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Governo 23 Set 2008

Fulvio Fammoni (Cgil): "Mobilitiamoci perché venga ripristinato il diritto soggettivo dei giornali editi in cooperativa, di movimento e no profit, a godere dei contributi pubblici diretti all'editoria"

''La Cgil aderisce con convinzione all'iniziativa e chiede il necessario ripristino del diritto soggettivo dei giornali, quotidiani e periodici, editi in cooperativa, politici, di movimento e no profit, a godere dei contributi pubblici diretti all'editoria''. Cosi' il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, in un messaggio inviato all'Assemblea straordinaria di Mediacoop a Roma.

''La Cgil aderisce con convinzione all'iniziativa e chiede il necessario ripristino del diritto soggettivo dei giornali, quotidiani e periodici, editi in cooperativa, politici, di movimento e no profit, a godere dei contributi pubblici diretti all'editoria''. Cosi' il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, in un messaggio inviato all'Assemblea straordinaria di Mediacoop a Roma.

Roma, 23 set. - (Adnkronos) - ''Questo diritto alla sopravvivenza di tante testate - precisa - e' il pilastro su cui si basa il pluralismo dell'informazione e delle idee sancito dalla Costituzione italiana''. Per la Cgil e' quindi ''indispensabile modificare l'articolo 44 del decreto Legge 112, oggi Legge 133, che, tagliando pesantemente le risorse finanziarie, cancella questo diritto, sulla cui importanza per la liberta' di informazione si e' piu' volte espresso il Parlamento''. Questa stessa richiesta, fa sapere Fammoni, ''sara' oggi da noi indirizzata al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega all'informazione e all'editoria, Paolo Bonaiuti ed ai capigruppo di Camera e Senato''. Il provvedimento, denuncia il dirigente sindacale della Cgil, ''ha immediate gravi conseguenze per decine di testate che gia' vivevano una difficile situazione finanziaria, con la certezza di metterne in discussione la sopravvivenza, i livelli occupazionali, il pluralismo e la qualita' dell'informazione''. Queste testate della carta stampata, ma anche radio e tv private, ''esprimono idee e rappresentano opinioni di movimenti, associazioni ed organizzazioni della societa' italiana: sono organi di informazione che non godono dei favori del mercato pubblicitario, ma che sono radicate nella vita politica e sociale del paese'', aggiunge.

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