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Componenti Fnsi 09 Gen 2008

"Giornalisti Uniti": "Dopo il computer agli esami, il Parlamento deve avviare la riforma dell'Ordine e non leggi Bavaglio"

"Con l’introduzione del computer per gli esami, mandando in soffitta la macchina da scrivere, finalmente la politica batte un colpo per un’ attenzione neutra, benché di carattere tecnico essenziale, verso una concezione della professione giornalistica adeguata ai tempi. Ma ora è d’obbligo che la politica non spenga le luci e colga l’occasione di aver dato uno sguardo alle anticaglie della legge sull’ordine professionale, allo scopo di affrontare con coerenza costituzionale una riforma profonda dei suoi meccanismi"

"Con l’introduzione del computer per gli esami, mandando in soffitta la macchina da scrivere, finalmente la politica batte un colpo per un’ attenzione neutra, benché di carattere tecnico essenziale, verso una concezione della professione giornalistica adeguata ai tempi. Ma ora è d’obbligo che la politica non spenga le luci e colga l’occasione di aver dato uno sguardo alle anticaglie della legge sull’ordine professionale, allo scopo di affrontare con coerenza costituzionale una riforma profonda dei suoi meccanismi"

"Un compito di valore, ben diverso da certe leggi bavaglio inaccettabili in discussione. Sarebbe una bella sfida di modernità e riformismo a cui non si potrebbe sottrarre nessuno. Consiglio Nazionale veramente rappresentativo e non destinato a crescere ipertroficamente, formazione e accesso, Giurì a tutela dei diritti delle persone, sono temi di riforma inevitabili, fermo restando l’unico punto della legge del 1963, l’art. 2, veramente intangibile. E cioè: “E' diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d'informazione e di critica, limitata dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte, e riparati gli eventuali errori. Giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e i lettori.” Sandro Devecchi, Carlo Muscatello, Pino Nardi, Luigi Ronsisvalle "Giornalisti Uniti, componente di maggioranza della Fnsi"

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