«La redazione del Giornale di Sicilia ha proclamato per oggi un giorno di sciopero. E’ stata la conseguenza inevitabile di un nuovo piano dell’azienda che chiede nuove riduzioni di stipendio e ulteriori tagli alla produzione del quotidiano». È quanto si legge in una nota diffusa dal Cdr del Giornale di Sicilia.
«L’editore - prosegue il comunicato - torna a usare l’accetta nonostante nei venti mesi appena trascorsi la redazione, con senso di responsabilità, abbia accolto pesanti sforbiciate di retribuzione e di organico (13 giornalisti in meno) per consentire di ammortizzare gli effetti della crisi. Ma l'azienda in queste settimane ha ricominciato a chiedere nuovi sacrifici, impossibili da sostenere perché impoverirebbero clamorosamente il giornale e imporrebbero riduzioni di stipendio enormi proprio nel momento in cui l’inflazione sta erodendo la ricchezza delle famiglie».
La rappresentanza sindacale contesta le motivazioni addotte dall’editore: «La giustificazione di tenere in equilibrio i conti di gestione non regge quando si ha di fronte una redazione già decimata. Né l’impresa può pensare di rimettere a posto i conti azzannando gli stipendi del personale, piuttosto trovi forme diversificate di investimento che agiscano sul lato dei ricavi per mantenere in vita una storia che dura da 163 anni».
Il comunicato del Cdr si chiude con l’annuncio della mobilitazione e con un auspicio: «La redazione ha affidato al sindacato dieci giorni di sciopero. Speriamo che la parte datoriale faccia un passo indietro e ragioni sullo sviluppo del giornale e non più di tagli».
PER APPROFONDIRE
La redazione del Giornale di Sicilia aveva anticipato e spiegato la decisione di affidare dieci giorni di sciopero al Cdr attraverso un comunicato apparso il 18 gennaio 2023 sul sito web del quotidiano, che riproponiamo di seguito:
«Ci risiamo. L'azienda torna a battere cassa sulla pelle delle nostre famiglie. Nei venti mesi appena trascorsi la redazione del Giornale di Sicilia, con senso di responsabilità, ha accolto pesanti tagli di retribuzione e di organico (13 giornalisti in meno) per consentire di ammortizzare gli effetti della crisi. Ma l'azienda in queste settimane ha ricominciato a chiedere nuovi sacrifici, impossibili da sostenere perché impoverirebbero clamorosamente il giornale e imporrebbero riduzioni di stipendio enormi. E pensare che noi dopo anni di tagli inesorabili ci saremmo finalmente aspettati un piano di rilancio, una qualche forma di investimento per potenziare la presenza sul territorio e magari incrementare le vendite sia cartacee che digitali.
Non si è avuto nemmeno il senso dell'opportunità e il tatto di evitare di entrare a piedi uniti contro la redazione nelle giornate in cui stiamo facendo il massimo dello sforzo per coprire avvenimenti di portata storica come la morte di Biagio Conte e l'arresto del superboss, Matteo Messina Denaro. I lettori sappiano che ogni giorno il quotidiano va in edicola per il grande impegno e senso di responsabilità di uno sparuto numero di redattori e dei collaboratori che svolgono un lavoro insostituibile: un vero miracolo. Ebbene, la direzione e l'editore hanno presentato un piano che vorrebbe ridurre ancora la presenza dei giornalisti in organico e addirittura eliminare l'edizione del lunedì, privando sostanzialmente i lettori di un appuntamento che dura da decenni e rappresenta un punto di riferimento soprattutto per gli appassionati delle cronache sportive. Diciamo le cose come stanno: un progetto irresponsabile, contro il quale questa redazione lotterà con tutte le sue forze a tutela di un giornale che è patrimonio dei lettori da 163 anni. Per questo anche mettere sul mercato la testata a questo punto diventa un'opzione che l'editore deve mettere sul piatto. Noi abbiamo iniziato una serie di iniziative di lotta corroborati dall'assemblea di redazione che ha affidato al sindacato 10 giorni di sciopero. Speriamo che la parte datoriale faccia un passo indietro e ragioni sullo sviluppo del giornale e non più di tagli».
Il Comitato di redazione
Sciopero del giornale di Sicilia, il sindacato al fianco dei colleghi
Al fianco dei giornalisti del Giornale di Sicilia si schierano l’Assostampa Siciliana e la Fnsi. «L’Associazione Siciliana della Stampa e la sua Sezione di Palermo sono solidali con i giornalisti del “Giornale di Sicilia” che scioperano oggi per protestare contro il piano dell’Editore che prevede la soppressione dell’edizione del lunedì», si legge in una nota pubblicata sul sito web dell’Assostampa. «La crisi della carta stampata - prosegue il sindacato regionale - è sotto gli occhi di tutti. Ma il processo di riduzione dell’offerta non può essere l’unica risposta. L’abbattimento dei costi del personale giornalistico rischia di innescare una spirale che impoverisce la Sicilia dell’informazione. Auspichiamo che editore e Comitato di redazione trovino una mediazione opportuna per salvare l’equilibrio economico dell’azienda che non si può pensare di raggiungere riducendo pesantemente le retribuzioni».