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Internazionale 28 Mar 2008

Giornalisti spagnoli in Marocco denunciano intimidazioni

27 marzo - I corrispondenti spagnoli in Marocco denunciano ''le persecuzioni'' che sono costretti a subire da parte delle autorità di Rabat e lanciano ''un ultimo grido disperato davanti a una situazione ritenuta insostenibile'', in un comunicato reso pubblico oggi e riferito dalle edizioni online dei quotidiani di Madrid.

27 marzo - I corrispondenti spagnoli in Marocco denunciano ''le persecuzioni'' che sono costretti a subire da parte delle autorità di Rabat e lanciano ''un ultimo grido disperato davanti a una situazione ritenuta insostenibile'', in un comunicato reso pubblico oggi e riferito dalle edizioni online dei quotidiani di Madrid.

I 12 corrispondenti spagnoli informano che, dopo tre mesi di ''inutili trattative con le autorità spagnole, con l'ambasciatore Luis Plana e con il ministro delle Comunicazioni marocchino'' hanno deciso di rendere pubblica la loro protesta. ''Siamo tutti minacciati dall'arbitrarietà del governo locale e ci sentiamo assolutamente privi di protezione'' E’ detto nella nota firmata da sette giornalisti televisivi, tre radiofonici, uno della stampa scritta e uno di agenzia. Gli operatori dell'informazione denunciano in particolare ''le pressioni esercitate dall'esecutivo marocchino in tutto ciò che riguarda la copertura del conflitto del Sahara occidentale''. I giornalisti segnalano fra l'altro che, dopo aver partecipato alla realizzazione di un reportage sul Sahara occidentale, la corrispondente della catalana TV-3, agli inizi di gennaio ha subito un furto in casa. I misteriosi ladri, è detto nel comunicato, portarono via computers e informazione scritta, ma non denaro né‚ oggetti di valore. Dopo la pubblicazione della nota, un portavoce del ministero degli esteri spagnolo ha assicurato che la questione 'è seguita molto da vicino'' e che il segretario di Stato Bernardino Leon ''assumerà iniziative'' per ''trovare una soluzione soddisfacente''. (ANSA)

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