«Tutti i giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno sono costretti alla inattività dallo scorso 1° agosto e collocati in cassa integrazione a zero ore insieme ai poligrafici: 134 lavoratori che vivono, ormai dal settembre 2018, una tormentata e sofferta gestione aziendale affidata ai Tribunali e i cui esiti appaiono ancora vaghi. Si tratta di giornalisti che credono fermamente nei valori della Costituzione, che osservano con dedizione e rispetto i principi deontologici della professione e che hanno a cuore il bene principale della loro attività, la tutela dell'informazione a beneficio dei lettori». È quanto si legge in un documento approvato dal Consiglio nazionale della Stampa italiana riunito oggi, 7 ottobre 2021, a Roma, in sessione straordinaria.
«Per questo – prosegue il documento – nei giorni scorsi hanno scritto al Presidente Mattarella e al Presidente Draghi, auspicando una semplice attenzione da parte dello Stato nei confronti di un bene prezioso, qual è un organo di informazione che il prossimo 1° novembre compirà 134 anni e che tutela e garantisce quei valori costituzionali in due grandi regioni del Sud. La Gazzetta del Mezzogiorno è andata in edicola anche quando il Paese era afflitto dalle Guerre mondiali. Un giornale che in due secoli ha raccontato ai cittadini, ogni giorno, la forza e la debolezza del loro territorio, che ha coraggiosamente portato avanti grandi battaglie a difesa del Mezzogiorno d'Italia, che ha seguito con attenzione e dovizia tutti gli accadimenti nei più piccoli Comuni del Gargano e del Salento, che ha inaugurato una redazione a Matera quando ancora tanti cittadini vivevano nei Sassi. Da oltre due mesi questa storia è stata inopinatamente spezzata».
Il Consiglio nazionale della Fnsi, «considerata la drammatica situazione in cui versa il quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno e la sospensione delle pubblicazioni decisa dall'editore affittuario lo scorso 1° agosto, in attesa che si concluda il concordato presso il Tribunale di Bari, approva un ordine del giorno nel quale chiede al Tribunale di Bari tempi celeri per l'assegnazione della testata allo scopo di favorire prima possibile il ritorno in edicola del quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno; sollecita i curatori fallimentari, le Autorità giudiziarie e la Soprintendenza archivistica della Puglia ad adottare ogni azione idonea a tutelare l'integrità patrimoniale e storica de La Gazzetta del Mezzogiorno, oggi minata anche da iniziative imprenditoriali sleali a danno del marchio e dei lavoratori; impegna la Giunta esecutiva a monitorare la situazione ed avviare una forte iniziativa nei confronti delle Istituzioni e della opinione pubblica sulla centralità imprescindibile del pluralismo, dell'autonomia e della qualità dell'informazione e del giornalismo nel Mezzogiorno d'Italia».
Ai lavoratori della Gazzetta del Mezzogiorno l'abbraccio e il sostegno del Consiglio nazionale Fnsi.