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Editoria 08 Nov 2011

Governo boccia il ripristino dei fondi. Siddi: “Voto disastroso Cancellati anche i diritti della comunità slovena”

''È un voto disastroso e sconcertante quello della commissione bilancio Senato che ha bocciato il primo emendamento al ripristino dei fondi per l'editoria nelle tabelle del bilancio di previsione dello stato''. Lo ha affermato oggi a Trieste il segretario della Fnsi, Franco Siddi. A margine di un incontro all'Università del capoluogo giuliano, Siddi ha giudicato ''incredibile l'insensibilità che si manifesta persino dopo che il tema del sostegno al pluralismo dell'informazione è stato considerato di grande rilevanza dal Capo dello Stato e mentre anche il Presidente del Senato ha preso in carico la questione. negativo''.

''È un voto disastroso e sconcertante quello della commissione bilancio Senato che ha bocciato il primo emendamento al ripristino dei fondi per l'editoria nelle tabelle del bilancio di previsione dello stato''. Lo ha affermato oggi a Trieste il segretario della Fnsi, Franco Siddi. A margine di un incontro all'Università del capoluogo giuliano, Siddi ha giudicato ''incredibile l'insensibilità che si manifesta persino dopo che il tema del sostegno al pluralismo dell'informazione è stato considerato di grande rilevanza dal Capo dello Stato e mentre anche il Presidente del Senato ha preso in carico la questione. negativo''.

Si può ancora rimediare con la legge di stabilità, ma è evidente che il procedimento parlamentare in questa fase segna un punto negativo''.
''È un voto disastroso e sconcertante quello della commissione bilancio Senato che ha bocciato il primo emendamento al ripristino dei fondi per l'editoria nelle tabelle del bilancio di previsione dello stato''. Lo ha affermato oggi a Trieste il segretario della Fnsi, Franco Siddi.
A margine di un incontro all'Università del capoluogo giuliano, Siddi ha giudicato ''incredibile l'insensibilità che si manifesta persino dopo che il tema del sostegno al pluralismo dell'informazione è stato considerato di grande rilevanza dal Capo dello Stato e mentre anche il Presidente del Senato ha preso in carico la questione. Si può ancora rimediare con la legge di stabilità, ma è evidente che il procedimento parlamentare in questa fase segna un punto negativo''.
Per il segretario Fnsi ''non si tratta, come da diverse parti si cerca di accreditare, di invocare finanziamenti a pioggia per attività improbabili, ma di garantire le risorse essenziali per la vita di un centinaio di testate, giornali di idee, delle minoranze linguistiche, delle comunità italiane all'estero e gestiti in cooperativa, che svolgono una funzione centrale nelle loro aree o pubblici di riferimento, garantendo un pluralismo vitale altrimenti negato. La sfida della trasparenza non si può giocare uccidendo a prescindere organi vitali. Eliminare chi con espedienti cerca di avere soldi pubblici è giusto – ha sottolineato - cancellare tutti no''.
Siddi ha quindi sottolineato ''il grande problema delle garanzie per le agenzie di stampa, organi di informazione primaria verso le quali lo Stato deve fare scelte sagge e di sostanza in termini di garanzia e di indipendenza, non cercando di asservire ai governi di turno - ha concluso - la loro opera''. (TRIESTE 8 NOVEMBRE - ANSA)

MINORANZE: SIDDI, GOVERNO CANCELLA DIRITTI COMUNITA' SLOVENA

''Incredibile: il Governo per non cadere offre mance a destra e sinistra e cancella diritti estraniandosi dai doveri che gli derivano da obblighi di legge, come nel caso della tutela delle lingue minoritarie e dell'informazione per le comunità linguistiche''. Lo ha affermato oggi a Trieste il segretario nazionale della Fnsi, Franco Siddi.
''La notizia, confermata dal Dipartimento editoria – ha proseguito Siddi - che allo stato attuale per il prossimo anno i fondi a disposizione della Rai in lingua slovena in Friuli Venezia Giulia scenderanno del 30%, e che per il Primorski Dnevnik (testata in lingua slovena) le risorse pubbliche saranno assegnate sulla base del principio della 'torta' disponibile, che si prevede pesantemente ridotta, richiede urgenti interventi correttivi del Parlamento. Non farlo sarebbe irresponsabile e segnerebbe - ha aggiunto - il necessario rapporto di fiducia dei cittadini con le istituzioni''.
Per Siddi ''lo Stato ha il dovere di garantire che nel circuito dell'informazione le voci deboli abbiano la loro dignità e la possibilità di esprimersi, avendo ben chiaro che non si tratta di fare i conti con imprese editoriali meramente commerciali. C'è un dovere di coesione, di socialità e di rispetto per le comunità al plurale che non può essere disatteso. La Fnsi rinnova perciò da Trieste un appello al Parlamento - ha concluso - perché faccia giustizia di scelte tecnocratiche e ingiuste del Governo''.  (TRIESTE 8 NOVEMBRE - ANSA)

RAI: STRIZZOLO, RIDIMENSIONAMENTO E' ATTACCO A PLURALISMO

"Le scellerate scelte che la dirigenza Rai sta attuando in questi giorni con il ridimensionamento, in particolare, della importante funzione delle testate giornalistiche dei TG e dei giornali radio regionali, sta mettendo a rischio il pluralismo dell'informazione". Lo ha detto il parlamentare del Pd, Ivano Strizzolo. "Se a ciò aggiungiamo la bocciatura dell'emendamento che puntava ad un parziale ripristino dei fondi all'editoria - ha aggiunto - possiamo dire che siamo di fronte ad un vero e proprio attacco alla libertà di informazione da parte del centrodestra e del Governo Berlusconi". Il parlamentare ha quindi espresso "piena solidarietà", alle prese di posizione del sindacato dei giornalisti Rai, e "condivisione" delle preoccupazioni espresse oggi da Franco Siddi, segretario della Fnsi. "Denunciamo con forza, altresì, il pesante taglio alle risorse per le trasmissioni e le pubblicazioni in lingua minoritaria, quali lo sloveno e il friulano, in totale contrasto con quanto previsto dalla legge 482 del 1999 - ha concluso Strizzolo - legge voluta dal centrosinistra e boicottata dal centrodestra e dalla Lega Nord". (TRIESTE, 8 NOVEMBRE - ANSA)

EDITORIA: FEDERCONSUMATORI-ADUSBEF, GRAVE NO REINTEGRO FONDI

''Il Senato ha bocciato l'emendamento che proponeva il reintegro dei 75 milioni di euro tagliati all'editoria. Come si dice, 'errare è umano, ma perseverare è diabolico!'. Da tale bocciatura, infatti, trapela ancora una volta l'ostinata insistenza nel tentativo di attaccare il pluralismo e la libertà di stampa nel nostro Paese''. E' il commento di Federconsumatori e Adusbef al mancato reintegro dei fondi per l'editoria da parte della commissione Bilancio di Palazzo Madama.
''Nonostante l'invito del presidente della Repubblica - affermano le due associazioni in una nota - il governo va avanti su questa linea, mettendo a rischio un centinaio di testate e moltissimi posti di lavoro. Testate che, in alcuni casi, come quello delle associazioni, vengono distribuite gratuitamente ai cittadini, con l'unico scopo di accrescere la loro informazione.
Prenderemo parte a tutte le iniziative che il Comitato per le libertà di stampa, del quale facciamo parte, avvierà per difendere questo diritto fondamentale dei cittadini. A tale proposito, inoltre - concludono - stiamo studiando anche iniziative di carattere legale''. (ROMA, 9 NOVEMBRE -  ANSA)

ASSOSTAMPA FRIULI VENEZIA GIULIA: ALLARME PER RAI SLOVENA

L'Assostampa Fvg è al fianco dei colleghi della Rai Fvg nella loro battaglia per la tutela delle lingue minoritarie, per la difesa dell'informazione e dell'intera programmazione prodotta dal servizio pubblico nella nostra regione e per contrastare con forza il depotenziamento della sede Rai Fvg, che avrebbe anche pesanti ripercussioni occupazionali in una situazione già difficile per la categoria. Ecco il documento redatto dal sindacato giornalisti Rai, che riassume i termini della questione, sulla quale anche le istituzioni e la politica sono chiamate a fare la loro parte.
"La convenzione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria e la Rai viene stipulata sulla base della Legge n° 308 del 14 aprile 1956 che prevede l'estensione al territorio di Trieste della convenzione 26 gennaio del 1952 concernente la concessione in esclusiva alla Rai dei servizi di radiotelevisione ( in pratica il contratto nazionale di servizio pubblico tra lo Stato e la Rai). Ha durata di 3 anni ed è stata firmata in ultima stesura il 28 dicembre 2009. L'attuale convenzione riguarda il triennio 2010-2012 e scadrà quindi nel dicembre 2012. Il possibile consistente taglio annunciato dal Sottosegretario con delega all'editoria Paolo Bonaiuti nel corso dell'audizione in commissione cultura della Camera significherebbe compromettere l'effettiva tutela delle minoranze linguistiche riconosciuta dall'Art 6 della Costituzione, dalla Legge 482 del 1999 e da norme a tutela delle specificità linguistiche previste dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. La Convenzione prevede: 

la diffusione di trasmissioni televisive in lingua slovena attraverso un'autonoma Redazione Giornalistica slovena e una Struttura Programmi per un totale di 208 ore di trasmissione. la diffusione di trasmissioni radiofoniche in lingua slovena, realizzate sempre dalle due strutture, per un totale di 4517 ore di trasmissione la diffusione di trasmissioni radiofoniche in lingua italiana, realizzate dalla Redazione Giornalistica italiana e la Struttura Programmi italiana, per un totale di 1667 ore di trasmissione.

La Sede Rai del Friuli Venezia Giulia, proprio per la specificità della Regione e del suo territorio, viene considerata dall'Azienda, a differenza delle altre sedi regionali, un piccolo centro di produzione con al suo interno 4 strutture produttive (2 italiane e 2 slovene) che adempiono appieno al mandato di servizio pubblico attraverso una capillare presenza sul territorio delle strutture Rai. Un taglio alla convenzione avrebbe pesanti risvolti sulle particolari realtà professionali presenti nella Sede Rai del FVG impiegate nella realizzazione dei previsti programmi radiofonici e televisivi per la conoscenza e il mantenimento delle lingue minoritarie e vista la particolare posizione geografica della regione, anche sulla tutela della lingua italiana nelle zone d'oltre confine".

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