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Associazioni 08 Ago 2014

Fnsi: tessera ad honorem al procuratore Nicola Gratteri Un coro di solidarietà per Michele Albanese. No alle mafie

L’hanno consegnata ad honorem Franco Siddi e Carlo Parisi, segretario e vicesegretario della Fnsi, la tessera della Federazione Nazionale della Stampa Italiana a Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, “per il coraggioso impegno e le verità che da anni ci svela e racconta con lo spirito dell’autentico giornalista d’inchiesta”.

L’hanno consegnata ad honorem Franco Siddi e Carlo Parisi, segretario e vicesegretario della Fnsi, la tessera della Federazione Nazionale della Stampa Italiana a Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, “per il coraggioso impegno e le verità che da anni ci svela e racconta con lo spirito dell’autentico giornalista d’inchiesta”.

Sono, infatti, dieci i saggi che il magistrato antimafia ha scritto – a quattro mani con il giornalista Antonio Nicaso – sulla “cultura” criminale della ‘ndrangheta, spiegandola, in un certo senso, dal di dentro. Da calabrese – di Gerace – che ha scelto la legalità e lo Stato e che, inevitabilmente, conosce bene i suoi avversari.
“Consegniamo questa tessera – ha detto il segretario della Fnsi Franco Siddi, oggi a Polistena per l’iniziativa promossa dalla Federazione della Stampa e dal Sindacato Giornalisti della Calabria – ad un uomo della legalità che, con il suo lavoro e il suo impegno per la trasparenza, rende onore all’art. 21 della Costituzione, a tutela e difesa della libertà di stampa. Vogliamo così premiare – ha rimarcato Siddi – il suo ruolo e la sua funzione di comunicatore, oltre che di magistrato impegnato in prima linea contro mafie e criminalità”. POLISTENA (Reggio Calabria) – 8 GOSTO 2014 Da www.giornalistitalia.it/

GIORNALISTI: SIDDI, NON LASCIARE SOLI COLLEGHI MINACCIATI
SEGRETARIO FNSI IN CALABRIA A INIZIATIVA PER MICHELE ALBANESE

"I giornalisti minacciati in Calabria, che sono tanti, devono avere, oltre alla scorta delle forze dell'ordine, anche quella della solidarietà e della vicinanza della società civile, e quella delle associazioni di categoria e dei colleghi onesti". Lo ha detto il segretario della Fnsi Franco Siddi intervenendo a Polistena ad una iniziativa sul tema "La Fnsi in Calabria contro ogni minaccia. Lavoro e legalità per la libertà di stampa". All'iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, Michele Albanese, il giornalista sotto scorta per le minacce ricevute, il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, il presidente dei vescovi calabresi, mons. Salvatore Nunnari, insieme al vice presidente della Fnsi Carlo Parisi, segretario del sindacato dei giornalisti calabresi, ed al presidente dell'ordine dei giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri. È stato un momento di confronto e dibattito che è servito a ribadire la condanna generale contro ogni forma di intimidazione esplicita e implicita nei confronti dei giornalisti "colpevoli" di scrivere verità che alcuni ritengono scomode. Franco Siddi, che tra l'altro ha consegnato a Gratteri la tessera ad honorem di iscritto alla Fnsi, ha sostenuto che il "giornalismo, calabrese e non, non ha bisogno di eroi ma solo di professionisti che sappiano fare bene il loro lavoro, raccontando una verità senza timore di subire per questo intimidazioni. I mafiosi - ha detto - devono sapere che non ci possono fermare". Secondo Gratteri "i giornalisti calabresi devono continuare a fare il loro lavoro svolgendo anche un'attività di ricerca e di approfondimento. Ciò che i giornalisti seri ed onesti devono fare è stanare e isolare chi fa disinformazione per se contro la verità ". Toccante la testimonianza di Michele Albanese che, con voce rotta dall'emozione, ha raccontato la sua esperienza di cronista che oggi è costretto a lavorare con forti limitazioni operative a causa della scorta che lo segue ad ogni passo. "Sono fortemente limitato nel mio lavoro - ha detto - perché non ho più la mia autonomia operativa. Per esempio non posso incontrare fonti riservate che pretendono l'anonimato. E questo è comunque una sconfitta per la società civile che deve trarre anche dalla mia vicenda elementi di maggiore coesione per contrapporsi alla 'ndrangheta". Parisi ha annunciato, "grazie anche alla disponibilità dei sindaci di Gerace e Polistena, Pino Varacalli e Michele Tripodi" la prossima apertura di due sale stampa, una per la Locride ed una per la Piana di Gioia Tauro, "che fungeranno da apripista alla costituzione dei Circoli della stampa: questo è ciò cui miriamo" per un progetto "importante, che testimonia in maniera concreta la vicinanza e il supporto della Federazione della Stampa a quei colleghi che ne hanno, più di altri, bisogno". (POLISTENA (REGGIO CALABRIA), 8 AGOSTO - ANSA)

IL SINDACATO DEI GIORNALISTI MARCA IL TERRITORIO: FARANNO DA APRIPISTA AI RISPETTIVI CIRCOLI
PARISI: “SALE STAMPA NELLA LOCRIDE E NELLA PIANA”

I giornalisti non sono soli. Potranno, anzi, contare su nuovi spazi laddove c’è più bisogno. Di loro e del loro lavoro. Come a Polistena, diecimila abitanti in quella Piana ai piedi dell’Aspromonte, nota ai più per i soprusi e i crimini della ‘ndrangheta che non per la disperazione della brava gente che fatica, oggi come 50 anni fa, a mettere insieme il pranzo con la cena. E a Gerace, cuore della Locride, terra bellissima ma sfregiata da una cultura – o, meglio, non cultura – della violenza e del crimine, che non rispetta niente e nessuno.
‘E’ in zone come queste, dove non c’è niente – dice Carlo Parisi, segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria e vicesegretario della Fnsi, oggi a Polistena, insieme al segretario generale Franco Siddi – e si deve combattere ogni giorno per far valere i propri sacrosanti diritti, alla vita, alla salute, al lavoro, che le istituzioni o, come nel nostro caso, gli istituti di categoria devono far sentire la loro presenza: laddove i giornali spariscono sotto la scure della crisi, che qui, storicamente, mena più forte, o sono costretti a chiudere gli uffici di corrispondenza per i costi di gestione divenuti insostenibili, il Sindacato dei giornalisti interviene mettendo a disposizione spazi attrezzati per fare informazione”.
Si spiega meglio Carlo Parisi: “Grazie anche alla disponibilità dei sindaci di Gerace e Polistena, Pino Varacalli e Michele Tripodi, inaugureremo quanto prima due Sale Stampa, una per la Locride, l’altra per la Piana di Gioia Tauro, operative a tutti gli effetti, in cui i giornalisti del luogo, in primis, ma anche gli inviati delle testate nazionali e internazionali, i colleghi che si trovino, di volta in volta, a realizzare servizi in loco, potranno lavorare, ritrovarsi, scambiare idee, far nascere collaborazioni. Luoghi di lavoro a pieno titolo per i giornalisti, che – sottolinea Parisi – fungeranno da apripista alla costituzione dei Circoli della stampa della Locride e della Piana: questo è ciò a cui miriamo e proprio oggi possiamo dire di aver ‘posato la prima pietra’ di un progetto importante, che testimonia in maniera concreta la vicinanza e il supporto della Federazione della Stampa a quei colleghi che ne hanno, più di altri, bisogno”.
Lo sanno bene a cosa si riferisca il vicesegretario della Fnsi i giornalisti della Locride e quelli della Piana, abituati a guardarsi le spalle dopo aver chiuso la porta della redazione. Quando c’è. O, più spesso, quella di casa, dove molti cronisti di giudiziaria fanno, come possono, il loro “mestiere”. Scrivendo di boss e di ‘ndrine, magari per pochi euro a pezzo, non sempre corrisposti.
“Sarà il Sindacato Giornalisti della Calabria – conclude Parisi – a gestire direttamente le Sale Stampa ed i Circoli con il supporto delle amministrazioni locali e dei colleghi delegati a ‘presidiare’ la sede di pertinenza. Un’iniziativa, la nostra, che ha un solo obiettivo: marcare il territorio, che sappiamo aspro e difficile, far sentire ai colleghi che il Sindacato c’è e i giornalisti, specie in terre come la Calabria, non li lascia soli”. POLISTENA (Reggio Calabria) – 8 AGOSTO 2014 Da www.giornalistitalia.it/

OGGI, VENERDÌ 8 AGOSTO, CON SIDDI E PARISI ANCHE IL PROCURATORE GRATTERI
LA FNSI A POLISTENA CONTRO OGNI MINACCIA

Ha scelto Polistena, dove un giornalista – Michele Albanese – è costretto a vivere sotto scorta e a spostarsi con un’auto blindata, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana per tornare a ribadire lo stretto, imprescindibile, connubio tra il diritto al lavoro e la libertà di stampa, scevra da condizionamenti da parte dei poteri forti – più e meno occulti – e di quelli criminali. Venerdì prossimo, 8 agosto, alle ore 17.30, Fnsi e Sindacato Giornalisti della Calabria si ritroveranno nel Salone delle Feste del Comune di Polistena insieme ai colleghi, agli amministratori locali, ai rappresentanti delle forze deputate alla pubblica sicurezza per dare vita ad un’iniziativa i cui confini – e obiettivi – vanno aldilà di quelli di un dibattito o di una conferenza stampa.
“Vogliamo dimostrare, con la nostra presenza sul territorio, laddove un cronista che fa semplicemente il suo mestiere sta subendo una violenza inaudita, la vicinanza fattiva e concreta della Federazione Nazionale della Stampa”, fa notare Carlo Parisi, vicesegretario della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, che ha promosso la giornata a Polistena. Al suo fianco, nel cuore di quella Calabria che ben conosce e in cui in più occasioni ha portato il proprio solidale apporto, ci sarà Franco Siddi, segretario generale della Fnsi, per manifestare in maniera diretta e concreta la vicinanza ad Albanese. Che non è solo, anche guardando la realtà dall’altra prospettiva, quella dei giornalisti e, più in generale, dei lavoratori costretti a serrare il pugnale tra i denti per poter fare e difendere quel che altrove è normalità. Il proprio lavoro.
A Polistena ci saranno, tra gli altri, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, il presidente della Conferenza Episcopale Calabra, mons. Salvatore Nunnari, il vicario generale della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi e referente di Libera per la Piana di Gioia Tauro, don Pino Demasi, il sindaco di Polistena, Michele Tripodi, il sindaco di Gerace, Pino Varacalli.
“In una regione nella quale i giornali sono obbligati a chiudere – afferma Carlo Parisi, mostrando il tenore dell’iniziativa di venerdì a Polistena – perché messi in ginocchio dalla crisi o perché non chinano la testa. Perché i giornalisti non si piegano ai voleri, né tantomeno alle minacce, dei potentati di turno. In una regione in cui le emittenti televisive licenziano i rappresentanti sindacali, bisogna avere fiducia nello Stato – è l’invito del vicesegretario della Fnsi – che ha dimostrato, specie negli ultimi tempi, che una giustizia c’è. Anche in Calabria. Lo dicono le inchieste che hanno portato ad individuare i mandanti delle minacce ai giornalisti e le sentenze emesse a favore di quei colleghi che hanno ‘osato’ rivendicare i propri diritti e di quei collaboratori che hanno avuto il ‘coraggio’ di intraprendere una battaglia legale per vedersi riconoscere le spettanze dovute. Cioè, un diritto. Risultati ottenuti anche grazie alla disponibilità e all’impegno dei prefetti di Cosenza (Gianfranco Tomao), Reggio Calabria (Claudio Sammartino) e Vibo Valentia (Giovanni Bruno), che hanno affiancato il Sindacato Giornalisti della Calabria in alcune tra le vicende e le vertenze più delicate”.
Non è un caso, dunque, che venerdì a Polistena, accanto ai vertici della Fnsi, ci sarà anche Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, magistrato simbolo della lotta alla ‘ndrangheta (vive sotto scorta dall’aprile 1989) e di quell’Italia per bene che crede ancora che legalità e giustizia non siano solo utopia, chiamato a testimoniare, nell’occasione, che il Sindacato dei giornalisti e la magistratura – quella che macina sacrifici, forza e chilometri per sradicare la “malapianta” – stanno dalla stessa parte. E, soprattutto, procedono sullo stesso binario per garantire la sopravvivenza di una stampa libera da condizionamenti, pressioni e soprusi, come si conviene ad un Paese democratico e civile. Insieme, dunque, per rimarcare che la stampa – in Calabria, ma non solo – non ha paura e non è sola. POLISTENA (Reggio Calabria) (Nicoletta Giorgetti da www.giornalistitalia.it/)

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