“Ad un quarto di secolo dalla morte di Giuseppe Fava, ucciso dalla mafia il 5 gennaio dell’84, i redattori-amministratori del suo giornale, “I Siciliani”, devono pagare decine di migliaia di euro per coprire i debiti della vecchia cooperativa. Il Tribunale di Catania ha disposto infatti il pignoramento dei beni per i responsabili del periodico, che tennero in vita la testata per altri 3 anni dopo l’omicidio.
Nel rispetto delle decisioni della magistratura, i giornalisti italiani ritengono che non possa chiudersi così una storia professionale di straordinario valore civile: non può accadere che siano lasciati soli coloro che più si sono esposti su una frontiera decisiva per la democrazia stessa. Per richiamare l’attenzione sulla vicenda e per annunciare le iniziative messe a punto dalla categoria in segno di solidarietà, si terrà il 28 luglio, alle ore 11 una conferenza-stampa nella sede della Fnsi (Corso Vittorio Emanuele II, 349). Insieme ai rappresentanti della redazione di allora, ci saranno esponenti del sindacato nazionale e regionale dei giornalisti, dell’Ordine, dell’Unione Cronisti, di Libera Informazione, di Articolo 21.”