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Rai 20 Gen 2006

I Cdr di Cciss e Isoradio chiedono un incontro a Gentiloni

Lettera aperta dei rappresentanti sindacali delle redazioni Rai del Cciss Viaggiare Informati e di Isoradio al presidente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai, Paolo Gentiloni, per sollecitare un incontro sulla situazione delle redazioni che operano nel campo dei servizi di pubblica utilità

Lettera aperta dei rappresentanti sindacali delle redazioni Rai del Cciss Viaggiare Informati e di Isoradio al presidente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai, Paolo Gentiloni, per sollecitare un incontro sulla situazione delle redazioni che operano nel campo dei servizi di pubblica utilità

Nella lettera viene sottolineato che si chiede di affrontare le problematiche sollevate dal capogruppo dei Ds in Commissione di Vigilanza, Giulietti. "L'esponente dei Democratici di Sinistra - scrivono i responsabili sindacali delle due realtà - ha centrato, a nostro avviso, il cuore del problema che permette al direttore, Riccardo Berti, di gestire le redazioni in cui lavoriamo, in barba ad ogni norma deontologica e sindacale. Dove le regole sono sistematicamente ignorate è inevitabile che si giunga alla negazione delle più elementari norme della democrazia e allo svilimento degli scopi del servizio pubblico". Le rappresentanze sindacali sottolineano nella lettera a Gentiloni che "Riccardo Berti è stato assunto con un contratto di direttore giornalistico per dirigere un posto dove non c'è la testata giornalistica prevista dalla legge. Lui, come giornalista, dirige le redazioni del Cciss e di Isoradio dove, malgrado si svolga attività giornalistica, il personale è contrattualizzato come operatore dello spettacolo anche se regolarmente iscritto all'Albo professionale dei Giornalisti (dopo che l'Ordine ha riconosciuto ad ognuno di noi il praticantato d'ufficio per l'attività che qui si svolge). Le figure professionali dello spettacolo, quando sono inserite in strutture che producono informazione, permettono, a chi li dirige, di impartire disposizioni contrarie alla corretta informazione e alla missione propria del servizio pubblico". Inoltre, "quando si permette al direttore di intimidire il personale con punizioni non contemplate dai regolamenti, è facile degenerare verso quegli episodi saliti alla cronaca in questi ultimi mesi (dalla mancata informazione sul blocco della Torino-Savona al recente blitz del Presidente del Consiglio che dichiara, senza essere corretto, di non indossare le cinture di sicurezza)". Nella lettera si aggiunge che nel caso di un incontro in Vigilanza, "vorremmo, inoltre, informare sulle inaccettabili disposizioni recentemente impartite dal direttore Berti in merito all'acquisizione e divulgazione delle informazioni sul traffico. Le vorremo chiedere dunque, un intervento della Commissione affinchè vengano applicate tutte quelle regole che garantiscono una corretta e puntuale informazione, come chiesto più volte dalla Fnsi, Asr e Usigrai". (AGI)

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