CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Governo 06 Nov 2008

Franco Siddi: "L'emendamento della Lega è propaganda che accentua il clima negativo che grava sull'editoria, bisogna invece ripristinare i fondi nella finanziaria per rilanciare il settore"

''L'emendamento della Lega posto alla Camera al ddl sviluppo contiene un elemento di propaganda per cui non si danno piu' soldi alle imprese che distribuiscono utili. Non si puo' fare una riforma cosi', inserendola in un testo in cui si parla di altro''.

''L'emendamento della Lega posto alla Camera al ddl sviluppo contiene un elemento di propaganda per cui non si danno piu' soldi alle imprese che distribuiscono utili. Non si puo' fare una riforma cosi', inserendola in un testo in cui si parla di altro''.

Roma, 6 nov -(Asca) Cosi', il segretario della Fnsi Franco Siddi, in una conferenza stampa alla Camera, torna sulla cancellazione del diritto ai contributi indiretti alle societa' che distribuiscono utili, con un emendamento al ddl sviluppo approvato l'altroieri a Montecitorio, e chiede una vera riforma del settore. Pur registrando con favore ''il successo dell'iniziativa civile e politica'' che ha portato al rinvio della cancellazione del 'diritto soggettivo' da cui dipendono i finanziamenti pubblici ai giornali (contributi diretti), Siddi ha sottolineato la necessita' di ''garantire ora il ripristino dei fondi in finanziaria. Il clima verso l'editoria rimane negativo. Non si puo' intervenire con un'impuntatura, una volta contro i giornali di partito, una volta contro l'erogazione dei contributi diretti. C'e' bisogno di una riforma che abbia due capisaldi: garantire il pluralismo e contenere misure adeguate per il sostegno delle trasformazioni del settore''. Quanto alla prospettiva di organizzare gli Stati generali dell'editoria, annunciata dal sottosegretario all'editoria Paolo Bonaiuti, il segretario della Fnsi ha chiesto al governo di non riformare il settore prima che questi si siano effettivamente svolti: ''venerdi' scorso Bonaiuti ha annunciato che intende lanciare un seminario cui seguiranno gli Stati generali entro l'anno. Inviterei il governo - ha concluso Siddi - a non prendere provvedimenti estemporanei prima''. Ripristinare il diritto soggettivo ai contributi per l'editoria; dare il via a una riforma, con legge, che permetta risparmi, colpendo gli abusi; integrare il fondo editoria, per la parte che riguarda i contributi diretti, con la creazione di un fondo per il pluralismo. Queste, alcune proposte della Fnsi per l'editoria, presentate durante la conferenza stampa di oggi alla Camera. Quanto alle risorse per il fondo per il pluralismo, la Federazione ritiene si possano trovare all'interno del sistema, essenzialmente per tre vie: portare al 20% l'Iva degli oggetti venduti in edicola, diversi da giornali, libri, Cd (ricavo stimato: 63 milioni di euro); incrementare dell'1% la tassa di concessione delle tv analogiche nazionali (che e' dell'1%); destinare al fondo le risorse ricavate dalle multe comminate dall'Agcom. Si otterrebbero cosi', secondo l'Fnsi, circa 30 milioni l'anno, che potrebbero essere utilizzati per riformare e dare stabilita' al settore, consolidando il pluralismo e sostenendo solo le testate che hanno i requisiti effettivi.

@fnsisocial

Articoli correlati