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Unione Europea 03 Gen 2006

Germania, falsa notizia di Ap apre un dibattito sulla tortura

L’onore delle grandi agenzie di stampa è stato messo a dura prova da un incidente occorso domenica scorsa alla redazione dell’Associated Press.

L’onore delle grandi agenzie di stampa è stato messo a dura prova da un incidente occorso domenica scorsa alla redazione dell’Associated Press.

L’Ap ha infatti messo in rete una dichiarazione di Claus Grötz, presidente dell’Associazione Giuristi Tedeschi (Bund Deutscher Juristen), favorevole all’utilizzo della tortura per giungere alla liberazione di ostaggi ancora nelle mani dei sequestratori. Ripresa dall’edizione on line di alcuni giornali, come lo Spiegel, la dichiarazione ha suscitato ovvie polemiche in un Paese turbato dai recenti sequestri di connazionali in Iraq e nello Yemen. La coordinatrice dei Verdi, Staffi Lemke, ha chiesto le dimissioni di Grötz, qualificato dall’Ap come magistrato della Corte di Cassazione. Il dibattito ha avuto però vita breve. Dopo 24 ore si è infatti scoperto che il Bund Deutscher Juristen non esiste, o meglio, che esiste solo il suo sito internet, registrato il 28 dicembre in Arizona. Nessuna traccia, negli organici del Bundesgerichtshof, del magistrato Claus Grötz. Uno scherzo (non proprio innocente), dunque. Uno scherzo capace peraltro di movimentare il capodanno dei politici e dei numerosi maitres à penser consultati dai giornali. L’Ap, a cui la nota dei “giuristi” era giunta via e-mail, si è scusata e il suo direttore Peter Gehrig ha dichiarato che l’accaduto indurrà l’agenzia a perfezionare i controlli sull’attendibilità delle notizie. Germania, falsa notizia di Ap apre dibattito sulla tortura. (Astro9colonne)

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