I vincitori del premio "Ilaria Alpi"

Ci sono anche Mtv e La7, oltre a varie testate Rai e a France 2, tra i premiati della 13/a edizione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi. I vincitori - resi noti nel pomeriggio dagli organizzatori - sono stati premiati in serata al Palazzo del Turismo di Riccione, alla presenza del ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni

Nell'occasione è stato conferito anche il Premio per la liberta' di stampa alla memoria di Anna Politovskaja; a ritirare il premio il figlio, Ilya. Per la sezione 'A' (servizi da tg) il premio e' andato a 'I bambini di Cana' di Claudio Rubino, in onda su 'Tg3 Primo Piano' che racconta della strage di Cana, villaggio a 15 km da Tiro, dove dopo i bombardamenti sono morti 37 bambini. Per la sezione 'B' (servizi tra i 4' e i 5') il premio e' stato assegnato a 'Il nostro calcio libero' di Enrico Testa, trasmesso su Raisport (Raidue) e ambientato nel quartiere Bufalotta di Rom; il servizio mostra il progetto 'Il Gabbiano', che porta in campo pazienti psichiatrici, nella speranza di un recupero all'insegna dello sport. Due premi per la sezione 'C' (inchiesta oltre i 15'): a 'Khiam, sul del Libano: anatomia di una bomba', di Flaviano Masella e Angelo Saso per Rainews24 ('Racconti di morti strane, rilievi radioattivi anomali che fanno pensare all'utilizzo di una bomba Buncker Buster a Khiam), e a 'I capitani al World Social Forum' di Gaia Strigelli trasmesso da Mtv (il capitano di No excuse Camilla e' partita da Milano per raccontare il World Social Forum di Nairobi, dal 20 al 25 gennaio, e le telecamere di Mtv hanno seguito il suo viaggio e l'incontro con i ragazzi di Korogocho). La sezione 'D', riservata alle emittenti tv locali, ha visto la vittoria di 'Hotel Librino', di Rosa Maria Di Natale, andato in onda su Tele Marte (Siracusa), che racconta ''storie di ordinaria consuetudine a Librino, nel quartiere dormitorio a sud di Catania, che ospita 80.000 abitanti; qui le famiglie occupano abusivamente le case popolari''. Il Premio Produzione riservato alle produzioni indipendenti mai andate in onda e' stato attribuito a 'Gara du Nord. Copii de strada' di Antonio Martino, ''un viaggio nell'ultima 'figlia' d'Europa: la Romania, afflitta da centinaia di bambini che vivono per strada, dentro le fogne, con la continua paura de soprusi e della solitudine, tra elemosine e tossicodipendenze''. Il Premio Europa e' andato a 'La derniere frontiere' di Gilles Jacquier, trasmesso da France 2, ''racconto del viaggio dei migranti da paesi dell'Est attraverso le porte e verso l'Ucraina; viaggio nei campi degli illegali mai rimpatriati e mai inseriti nel nuovo tessuto sociale''. Il Premio della Critica e' stato vinto da 'Stato di paura. Scontro di civilta'', di Mauro Parissone e Roberto Burchielli, andato in onda su La7; un film documentario in presa diretta, dedicato al muro di via Anelli a Padova (''per tre mesi i due autori hanno vissuto con gli immigrati di via Anelli e hanno raccolto tutto quello che succede nella loro vita, lasciando che fossero i fatti a parlare''). Il Premio Hrovatin, riservato ai telecineoperatori e in memoria di Miran Hrovatin, ucciso in Somalia con Ilaria Alpi, e' andato a 'Piccoli tappetai di Kabul', immagini di Silvio Giulietti, trasmesso dal Tg2 (girato dall'operatore durante il rapimento di Gabriele Torsello, il video racconta un generico aspetto della vita dei bambini afgani, gia' al lavoro da piccolissimi, tra le strade della citta'). Il Premio Giovane, infine, e' stato attribuito a 'Lo schermo nella polvere-I Mondiali visti dal Mozambico' di Federica Cellini, trasmesso da 'La storia siamo noi'-Rai Educational. (ANSA)