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Editoria 08 Mag 2013

Giunta Fnsi, no cigs a zero ore, forti responsabilità gestionali La rappresentanza dei giornalisti diffida l'azienda

“La Giunta della Fnsi, riunita a Roma insieme con la Consulta delle Associazioni di stampa, esprime grande preoccupazione per la situazione di Rcs Mediagroup ed è vicina ai colleghi e ai Comitati di redazione, impegnati in difficili confronti con l'Azienda, che -  per superare i gravi problemi economico-finanziari causati da anni di gestione sbagliate al limite dell’avventatezza e dell’irresponsabilità da parte di manager e azionisti del primo gruppo editoriale italiano – scarica sui giornalisti il peso degli errori commessi.

“La Giunta della Fnsi, riunita a Roma insieme con la Consulta delle Associazioni di stampa, esprime grande preoccupazione per la situazione di Rcs Mediagroup ed è vicina ai colleghi e ai Comitati di redazione, impegnati in difficili confronti con l'Azienda, che -  per superare i gravi problemi economico-finanziari causati da anni di gestione sbagliate al limite dell’avventatezza e dell’irresponsabilità da parte di manager e azionisti del primo gruppo editoriale italiano – scarica sui giornalisti il peso degli errori commessi.

In particolare, la Giunta Fnsi ha appreso con indignazione l'intenzione dell'azienda di ricorrere alla cigs a zero ore per i quasi novanta colleghi delle dieci testate che – come è stato comunicato – chiuderanno il 30 giugno. Il sindacato dei giornalisti segue l’evolversi della difficile ed inedita situazione, per un gruppo di primo piamo come Rcs, con senso di responsabilità, grande fermezza e determinazione. La Fnsi sostiene il lavoro del  Cdr nel tenere le posizioni con lucidità, senza cedere al nervosismo pur in una situazione di profonda, comprensibile tensione, con due precisi obiettivi:  salvaguardare l’occupazione e tutelare tutti i colleghi, con spirito di solidarietà e unità dei giornalisti e delle redazioni. La FNSI lavorerà come sempre in stretto collegamento il Cdr dei Periodici Rcs ed è pronta ad assistere e a intervenire, insieme con l’Associazione Lombarda dei Giornalisti, al tavolo delle trattative, che si inquadrano peraltro all'interno di uno stato di crisi tuttora aperto, il secondo al quale l’azienda ha fatto ricorso in poco meno di quattro anni”.

Prendera' il via giovedi' 9 maggio la trattativa tra i vertici di Rcs e i rappresentanti dei giornalisti sui dieci periodici che l'azienda ha dichiarato di voler chiudere. E' quanto si apprende da fonti del comitato di redazione. La societa' aveva dichiarato di voler vendere dieci testate che impiegano 110 persone, di cui 90 giornalisti, oltre a una cinquantina di precari. Archiviata l'ipotesi di cessione in blocco, Rcs ha annunciato ieri ai dipendenti che salvo acquirenti potrebbe chiuderne nove testate a fine giugno.Il comitato di redazione dei periodici di Rcs MediaGroup ''diffida l'azienda dall'avviare o proseguire trattative per la cessione di 'singole testate o gruppi di tesate' ''. E' quanto afferma in una nota il Cdr della Periodici registrando pero' ''con soddisfazione'' l'intenzione dell'azienda di archiviare ''la scellerata decisione di procedere alla cessione in blocco di dieci testate''. Una chiusura dei periodici ''costituirebbe una gravissima e concreta violazione dello spirito e della lettera degli accordi sottoscritti in sede aziendale, nazionale e ministeriale relativi allo stato di crisi ancora in corso'', afferma il Cdr. Una sospensione poi della pubblicazione di nove testate con un'ipotesi di ricorso alla cigs a zero ore dei giornalisti che vi lavorano sarebbe ''inaccettabile, irricevibile e immorale, anche alla luce dell'entita' degli emolumenti incassati dall'amministratore delegato e dal consiglio div amministrazione'', affermano i rappresentanti dei giornalisti aprendo pero' con alcune condizioni al tavolo di confronto proposto dall'azienda. (ANSA 7 MAGGIO 2013).

 CORI. DE BORTOLI: UN MOMENTO COMPLICATO

Protesta dei giornalisti della Rcs Periodici davanti al teatro Elfo Puccini a Milano, dopo l'annuncio della data ultima, il 30 giugno, in cui le dieci testate messe in vendita dal gruppo saranno chiuse se non verranno trovati compratori singoli, saltata l'ipotesi di cessione in blocco. Al teatro si riuniscono in convention i vertici, dirigenti, direttori e prime linee Rcs per una presentazione del piano. Il centinaio di giornalisti Rcs sul posto, che sono riuniti qui in un'assemblea convocata d'urgenza dal Cdr, accolgono quanti arrivano con applausi e grida ironiche.Sul posto è arrivato anche il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli.
Come vede la situazione, è un momento complicato? Gli è stato chiesto: ''È un momento complicato'', ha solo risposto. Il presidente Angelo Provasoli e l'ex numero uno Piergaetano Marchetti - ora presidente della Fondazione Corriere della Sera - sono entrati nella sala senza rilasciare dichiarazioni.   (MILANO, 6 MAGGIO - ANSA)

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