"Se così è siamo in presenza di un colpo di mano gravissimo e inaccettabile, motivo di allarme in più proprio nella stagione in cui si parla di legge per mettere il bavaglio all'informazione". Lo ha dichiarato il segretario Fnsi, Franco Siddi, commentando le indiscrezioni secondo cui la bozza della manovra economica del Governo, che andrà giovedì all'esame del Consiglio dei Ministri, conterrebbe probabili limitazioni se non addirittura l'abolizione di alcuni ordini professionali tra cui quello dei giornalisti. "Con una norma che riguarda la manovra economica – ha spiegato Siddi, paradossalmente perché toccherebbe anche i medici, tutte quelle professioni che hanno a loro fondamento, oltre alla sapienza tecnica o scientifica o professionale, una base etica fondamentale verrebbero cancellate".
Secondo Siddi, "evidentemente non essendo in grado di fare una legge per loro - ha detto parlando del Governo – perché sarebbe la legge della casta, cercano di aggirare parlando di economia su un tema che non ha nulla di economico. Se così non è che sia fatta chiarezza al più presto". "Non si capisce - ha precisato - cosa c'entri con l'economia e con i fattori dello sviluppo e della crisi del Paese. Si dice che vengono abrogate le norme che attraverso gli ordini, salvo che per farmacisti, notai, autotrasportatori ed architetti, restringono l'accesso o introducono regole per l'esercizio della professione. Onestamente è sorprendete che ciò accada, sembrerebbe un colpo di mano politico a fronte di una manovra che deve essere economica. Noi giornalisti non siamo attaccati al nostro ordinamento ma è evidente che sembrerebbe si vogliano cancellare le guarentigie dei giornalisti, ciò quelli che li obbligano a raccontare i fatti di pubblico interesse secondo il criterio della verità, con il principio – ha concluso - dell'indipendenza e secondo la propria deontologia professionale". (AGI)
MANOVRA: SIDDI,ABOLIZIONE ORDINE GIORNALISTI ÈCOLPO DI MANO
'SE NON È COSI' SI FACCIA CHIAREZZA AL PIU' PRESTO'
BARI, 28 GIU - ''Se così è siamo in presenza di un colpo di mano gravissimo e inaccettabile''. Lo ha detto il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, commentando a Bari l'indiscrezione secondo cui la bozza della manovra economica, che andrà giovedì all'esame dei Consiglio dei ministri, prevedrebbe l'abolizione di alcuni Ordini professionali, tra cui quello dei giornalisti.
Per Siddi, ''verrebbero cancellate'' con una norma che riguarda la manovra economica, ''tutte quelle professioni che hanno a loro fondamento oltre alla sapienza tecnica o scientifica o professionale, una base etica fondamentale''. 'Non si capisce - ha rilevato il segretario della Fnsi - cosa c'entri con l'economia e con i fattori dello sviluppo e della crisi del Paese. Si dice che vengono abrogate le norme che, attraverso gli Ordini professionali, salvo che per farmacisti, notai, autotrasportatori e architetti, restringono l'accesso o introducono regole per l'esercizio della professione''.
Si tratta - ha proseguito - di ''un motivo di allarme in più proprio nella stagione in cui si parla di legge per mettere il bavaglio all'informazione e, non essendo in grado di fare una legge per loro perché sarebbe la legge della casta, cercano di aggirare, parlando di economia, un tema che non ha nulla di economico''. ''Onestamente - ha ribadito Siddi - è sorprendente che ciò accada. Sembrerebbe un colpo di mano politico a fronte di una manovra che deve essere economica. Noi giornalisti non siamo attaccati al nostro ordinamento, ma è evidente che sembrerebbe si vogliano cancellare le guarentigie dei giornalisti, cioè quelle che ci obbligano a raccontare fatti di pubblico interesse, secondo il criterio della verità, col principio dell'indipendenza e secondo la propria deontologia professionale''.
''Se così non è - ha concluso Siddi - che sia fatta chiarezza al più presto''. (ANSA)
ORDINE DEI GIORNALISTI: DOMANI UNA GIUNGLA PEGGIO DI OGGI
L'Odg ha così risposto alle indiscrezioni sulla manovra del ministro Tremonti: "Un nuovo regalo agli editori. La maggioranza con la sua ipotizzata manovra scioglie di fatto l' Ordine dei giornalisti abrogando ogni norma in relazione all'esercizio e all'accesso alla professione. Sarà
una giungla peggiore di quella che esiste oggi. Molti tra gli editori potranno continuare a rubare i sogni dei giovani che retribuiscono con pochi euro ad articolo e saranno liberi, senza la presenza dell'Odg, di rubare ai cittadini quote di verità. A qualcuno non bastava quel maleodorante bavaglio dell'ipotizzato provvedimento sulle intercettazioni. Il Parlamento non potrà accettare una misura ritorsiva verso i giornalisti che hanno la sola colpa di rispettare il dovere costituzionale di informare i cittadini".
MANOVRA:BOZZA, VIA LIBERALIZZAZIONE PROFESSIONI, SENZA NOTAI
RESTANO FUORI ANCHE ARCHITETTI, FARMACISTI E AVVOCATI
"Le restrizioni in materia di accesso ed esercizio delle professioni, diverse da quelle di architetto, ingegnere, avvocato, notaio, farmacista, autotrasportatore, sono abrogate quattro mesi dopo l'entrata in vigore dal presente decreto". È quanto si legge nella bozza della Manovra finanziaria. (ANSA)