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Editoria 23 Gen 2007

Giovanni Rossi (Fnsi): "Investimenti meno vivaci ma più solidi. Bene le nuove iniziative ma manca il confronto con il sindacato" Cipriani (E-Polis): "Discussione di bassa lega: la lettera di Grauso al sindacato non ha avuto alcuna risposta"

Per il mercato del lavoro della stampa ci vogliono "investimenti meno vivaci, ma piu' solidi". E' quanto dichiarato da Giovanni Rossi, Segretario generale aggiunto della Federazione della stampa, il sindacato dei giornalisti, oggi a Bologna durante la conferenza stampa di presentazione dei dati della ricerca "Radiografia dei sistemi di informazione in Emilia-Romagna"

Per il mercato del lavoro della stampa ci vogliono "investimenti meno vivaci, ma piu' solidi". E' quanto dichiarato da Giovanni Rossi, Segretario generale aggiunto della Federazione della stampa, il sindacato dei giornalisti, oggi a Bologna durante la conferenza stampa di presentazione dei dati della ricerca "Radiografia dei sistemi di informazione in Emilia-Romagna"

Rossi parla del rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti, "situazione che dal 2005 non ha ancora trovato soluzione", facendo riferimento ai rappresentanti degli editori che "continuano a definire grave la situazione" anche se poi "ogni giorno vediamo crescere fatturati, pubblicita', iniziative editoriali". Aggiunge poi che, "c'e' chi si giustifica dicendo che le belle notizie" sui fatturati, pubblicita' e investimenti, "vengono date solo per rassicurare gli azionisti". Rossi continua dicendo poi che "le iniziative editoriali vanno premiate", ma non approva chi, per espandersi, "utilizza in modo spregiudicato forme di lavoro non previste dal contratto nazionale". Si sofferma soprattutto sulla figura dei collaboratori, per cui il sindacato chiede agli editori "trattamenti adeguati e civili" e aggiunge "sono sottopagati per il lavoro che fanno, e arrivano a prendere anche 2,50 euro ad articolo piu' foto". Rossi porta come esempio il quotidiano "E-Polis: il Bologna", neonato sotto le Due Torri e descritto come "modello diverso di 'free press', ben fatto, con inchieste e non solo pubblicita' e piccoli lanci d'agenzia". Non e' quindi sui giornalisti che da' un parere negativo Rossi, ma sull'editore, "che non ha mai voluto confrontarsi col sindacato sulle forme di lavoro che ha messo in atto" anche a Bologna dove "non c'e' una redazione, e i colleghi comunicano direttamente con la redazione centrale in Sardegna". Per il segretario generale aggiunto dell'Fnsi, quindi, le espansioni editoriali con le caratteristiche di E-Polis "non danno sicurezza", perche' "non creano lavoro solido". Rossi riporta poi un altro esempio. Si tratta della rivista di economia, arte e cultura della Confindustria di Modena: "M-Modena Mondo". La rivista, che prima era un mensile, uscira' nei prossimi giorni nelle edicole come settimanale. Sara' quindi acquistabile dai lettori, "ma non mi risulta che ci sia un solo contratto di natura giornalistica in tutta la redazione". (Dire) "Non scendo in una discussione di bassa lega su quanto vengono da noi pagati i collaboratori, e quanto negli altri quotidiani, e su che cosa voglia dire il precariato, talvolta decennale, nei gruppi editoriali piu' celebrati e che 'danno piu' sicurezza' (non certo ai precari)". Cosi' il direttore dei quotidiani E-Polis (in Emilia-Romagna da dicembre scorso esce "Il Bologna"), Antonio Cipriani inizia la sua replica al segretario aggiunto della Federazione della Stampa Giovanni Rossi che oggi, intervenendo a un convegno a Bologna, ha chiesto investimenti "meno vivaci ma piu' solidi" alle aziende editoriali criticando il gruppo di Niki Grauso per il ricorso al telelavoro e per il fatto di non aver "mai voluto confrontarsi col sindacato sulle forme di lavoro che ha messo in atto". Cipriani si chiama fuori dalla denuncia fatta in generale da Rossi sui collaboratori che tra l'altro percepiscono due euro e mezzo ad articolo. "Solo le foto" ad E-polis "vengono pagate dieci volte quella cifra...". Poi si concentra sulla presunta assenza di relazioni sindacali denunciata dal leader Fnsi a carico di Niki Grauso. "Errore, perche' l'editore di E Polis ha chiesto ufficialmente, con una missiva inviata alla Fnsi e alle associazioni sindacali regionali, un incontro per avviare un tavolo di discussione e trattativa. Nessuna risposta e' giunta. Sara' il caso che Rossi si informi, visto che rappresenta sindacalmente chi informa". "Ultimo tema, quasi un dettaglio satirico- conclude il direttore di E-polis- il telelavoro tanto temuto: ora che lo fanno anche gli statali sara' bene che il sindacato arcaico dei giornalisti organizzi, oltre alla radiografia sui sistemi di informazione, un corso di aggiornamento sulle trasformazioni nel mondo, da quelle politico-sociali a quelle tecnologiche negli ultimi venti anni. Non sarebbe male sapere di che cosa si parla quando si parla". (Dire)

@fnsisocial

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