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Internazionale 16 Feb 2006

Gran Bretagna, un codice di comportamento per giornalisti e polizia

(Astro9colonne) - Londra, 16 feb - Il sindacato britannico dei giornalisti (NUJ) e la Polizia del Nottinghamshire - una delle principali forze del Regno Unito con oltre 3.800 dipendenti e tra i più elevati tassi di crimini gestiti da ogni singolo ufficiale - hanno redatto una guida per definire le regole che i reporter debbono seguire in occasione di rilevanti fatti di cronaca nera.

(Astro9colonne) - Londra, 16 feb - Il sindacato britannico dei giornalisti (NUJ) e la Polizia del Nottinghamshire - una delle principali forze del Regno Unito con oltre 3.800 dipendenti e tra i più elevati tassi di crimini gestiti da ogni singolo ufficiale - hanno redatto una guida per definire le regole che i reporter debbono seguire in occasione di rilevanti fatti di cronaca nera.

L’opuscolo servirà alle forze dell’ordine e ai giornalisti per prevenire potenziali conflitti, non infrequenti quando cronisti e teleoperatori “irrompono” sulla scena di delitti o incidenti. La polizia accusa spesso giornalisti, cameraman e fotoreporter di “intralciare i lavori” e di “interferire con le indagini”. Il NUJ intende far adottare a tutti i media un unico codice di comportamento. Il testo - in formato tascabile e basato su nove punti-guida - è stato già distribuito a tutto il personale di polizia di Regno Unito e Irlanda e ai membri del sindacato dei giornalisti: operatori del settore televisivo, radiofonico, stampa, pubbliche relazioni, fotografi e freelance. Il documento afferma che “i media perseguono il legittimo obiettivo di informare l’opinione pubblica...la presenza di un fotografo o di un reporter sulla scena di un crimine non costituisce di per sé ostruzione o interferenza rispetto al lavoro della polizia”. Stabilisce inoltre che “i giornalisti devono raccogliere informazioni sugli incidenti o sui delitti il più tempestivamente possibile. Alcune informazioni possono sembrare irrilevanti, insignificanti o improprie ad un agente ma, finché il giornalista non interferisce con un’indagine o non contravviene alle leggi, l’agente non può impedire il lavoro di un reporter o il suo stesso accesso alla scena. Il giornalista non deve comunque attraversare il cordone di sicurezza, quando imposto dagli agenti di polizia. Il giornalista che infrange la legge deve essere trattato come qualunque altro colpevole del medesimo reato. La polizia non può impedire lo scatto di fotografie o le eventuali interviste proposte da un giornalista, anche quando l’agente non le ritenga pertinenti”.

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