Pubblichiamo gli altri documenti e odini del giorno approvati giovedì due aprile dal Consiglio NAzionale della Fnsi. Nella home page troverete anche l'ordine dekl giorno sul contratto, sul referendum e sull'Ordine dei Giornalisti.
MOZIONE Il C.N. impegna la segreteria a realizzare una simulazione dell’effetto economico del contratto. Si impegna la segreteria prima del referendum sulla bozza a realizzare, con il contributo tecnico dell’Inpgi, sumulazione dell’effetto economico, previdenziale e assistenziale dell’ipotesi di contratto. Si impegna altresì la segreteria a realizzare presentazioni grafiche per la divulgazione anche a tutti gli iscritti dei contenuti delle innovazioni. Approvato all’unanimità. **************************** SOLIDARIETA’ AL CITTADINO PAKISTANO RIDOTTO IN FIN DI VITA ED IGNORATA DAI MEDIA Il Consiglio nazionale della Fnsi esprime solidarietà al cittadino pachistano Mohammad Basharat, ridotto in fin di vita da anonimi aggressori, dieci giorni fa, nel quartiere romano di Tor Bella Monaca, e alla moglie Chandi Kuralafekera, che in seguito al trauma per l’aggressione ha perso il bambino che portava in grembo. La Fnsi stigmatizza il disinteresse e la disattenzione dei media e delle istituzioni per questo grave episodio di violenza che si aggiunge a tanti altri e all’allarme per una ripresa dei fenomeni di intolleranza nella capitale. La Fnsi, che insieme all’Odg ha varato la Carta di Roma sul rispetto dei diritti e della pari dignità degli immigrati presenti in Italia, considera l’oscuramento di notizie di così evidente rilievo sociale inconciliabile con le regole di una corretta informazione giornalistica, e a fronte di un perfino eccessivo rilievo dato ad altri episodi di violenza, compiuti a Roma, nei quali gli immigrati non sono stati individuati come vittime ma come aggressori. Desta ancor più preoccupazione che ciò avvenga in una delle zone d’Italia più popolate di giornali e più intensamente scrutate dai mezzi di informazione giornalistica. Approvato all’unanimità Roma, 2 aprile 2009 *********************** UN NUOVO OPERATORE DELL’INFORMAZIONE UCCISO IN RUSSIA Ancora un operatore dell’informazione morto ammazzato in Russia. E’ inquietante e grave che ci sia un raccapricciante ripetersi di crimini contro i giornalisti che, in poco più di dieci anni hanno causato la morte di oltre duecento giornalisti. Crimini, questi, quasi tutti commessi nell’impunità e per i quali i giornalisti e la comunità democratica internazionale chiedono sia fatta giustizia. A pagare con la vita in Russia, come capitato ieri a Serghiei Protazanov, sono sempre giornalisti e tipografi di giornali di opposizione, o comunque di voci libere non allineante con il potere. A parte i dubbi che anche osservatori indipendenti internazionali non hanno potuto affatto escludere (anzi, il contrario) pesanti complicità o addirittura azioni dirette da oscuri centri di potere parallelo, gli agguati mortali e le intimidazioni gravi ai giornalisti pongono una pesante nube sulla legalità democratica in Russia. Il consiglio Nazionale della Fnsi denuncia ancora una volta, insieme con la EFJ e la IFJ, le intollerabili impunità e chiede che la comunità internazionale faccia sentire alla Russia l’indispensabilità di una svolta, attraverso una giustizia trasparente a tutela delle libertà civili e del pluralismo dell’informazione e delle sue voci. APPROVATO ALL’UNANIMITA’ Roma, 2 aprile 2009 ******************** MOZIONE CPO SU LEGGE IN AFGHANISTAN Stuprate per legge, nelle loro case: nell’Afghanistan lasciato progressivamente in mano ai talebano, nonostante la presenza e l’impegno dell’Occidente che doveva portare pace, libertà e democrazia, una njuova legge stabilisce che i mariti possano costringere con la forza le mogli ai rapporti sessuali. Mentre le donne che lottano per studiare e lavorare sono sempre più spesso uccise o perlomeno minacciate. E pure nei Paesi occidentali, Italia compresa, le donne continuano a essere oggetti di violenza. La Commissione Pari Opportunità della Fnsi chiede al Consiglio nazionale una ferma presa di posizione e una condanna di tutte le violenze, fisiche e psicologiche, contro le donne di ogni Paese del mondo. E chiede al Governo italiano di far sentire duramente la propria protesta per questa nuova legge varata in Afghanistan. Un Pae3se in cui anche soldati italiani – tra cui molte donne – sono stati chiamati a garantire una pace e una libertà che non esiste di fatto nemmeno dentro le famiglie. La Cpo della Fnsi insisterà nel denunciare ogni violenza e discriminazione contro le donne: sui luoghi di lavoro, nell’immagine che ne danno i media, nelle famiglie e per le strade. E qualsiasi disparità di genere, a partire da quella salariale che, anche nel nostro Paese, lascia le donne sempre un passo indietro. Approvato all’unanimità. Roma, 2 aprile 2009