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Fnsi 10 Mag 2009

Franco Siddi: "Il governo invece di imbavagliare i giornalisti, cancelli dal Ddl Alfano le norme pesantemente restrittive del diritto di cronaca"

Invece di imbavaglare i giornalisti il governo espunga dal ddl Alfano sulle intercettazioni le norme pesantemente restrittive del diritto di cronaca, di informare l'opinione pubblica e del diritto dei cittadini di sapere quello che accade nel Paese. Lo ha detto il segretario della Fnsi, Franco Siddi, domenica 10 a Sassari in occasione della Giornata dell'Informazione a cui ha partecipato, tra gli altri, anche il presidente della Commissione Antimafia, ed ex ministro dell'Interno, Beppe Pisanu.

Invece di imbavaglare i giornalisti il governo espunga dal ddl Alfano sulle intercettazioni le norme pesantemente restrittive del diritto di cronaca, di informare l'opinione pubblica e del diritto dei cittadini di sapere quello che accade nel Paese. Lo ha detto il segretario della Fnsi, Franco Siddi, domenica 10 a Sassari in occasione della Giornata dell'Informazione a cui ha partecipato, tra gli altri, anche il presidente della Commissione Antimafia, ed ex ministro dell'Interno, Beppe Pisanu.

(ANSA) - SASSARI, 9 MAG - Le norme del ddl Alfano sono gravi e inacettabili - ha aggiunto Siddi - portano a una condizione di riduzione della democrazia del Paese. Non si può invocare la privacy per introdurre norme illegali. Sui diritti della riservtezza delle persone il governo - ha concluso il presidente della Fnsi - può affrontare un serio processo riformatore che non costa niente all'erario: riformare l'ordinamento professionale con la salvaguardia dell'art. 2 (autonomia e segreto professionale e lealt… dell'informazione), istituire un giuri per la corretta informazione con pronunciamenti rapidissimi in caso di ricorsi sulla privacy e infine alleggerimenti degli apparati burocratici¯. (ANSA). (AGI) - Sassari, 9 mag. - Da Sassari, in occasione della giornata dell'Informazione promossa dall'Ordine dei giornalisti, arriva una spinta forte alle riforme dell'editoria e dell'Ordinamento professionale. Obiettivo centrale, illustrato da Filippo Peretti, presidente regionale dell'ordine, sono l'autonomia dell'informazione, a garanzia dei diritti dei lettori a sapere e conoscere e del dovere dei giornalisti di dare conto dei fatti di pubblico interesse, a precindere da interessi diversi anche dei poteri editoriali. ®L'ordine va riformato, ma l'autogoverno della categoria va confermato, con un organismo nazionale non pletorico e rappresentativo della professione. Non corrisponde alla realtà professionale una categoria di 120 mila iscritti, visto che quasi la metà ne è fuori da tempo, ha detto Franco Siddi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa. Per Siddi la proposta bipartisan di legge di riforma dell'Ordine presentata da Pisicchio, Mazzuca, Giulietti e altri parlamentari, sulla base di un progetto del consiglio nazionale dell'Ordine, è un grande passo avanti: snellimento del consiglio, accesso, formazione, procedure della disciplina dentologica più agili, Giurì per la lealtà dell'informazione sono elementi significativi. Si può anche osare di più, specie in materia di privacy. Si possono togliere gli alibi a chi vuole imbavagliare la stampa con la scusa della privacy, prevedendo un organismo partecipato dal Garante che si pronunci entro tre giorni sui ricorsi dei cittadini¯, ha suggerito il segretario della Federazione nazionale della stampa. Siddi ha poi rivolto un appello al Governo perchè elimini dal ddl Alfano sulle intercettazioni le norme che vietano di fatto la cronaca giudiziaria: Sono inaccettabili, da contrastre in ogni sede e se approvate non concorreranno certo alla buona considerazione e al buon nome dell'Italia nel mondo¯. (AGI) (AGI) - Sassari, 9 mag. - No ai bavagli¯ è per Siddi un imperativo democratico. La sfida sulla privacy e sulla lealtà dell'informazione si fa e si vince su altro terreno: quello della qualificazione e dell'autonomia dell'informazione che passa per gli statuti della professione (da riformare, certo), dalla tenuta del contratto di lavoro dei giornalisti e, finalmente, dallo statuto di autonomia dell'impresa editoriale. Tra i relatori della giornata dell'informazione di Sassari, il consigliere nazionale dell'Ordine Giancarlo Ghirra, che ha illustrato le linee guida per una riforma condivisa della legge professionale, e Maria Francesca Chiappe, presidente dell'Unione dei cronisti sardi, che si Š soffermata sui danni del ddl Alfano rispetto al diritto deo cittadini a sapere come procedono le inchieste giudiziarie. Oltre Beppe Pisanu sono intervenuti numerosi esponenti della politica sarda e nazionale: Federico Palomba, Piero Testoni, Guido Melis, Giulio Calvisi, Silvestro Ladu, Mario Bruno. E' intervenuto, inoltre, il prorettore dell'Università di Sassari, Attilio Mastinu. Presenti, nell'affollata aula delle conferenze della Nuova Sardegna, il presidente dell'Anci Sardegna, Tore Cherchi, e i deputati Carmelo Porcu e Bruno Murgia. (AGI)

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