Non è mai troppo tardi per liberare la Rai dalla presenza dei partiti nonostante il vulnus perdurante della legge Gasparri. L’occasione è dietro l’angolo con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione della Rai. Dopo la nomina di alto profilo di Sergio Zavoli alla presidenza della Commissione di Vigilanza, maggioranza ed opposizione non possono servire la solita minestra con il vecchio gioco delle parti all’insegna della lottizzazione.
Il Coordinamento dei giornalisti del Gruppo di Fiesole auspica che il nuovo Cda della Rai e le successive nomine dirigenziali siano capaci di garantire l’indispensabile autonomia, pluralismo e indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo. L’attuale fase di stallo può essere superata con un’alta gestione manageriale, con un piano di rilancio credibile che valorizzi le notevoli risorse professionali interne, ma soprattutto svincolando gli organi di amministrazione della Rai dalle logiche dei mandati politici.