalisti ha deciso di inviare in primavera una missione in Cina per sollecitare il Governo cinese a promuovere misure concrete di liberalizzazione ed a rivendicare una informazione libera, non soltanto sportiva, sul Paese che ospiterà i giochi olimpici. Le istituzioni internazionali, dall'Onu all'Unione Europea, sono state informate dell'iniziativa della Ifj, decisa d'intesa con le associazioni dei giornalisti cinesi, ma fino a questo momento non sono state decise prese di posizione analoghe da parte delle istituzionin stesse e dai Governi nazionali. Paolo Serventi Longhi, componente del Comitato Esecutivo della Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj

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