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Editoria 18 Giu 2015

Giornalisti, Pietro Grasso:“Ruolo sempre più rilevante, solo il pluralismo informativo garantisce la democrazia”

“La professione del giornalista svolge un ruolo sempre più rilevante e complesso all'interno della nostra società, soprattutto ora che di informazione siamo letteralmente sommersi, perché quantità e rapidità delle informazioni non garantiscono in nessun modo la loro qualità”. Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo al convegno ‘I mezzi di informazione a sostegno della legalità. La stampa a garanzia di trasparenza, legalità, contrasto alla corruzione’, organizzato dalla Federazione italiana editori giornali e dalla Federazione concessionarie pubblicità.

“La professione del giornalista svolge un ruolo sempre più rilevante e complesso all'interno della nostra società, soprattutto ora che di informazione siamo letteralmente sommersi, perché quantità e rapidità delle informazioni non garantiscono in nessun modo la loro qualità”. Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo al convegno ‘I mezzi di informazione a sostegno della legalità. La stampa a garanzia di trasparenza, legalità, contrasto alla corruzione’, organizzato dalla Federazione italiana editori giornali e dalla Federazione concessionarie pubblicità.

“Per questo - aggiunge Grasso - oggi è necessario insegnare a tutti i lettori, non solo ai più giovani l'importanza del saper distinguere tra le diverse fonti informative: guardando al sistema dell'informazione di un Paese, e in primis al suo effettivo pluralismo, possiamo farci un'idea del suo tasso di democrazia. Poter accedere a fonti d'informazione numerose e diverse tra loro è una precondizione affinché i cittadini possano esercitare con consapevolezza il diritto alla partecipazione della gestione della cosa pubblica”.
“Anche la stampa è un potere, e come ogni potere ha diritti, doveri, limiti e responsabilità”, ha poi commentato il presidente del Senato citando una frase di Joseph Pulitzer: “Un'opinione pubblica bene informata è la nostra corte suprema. Perché ad essa ci si può sempre appellare contro le pubbliche ingiustizie, la corruzione, l'indifferenza popolare o gli errori del governo; una stampa onesta è lo strumento efficace di un simile appello”.
“Il ruolo dei giornali” nello scoprire e denunciare la corruzione “è fondamentale: spesso sono i cronisti a scoprire le irregolarità nei bandi o il taglio 'sartoriale' di alcuni di essi, sono le inchieste giornalistiche ad accendere i riflettori su alcuni scandali e a diventare la base per le successive indagini della magistratura”, ha affermato ancora il presidente Grasso.
“Andando oltre - ha proseguito la seconda carica dello Stato - si può trovare un ruolo ancora più importante: ci sono comportamenti che non si configurano come reato, ma che sono moralmente ed eticamente molto discutibili: in questi casi è solo grazie alla stampa che tali azioni possono emergere ed essere messe alla valutazione dei lettori e quindi dei cittadini. Aiutare a costruire una coscienza collettiva attenta, severa ed equilibrata, è un compito delicato e importante”.
Grasso ha quindi ricordato che "tanti giornalisti in Italia, decisamente troppi, sono stati minacciati o in modo subdolo attraverso cause e querele temerarie o più direttamente in modo violento”.

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