CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Rai 20 Gen 2006

Fnsi: “Vespa dedichi una puntata alla vertenza dei giornalisti” Vespa: “Da altri mai nessuna trasmissione sul contratto, perché da me? Comunque mi riscrivo al Sindacato”

“Il giornalista Bruno Vespa ha scritto una lettera al Presidente e al Segretario generale della Federazione della Stampa Franco Siddi e Paolo Serventi Longhi per chiedere quali iniziative la Fnsi intende adottare a sua tutela dopo l’intervista di ieri di Furio Colombo al Corriere della Sera.

“Il giornalista Bruno Vespa ha scritto una lettera al Presidente e al Segretario generale della Federazione della Stampa Franco Siddi e Paolo Serventi Longhi per chiedere quali iniziative la Fnsi intende adottare a sua tutela dopo l’intervista di ieri di Furio Colombo al Corriere della Sera.

Siddi e Serventi Longhi hanno risposto rilevando che Vespa risulta iscritto al Sindacato fino al 2001 e che i temi deontologici e etici sono, come è noto, di competenza dell’Ordine dei giornalisti. Il Presidente e il Segretario Generale della Fnsi hanno ricordato che il curatore di “Porta a Porta”, in occasione dei recenti scioperi contrattuali, ha dichiarato di non poter aderire alla protesta in quanto la sua trasmissione non è giornalistica. Affermazione quanto meno singolare considerato il taglio di approfondimento informativo di “Porta a Porta”. Peraltro, il tema del contratto di lavoro dei giornalisti ci sembra di grande interesse per l’opinione pubblica e per la nostra categoria; Vespa potrebbe dedicare quindi una puntata di “Porta a Porta” al rinnovo contrattuale, al giornalismo, alla correttezza e al pluralismo dell’informazione politica ed elettorale, posta di recente alle Istituzioni da una chiara dichiarazione del Presidente della Repubblica. In questo ambito siamo disposti a discutere con la nostra controparte, la Federazione degli Editori, con i rappresentanti del Governo e delle forze politiche in una sede, che sembra ormai diventata una delle principali palestre del dibattito politico e sociale del nostro Paese.” L'ex direttore dell'Unità, Furio Colombo, consiglia agli esponenti del centrosinistra invitati a ''Porta a Porta'' di non badare alle domande di Bruno Vespa e di parlare invece di quello che ritengono più importante. Intervistato dal Corriere della Sera, Colombo ritiene ''un vero e proprio agguato politico e mediatico'' la puntata in cui si confrontavano Fassino e Fini. ''Non escludo - dice il giornalista - che il monito del Presidente Carlo Azeglio Ciampi possa essere stato influenzato proprio dalla visione di quella puntata di "Porta a porta"''. ''Ritengo gravissimo - commenta Colombo - che quell'importante lancio dell'Ansa, contenente decisive dichiarazioni dei legali di Consorte e Sacchetti, sia stato letto con un'ora di ritardo, e solo dietro la sollecitazione dello staff del segretario''. Anche i telegiornali della Rai, sostiene il giornalista, sono ''pieni di calunnie, di falsità. E, a volte, davvero grotteschi''. Le notizie, nella trasmissione di Vespa, vengano lette ''con un tempismo perfetto. Se, naturalmente, le notizie servono ad un ospite protetto da Vespa''. Vespa, sostiene l'ex direttore dell'Unità, fa suonare ''da maestro'' il campanello nella sua trasmissione. ''Per togliere la parola - dice -, per far perdere il filo del discorso a chi vuole lui. Con Fassino è stato micidiale''. La verità, afferma Colombo, è che ''Vespa è il capo dell'ufficio stampa di Berlusconi, il suo miglior portavoce, il vero responsabile delle sue comunicazioni. (...) Vespa è un bravissimo giornalista, esperto e spregiudicato: perché‚ - conclude - deve ostinarsi a non ammettere un incarico che appare evidente a tutti?''.(ANSA) ''La Rai riconferma fiducia e apprezzamento a Bruno Vespa per il suo difficile e delicato compito di conduttore di 'Porta a Porta' e respinge le insinuazioni polemiche apparse oggi nei suoi confronti''. E' quanto sottolinea la stessa azienda in una nota della direzione generale. ''Il contributo che in questi anni ha caratterizzato la sua attività nell'azienda - si legge nella nota - è stato infatti ispirato a quei criteri di equilibrio, imparzialità e obiettività che gli sono costantemente riconosciuti sia dagli ospiti che dal pubblico di 'Porta a Porta' e che hanno contribuito a determinare autorevolezza e successo di una trasmissione leader nell'informazione televisiva''. (ANSA) ''Sarebbe opportuno veicolare dati veri, non fandonie''. Il ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi, oggi a Napoli a margine della presentazione del centro logistico di Poste Italiane, difende Bruno Vespa sulla visibilità dei protagonisti dei due schieramenti della Cdl e del centrosinistra a 'Porta a Porta' dopo le accuse mosse dall'ex direttore dell'Unità Furio Colombo e la replica dello stesso Vespa. ''Ho letto una lettera di Bruno Vespa oggi sul 'Corriere della Sera' - ha detto il ministro rispondendo ai giornalisti - Io so che le presenze di Fassino sono state complessivamente 31, quelle di Rutelli 29. Non conosco il numero di presenze di Fini, ma sarà certamente inferiore''. Per Landolfi, ''prima di muovere accuse e dare dati, occorre accertarsi che si veicolino dati veri, e non fandonie''. (ANSA) ''Ha ragione la Fnsi: l'organismo deputato a pronunciarsi su quanto dichiarato da Furio Colombo al 'Corriere della Sera' è l'Ordine dei Giornalisti. E infatti il presidente del Lazio, Bruno Tucci, mi ha comunicato di aver aperto d'iniziativa un fascicolo sull’ex direttore dell'Unità''. Lo dice Bruno Vespa in una replica alla nota del presidente e del segretario Fnsi. ''L'istruttoria - aggiunge Vespa - potrà naturalmente avvalersi della visione del confronto Fini-Fassino. Per quanto riguarda la mia iscrizione al sindacato, quando mi ha chiamato il presidente della Fnsi Siddi gli ho detto di essere iscritto alla Fnsi perché‚ pensavo che la quota mi fosse trattenuta automaticamente dalle competenze come avveniva quando ero dipendente Rai (fino al 2001). Scopro oggi che così non è stato e ho provveduto a contattare immediatamente l’Associazione Stampa Romana per regolarizzare anche gli arretrati''. ''La mia lettera alla Fnsi - aggiunge Vespa - nasceva dai ripetuti interventi di Serventi Longhi anche su comportamenti dei singoli giornalisti: ricordo tra i tanti un suo furioso attacco contro di me e contro il direttore del TG 1 Mimun durante una festa di Rifondazione comunista. Ma capisco che un conto è censurare Vespa, altro è sfiorare Colombo. Per quanto riguarda 'Porta a Porta' confermo che essa, pur essendo a tutti gli effetti una trasmissione giornalistica, è riconosciuta dalla Rai come semplice 'trasmissione informativa'. Se né‚ io né‚ i miei collaboratori abbiamo il contratto giornalistico, come possiamo scioperare per il suo rinnovo? E come si può immaginare una trasmissione sul rinnovo del contratto giornalistico, se non ne sono mai state fatte (né‚ da noi né‚ - credo - da altri) su contratti ben più importanti come quelli dei metalmeccanici?''. (ANSA)

@fnsisocial

Articoli correlati