Il ruolo dei giornalisti italiani e la scomparsa dell'opinione pubblica sono i temi della prima manifestazione pubblica promossa dall'associazione "Giornalismo e democrazia", in collaborazione con Articolo 21 e LSDI.
“Cane da guardia o da salotto?”. E’ il titolo del dibattito organizzato dalla associazione “Giornalismo e democrazia”, che si svolgerà giovedì 6 novembre, a partire dalle 9,30, nella sala Tevere della Regione Lazio, viale Cristoforo Colombo 212 (anziché a Villa Piccolomini, come annunciato). Non esiste più un’opinione pubblica: vincono i poteri forti e c’è un rischio di regime nel nostro paese? Interverranno: Mimmo Candito, Francesco Casavola, Concita De Gregorio Raffaele Fiengo, Giuseppe Giulietti, Piero Marrazzo, Mario Morcellini, Nanni Moretti, Roberto Natale, Federico Orlando, Mauro Paissan, Pino Rea, Vittorio Roidi, Giovanni Valentini, Andrea Vianello. Nel testo dell'invito si ricorda l'allarme di Arrigo Benedetti 50 anni fa, oggi più che mai attuale: "rischiamo di consegnare ai nostri figli una stampa che rinuncia alla libertà". L'associazione "Giornalismo e democrazia", aperta a tutti i cittadini che vorranno sottoscrivere il documento di fondazione e lo statuto, non ha carattere sindacale e si propone, anche attraverso un sito web di prossima pubblicazione, di "analizzare le modalità, le difficoltà, i difetti del nostro giornalismo; affermare la concezione che questo lavoro deve essere svolto nell’esclusivo interesse del cittadino; coniugare la libertà di stampa, garantita dalla carta costituzionale, con la protezione dei diritti individuali". Hanno firmato l'atto costitutivo: Michelangelo Bellinetti, Luciano Borghesan, Fernando Cancedda, Mimmo Candito, Michele Concina, Francesco De Vito, Alberto Ferrigolo, Raffaele Fiengo, Giovanni Mantovani, Valerio Pellizzari, Vittorio Roidi, Claudio Santini.