I Comitati di redazione della Poligrafici editoriale contestano all'editore di avere tagliato per risparmiare le ‘mazzette’ dei giornali su carta ad uso delle redazioni del gruppo, sostituendole con le edizioni online, e hanno deciso di acquistare a proprie spese abbonamenti cartacei.
“È grottesco - si legge nel comunicato dei Cdr della Poligrafici editoriale - che un'azienda che basa il proprio business sulla carta reputi i giornali troppo costosi e preferisca sostituirli con anonime edicole virtuali sul web”.
“Succede alla Poligrafici editoriale, gruppo – recita la
nota dei Cdr - che più volte si è vantato di essere ai primi posti in Italia
nelle vendite di quotidiani in edicola. Quelle vere. Nelle ultime settimane
infatti sono state eliminate tutte le copie cartacee dei giornali che ogni
giorno venivano assicurate agli uffici e alle redazioni, uno strumento indispensabile
per i giornalisti: leggere la concorrenza è una delle prime regole di questa
professione. Il motivo? I giornali di carta costano troppo, meglio acquistare
abbonamenti online”.
“Siccome i giornalisti di questo gruppo credono che il prezzo dei giornali sia
commisurato al valore dell'informazione proposta ai lettori - conclude la nota
- e che la carta abbia ancora un futuro (a differenza di quanto pensa il nostro
editore) i comitati di redazione di Qn, il Resto del Carlino, La Nazione e il
Giorno hanno deciso di acquistare un abbonamento cartaceo delle principali
testate concorrenti per ciascuno dei nostri uffici e delle nostre redazioni.
Questo perché vogliamo testimoniare a tutti che la carta non è morta e che
l'acquisto del giornale in edicola è un gesto quotidiano che va sostenuto. E
non ostacolato come sta facendo la Poligrafici Editoriale”.
L'Editore Andrea Riffeser Monti, dal canto suo, “respinge fermamente le
affermazioni contenute nel comunicato odierno diramato dai Comitati di
Redazione del Gruppo Poligrafici ritenendole false e pretestuose”. Ai Comitati
di redazione che sostengono che l'editore risparmi con le edizioni online dei
quotidiani della concorrenza, Riffeser replica – con un’altra nota stampa – che
“è del tutto evidente che nel medesimo comunicato sono descritti fatti e
situazioni non riconducibili alla realtà e che anzi vengono travisati in maniera
sostanziale. L'utilizzo dei nuovi strumenti informatici, in sostituzione delle ‘mazzette’
dei giornali, rappresenta il miglior sistema per offrire una rassegna stampa
per i nostri giornalisti completa ed economica. Senza contare che all'interno delle
redazioni centrali saranno comunque mantenute le rastrelliere dei giornali
della concorrenza”.