Glenn Greenwald, il giornalista americano autore dello scoop sul programma segreto di sorveglianza della National Security Agency, lascia il Guardian. La collaborazione con il quotidiano britannico, ha annunciato lo stesso Greenwald sul suo blog, "è stata estremamente fruttuosa e soddisfacente" e "la decisione di lasciare non è stata facile, ma mi è stata presentata un'opportunità per la mia carriera che nessun giornalista avrebbe potuto rifiutare".
Nessun disaccordo con il Guardian, quindi, alla base della decisione. Greenwald rende omaggio al quotidiano britannico, scrivendo di avere "grande rispetto per i redattori e i giornalisti con cui ho lavorato" e di essere "incredibilmente orgoglioso dei risultati raggiunti".
Grazie ai documenti forniti dalla 'talpa' Edward Snowden, Greenwald e il Guardian, insieme ad altri media internazionali, come il Washington Post, hanno svelato il cosiddetto Datagate, raccontando numerosi dettagli del programma Prism della Nsa. Paradossalmente, Greenwald è rimasto anch'egli vittima di una 'soffiata' che ha fatto evidentemente trapelare la notizia della sua uscita dal Guardian prima del dovuto. Il giornalista infatti spiega che "poiché la notizia è trapelata prima del previsto, non sono ancora in grado di fornire tutti i dettagli di questa nuova avventura, ma li renderò noti presto".
Una portavoce del Guardian ha commentato definendo Greenwald "un giornalista di grande valore". "Siamo sicuramente dispiaciuti per la decisione di Glenn di andare via, ma comprendiamo l'attrattiva per il nuovo incarico che gli è stato offerto. Gli facciamo i nostri migliori auguri". Anche il direttore del quotidiano, Alan Rusbridger, via Twitter si è detto "dispiaciuto di perdere" Greenwald, definendo la sua nuova avventura "estremamente interessante". (LONDRA, 16 OTTOBRE - ADNKRONOS)