CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Editoria 16 Mag 2013

Giovanni Rossi: il fumo (elettronico) vale più dell’editoria? L’Italia è il Paese europeo che investe meno nei media

“Niente tassa sulle sigarette elettroniche, ma tagli per altri 17 milioni e mezzo circa di euro ai fondi per l’editoria. L’Italia è il Paese europeo che investe meno nell’editoria (molto meno della vicina Francia) ed è, evidentemente, ben deciso a mantenere questo record negativo. La Camera dei deputati ha approvato senza alcun voto contrario il provvedimento che prevede i tagli all’editoria per il 2015. Un settore industriale rilevante riceve così un segnale di ulteriore depressione.

“Niente tassa sulle sigarette elettroniche, ma tagli per altri 17 milioni e mezzo circa di euro ai fondi per l’editoria. L’Italia è il Paese europeo che investe meno nell’editoria (molto meno della vicina Francia) ed è, evidentemente, ben deciso a mantenere questo record negativo. La Camera dei deputati ha approvato senza alcun voto contrario il provvedimento che prevede i tagli all’editoria per il 2015. Un settore industriale rilevante riceve così un segnale di ulteriore depressione.

Il comparto editoriale è in crisi, centinaia di lavoratori – non solo giornalisti - hanno perso il lavoro, tanti altri rischiano di perderlo. I costi sociali in termini di cassintegrazione, disoccupazione, contratti di solidarietà e prepensionamenti si fanno sempre più pesanti. Anziché progettare piani di rilancio ed investimenti mirati – per il rinnovamento tecnologico e per la formazione degli operatori, ad esempio – si è capaci solo di progettare (ed attuare) nuovi tagli. A quali lobby si deve rispondere? A quale demagogia si vuole dare soddisfazione?
L’editoria è parte importante dell’industria culturale del nostro Paese: l’obiettivo dell’intervento pubblico deve essere quello di promuoverne lo sviluppo, non di deprimerla in continuazione con gravi conseguenze anche sociali”. Roma, 15 maggio 2013

DEBITI P.A.: DA PATTO VERTICALE ALL'EDITORIA, LE MODIFICHE

Il decreto per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione alle imprese fornitrici passa al Senato dopo il via libera della Camera con 450 sì, 107 astenuti e nessun voto contrario. Il provvedimento mette in circolo 40 miliardi di euro al fine di dare stimolo alla crescita. L'esame in commissione ha dovuto sciogliere una serie di nodi del decreto: la compensazione debiti/crediti per le imprese, il patto di stabilità interno verticale, il ruolo della Cassa depositi e prestiti e quindi l'avvio della 'fase 2' del pagamento dei debiti da parte di enti e Regioni.
Ad animare il dibattito nelle sue ultime battute, invece, sono state le coperture al patto di stabilità verticale. Governo e relatori avevano individuato le risorse nella tassazione delle sigarette elettroniche, con l'adeguamento delle accise a quelle sulle classiche sigarette con tabacco. Le reazioni alla notizia diffusa dell'arrivo di tasse sulla e.cig, ha portato quindi a sostituire tale copertura con una serie di tagli all'editoria, ad alcuni misteri, all'8 per mille e alla cooperazione per lo sviluppo. Proprio la riduzione per questo ultimo capitolo ha suscitato poi proteste in ambito parlamentare e non solo, da qui la decisione di eliminare i tagli alla cooperazione con quelli ai servizi all'estero per le ambasciate. In Commissione è stato inoltre messo a punto un ordine del giorno che impegna il Governo a rivedere le coperture al decreto e conseguentemente i tagli previsti nella prossima Legge di stabilità.

Queste le principali modifiche apportate dalla commissione Bilancio: 

- PATTO DI STABILITÀ VERTICALE. Il patto di stabilità interno verticale renderà possibile la redistribuzione di spazi finanziari fra Regioni, Province e Comuni all'interno dello stesso territorio. 

    - AMPLIAMENTO DEL PERIMETRO DEL DECRETO. Ampliato il periodo effettivo previsto dal decreto per debiti di parte capitale che dovranno essere "maturati nel 2012 anche se ancora non accertati nel 2013", vale a dire quelli esigibili al 31 dicembre 2012 e quelli sui quali sia stata già emessa fattura.

    - STOP CONGELAMENTO ENTRATE PROPRIE DEI COMUNI. Stop al congelamento delle entrate proprie per i Comuni previste invece dal testo del decreto.

    - AMPLIATA PLATEA COMPENSAZIONI DEBITI/CREDITI. I debiti tributari interessati saranno quelli iscritti a ruolo fino al 31 dicembre e non sino al 30 aprile, come prevedeva il testo originale.

    - COMPENSAZIONI PIU' SEMPLICI. Le certificazioni dei debiti saranno comprensive di datazione del pagamento, elemento fondamentale per l'Agenzia delle entrate ai fini delle compensazioni, che comprenderanno anche i debiti con l'Inps.

    - 'FASE 2' DA PROSSIMO SETTEMBRE. Sarà la prossima Legge finanziaria a determinare le modalità della 'fase 2'  per completare il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Le operazioni prenderanno il via il prossimo settembre e non dovrebbero comprendere solamente l'emissione di nuovi titoli per trovare risorse pari a 10-20 miliardi di euro oltre ai 40 già individuati. Previsto il coinvolgimento di tutti gli operatori finanziari, compresa la Cassa depositi e prestiti.

- STOP CONGELAMENTO ENTRATE PROPRIE. Stop al congelamento delle entrate proprie per i Comuni previste invece dal testo del decreto

- PRIORITÀ AI PAGAMENTI DEI LORO DEBITI PER LE SOCIETÀ IN HOUSE. Le società in house dovranno usare i pagamenti ricevuti dagli enti locali prioritariamente per pagare a loro volta i loro debiti.

    - COMUNICAZIONI AI CREDITORI ENTRO IL 30 GIUGNO. Le comunicazioni telematiche ai creditori da parte della pubblica amministrazione sull'importo e la data del pagamento devono essere inviate entro il 30 giugno prossimo e dovranno avvenire attraverso posta elettronica certificata.

    - NESSUN TAGLIO SCUOLA, RICERCA ED EXPO 2015. La spesa per scuola, ricerca e per l'Expo 2015 sarà esclusa dai tagli previsti a copertura del provvedimento.

    - STOP TASSA SULLE SIGARETTE ELETTRONICHE E TAGLI COOPERAZIONE. Stop alla equiparazione delle accise sulle e-cig con quelle sulle sigarette di tabacco e ai tagli alla cooperazione per lo sviluppo. Le norme erano state previste a copertura del patto di stabilità verticale.

    - TAGLI A MINISTERI, EDITORIA E 8 PER MILLE. A copertura del patto di stabilità verticale sono previsti tagli nel 2014 e 2015 ai fondi dei ministeri dell'Economia, del Lavoro e degli Affari esteri e al fondo per gli interventi strutturali di politica economica; nel 2015 tagli all'editoria per oltre 17 milioni e l'utilizzo di parte della quota dello Stato dell'8 per mille. (ROMA, 15 MAGGIO - AGI) 

 

EDITORIA: LEGNINI,FONDI SARANNO RIPRISTINATI CON LEGGE STABILITÀ

I fondi per l'editoria per i quali è previsto il taglio nell'ambito di quanto fissato dal decreto per i pagamenti dei debiti della P.A. saranno ripristinati con la legge di stabilità. Lo ha ribadito il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Giovanni Legnini, a margine della conferenza stampa di presentazione della nuova convenzione tra Rai, la stessa presidenza del Consiglio e la Provincia autonoma di Bolzano. Legnini, nel ricordare che i tagli sono stati decisi dal ministero dell'Economia per trovare copertura per far fronte al cosiddetto 'patto verticale' che riguarda il sistema degli enti locali, ha precisato che è stato dato l'assenso a un ordine del giorno che impegna il governo a ripristinare questi fondi. (ROMA, 16 MAGGIO - AGI)

EDITORIA: LEGNINI, PRIORITÀ OCCUPAZIONE E INNOVAZIONE COMPARTO =

Porre i temi dell'occupazione e dell'innovazione del comparto al centro della strategia nell'affrontare i problemi dell'editoria. È quanto auspica di riuscire a fare il nuovo sottosegretario con delega all'editoria, Giovanni Legnini, che - come ha detto a margine della conferenza stampa di presentazione della nuova convenzione tra Rai, presidenza del Consiglio e Provincia autonoma di Bolzano - si appresta a definire con celerità "linee programmatiche" capaci di affrontare il problema "strutturale" che coinvolge il settore.
Il sottosegretario assicura che "il confronto sarà massimo, sto già avendo incontri con i soggetti coinvolti". Legnini ritiene però giusto in questa fase riferire i suoi orientamenti programmatici "prima alle commissioni parlamentari, acquisire il contributo del Parlamento, e poi rendere noto il mio intendimento". (ROMA, 16 MAGGIO - AGI)

 

RIFORMULATO IL DECRETO SUI PAGAMENTI DEI DEBITI DELLA P.A. ALLE IMPRESE

SALTA LA TASSA SULLE SIGARETTE ELETTRONICHE MA SCURE SULL'EDITORIA
SIDDI: SÌ A UN DISEGNO RIFORMATORE, NO A TAGLI A CASACCIO

BOCCIA, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE BILANCIO: FONDI PRESTO RIPRISTINATI


Stop alla tassa sulle sigarette elettroniche, arrivano i tagli all'editoria. E' quanto prevede la riformulazione dell'emendamento dei relatori al decreto per i pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione che, a copertura del patto di stabilità verticale, prevedeva l'adeguamento delle tasse sulle sigarette elettroniche a quelle per le sigarette con tabacco. Tra le coperture alternative individuate e approvate nuovi tagli all'editoria e all'8 per mille.
Stop alla tassa sulle sigarette elettroniche, arrivano i tagli all'editoria. E' quanto prevede la riformulazione dell'emendamento dei relatori al decreto per i pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione che, a copertura del patto di stabilità verticale, prevedeva l'adeguamento delle tasse sulle sigarette elettroniche a quelle per le sigarette con tabacco. Tra le coperture alternative individuate e approvate nuovi tagli all'editoria e all'8 per mille.
L'emendamento riformulato prevede l'arrivo del patto di stabilità interno verticale, secondo il quale sarà possibile la redistribuzione di spazi finanziari fra Regioni, Province e Comuni all'interno dello stesso territorio. A copertura di tale norma, per sostituire l'accisa sulle sigarette elettroniche saranno reperiti oltre 17 milioni nel 2015 di nuovi tagli all'editoria, 15 milioni al fondo calo tasse, 20 dai fondi per la cooperazione per i Paesi in via di sviluppo, oltre ad altro denaro frutto di tagli e riduzioni per alcuni ministeri. (ROMA, 13 MAGGIO - AGI)

DEBITI PA: FONDO EDITORIA; SIDDI, SBAGLIATI TAGLI A CASACCIO

I tagli a casaccio sono sbagliati. Mentre per l'editoria serve un disegno riformatore che anzi, richiede risorse. E' quanto afferma il segretario della Fnsi, Franco Siddi che 'boccia' la scelta di coprire un emendamento del decreto sui debiti Pa, riducendo le risorse a sostegno dell'editoria. ''E' una scelta sbagliata - afferma Siddi – La fretta fa fare gattini ciechi e questo senza voler mancare di riguardo a nessuno, e nemmeno al Parlamento, perché comprendiamo l'esigenza per trovare risorse per le autonomie locali e lo sviluppo. Ma se si tolgono risorse a settori che incidono non solo sul fronte del lavoro ma anche su quello dei valori, come per i tagli all'editoria e ai paesi in via si viluppo, non possiamo che giudicare le scelte come sbagliate''.
Per Siddi ''nell'editoria è necessario intervenire con una disegno riformatore che non può partire da tagli a casaccio, ma ha bisogno invece di risorse e destinazioni e qualificazioni ragguardevoli. Non bisogna invece dare spazio ad esigenze di propaganda che in alcuni casi arrivano da scorie dell'ultima campagna elettorale''. (ROMA, 13 MAGGIO - ANSA)

DEBITI PA:BOCCIA,A EDITORIA FONDI IN LEGGE STABILITÀ
I TAGLI DECISI OGGI SARANNO RIPRISTINATI

''Tutti i tagli fatti in emergenza sul 2015, all'interno del dl Pa, sono previsti solo in una logica di equilibrio dei conti e saranno ripristinati con la prossima legge di stabilità''. Lo afferma il presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia in relazione all'emendamento approvato oggi nel decreto sui debiti Pa.
''Questo - afferma il presidente della Commissione Bilancio - è quanto si è impegnato a fare il governo su richiesta della commissione Bilancio. Sono pertanto prive di fondamento le polemiche sui tagli all'editoria e alla cooperazione allo sviluppo, per i quali sono previsti solo dei momentanei spostamenti di poste di bilancio''.   (ROMA, 13 MAGGIO - ANSA)

NO TASSA E-CIG, MA TAGLI A EDITORIA E FONDO CALO TASSE
BOCCIA ,SARANNO RIPRISTINATI; DEBITI P.A, COMPENSAZIONI PIU' AMPIE

Niente nuove tasse sul fumo elettronico. Tagli invece ai fondi per l'editoria e per i paesi in via di sviluppo. Ma anche 'prelievi' dal fondo istituito nel 2004 per ridurre le tasse con la lotta all'evasione.
La commissione Bilancio della Camera ha approvato il decreto sui debiti della Pa che domani sarà in aula a Montecitorio, introducendo nuovi tagli che, ha assicurato il presidente Francesco Boccia, saranno cancellati con la Legge di Stabilità. Ma, soprattutto, ha introdotto novità di grande importanza, come un ampliamento alla possibilità di compensazione tra crediti commerciali e debiti fiscali. Ha poi imposto al governo di indicare nel prossimo aggiornamento del Def, che arriverà a settembre, le modalità per proseguire la ''fase due'' del rimborso dei crediti.
La maggioranza, che attraverso i relatori aveva presentato un emendamento che dava maggiore spazio di manovra agli enti locali nel rimborso dei crediti, ha però fatto retromarcia sull'introduzione di una tassa sulle sigarette elettroniche.
''Tassare le sigarette elettroniche (e-cig) senza prima aver proceduto a una verifica circa la quantità di nicotina e sugli usi terapeutici è una sciocchezza'', aveva detto il presidente della commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia.
L'esigenza di finanziare la norma ha fatto però cercare un'altra copertura. A farne le spese è stato introdotto un  mini taglio al fondo Ispe (per gli interventi strutturali di politica economica) da 15 milioni tra 2014 e 2015. È il fondo nato nella finanziaria del 2005 per restituire sotto forma di calo tasse i maggiori proventi della lotta all'evasione. Tra i tagli sono poi state alleggerite alcune somme appostate presso il Tesoro per i ministeri del Welfare (5,5 milioni) e degli
Affari Esteri (19,8 milioni). Dal 2015, inoltre, la scure scatta anche sui fondi per l'Editoria (17,35 milioni), con una riduzione del 12% sui 144 milioni previsti, e sugli aiuti in favore dei Paesi in via di Sviluppo (20 milioni), con una cesoiata di quasi il 18%. Il presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia assicura comunque che ''tutti i tagli fatti in emergenza sul 2015, all'interno del dl Pa, sono previsti solo in una logica di equilibrio dei conti e saranno ripristinati con la prossima legge di stabilità''.
Il cambio di copertura sembra paradossale perché, mentre tuona il sindacato dei giornalisti, i produttori di fumo elettronico sembrano aprire, seppure timidamente, all'ipotesi di una maggiore tassazione. ''Con rispetto che si deve al parlamento che ricerca risorse per le autonomie locali - dice il segretario generale del sindacato dei giornalisti, Franco Siddi - i tagli a casaccio sono sbagliati. Nell'editoria è necessario un intervento riformatore, che anzi richiede risorse e qualificazioni ragguardevoli''. Teme il ritorno dell'accisa ma di dice disponibile ''ad una tassazione bilanciate e proporzionata'' il presidente dell'Associazione nazionale del fumo elettronico (Anafe), Massimiliano Mancini che pure ricorda che il settore già paga Iva e dazi. Anche Filippo Riccio, amministratore delegato di Smoke, una delle società del settore, sembra rassegnato: ''una nuova tassa non può farmi felice, ma se serve a regolamentare un settore...''.
Sul decreto per la restituzione dei Debiti Pa, comunque, arrivano importanti novità. Si amplia il meccanismo di compensazione per le imprese, consentendo di utilizzare anche i debiti fino al dicembre 2012 (prima era fino ad aprile 2012).
Per la ''fase 2'' del rimborso, poi, si parte da settembre. Un bilancio sarà fatto con la nota di aggiornamento del Def, che conterrà non solo le nuove previsioni macro economiche ma anche indicazioni su come intervenire per restituire gli ulteriori debiti delle amministrazioni pubbliche. Per questo ulteriore step, inoltre, vengono previste ''adeguate operazioni finanziarie''. Il che vuol dire, spiega uno dei relatori al dl sui debiti della P.a. Marco Causi (Pd), che potranno essere interessati ''tutti gli operatori finanziari, compresa Cassa depositi e prestiti''. (di Corrado Chiominto)   (ROMA, 13 MAGGIO - ANSA)

DEBITI PA: LEGNINI,FARÒ IN MODO RIPRISTINARE FONDI EDITORIA
GIÀ OGGI FORMALIZZARE IMPEGNO IN AULA

''Cercherò di fare in modo che si formalizzi l'impegno del governo in Aula oggi affinché i fondi oggetto di riduzione vengano ripristinati al più tardi con la legge di stabilità. Se così sarà si potrà dire che il rischio è scongiurato e paradossalmente l'intervento di amputazione di questo fondo potrebbe preludere ad un suo consolidamento''. Lo dice a Radio Radicale Giovanni Legnini, sottosegretario con delega all'editoria, a proposito del taglio ai fondi per l'editoria e la cooperazione.
''Il governo, il ministero dell'economia, la ragioneria - dice Legnini -  sono stati costretti ad operare un intervento con coperture reperite all'ultimo momento per far fronte ad un impegno assunto con le autonomie locali per ampliare lo spazio del cosiddetto patto verticale, cioè dare più spazio finanziario al sistema degli enti locali. Naturalmente quando si reperiscono coperture all'ultimo momento si rischia sempre di fare tagli non meditati e che non sono frutto di scelte politiche non ragionate. Ciò è accaduto a mio modo di vedere con questo intervento sull'editoria e anche su altri fondi come la cooperazione allo sviluppo, l'otto per mille, fondi sensibili che vanno assolutamente ripristinati''. (ROMA, 14 MAGGIO - ANSA).

@fnsisocial

Articoli correlati