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Unione Europea 24 Giu 2009

Fnsi: "L’allarme lanciato da giornalisti e editori europei su Ddl Alfano è l' ultimo avviso per evitare uno strappo al diritto internazionale"

“E’ ormai motivo di allarme alto a livello europeo il ddl Alfano che limita pesantemente il diritto di cronaca investigativa e introduce elementi di censura vera e propria attraverso sanzioni fuori luogo. La convergenza determinatasi a livello italiano tra editori e giornalisti, ha provocato oggi  - seppur su documenti distinti – analoghe prese di posizione dell’Associazioni europea degli editori di quotidiani (Enpa) e della Federazione europea dei giornalisti (Efj).

“E’ ormai motivo di allarme alto a livello europeo il ddl Alfano che limita pesantemente il diritto di cronaca investigativa e introduce elementi di censura vera e propria attraverso sanzioni fuori luogo. La convergenza determinatasi a livello italiano tra editori e giornalisti, ha provocato oggi  - seppur su documenti distinti – analoghe prese di posizione dell’Associazioni europea degli editori di quotidiani (Enpa) e della Federazione europea dei giornalisti (Efj).

Gli editori europei giudicano infatti, “abnormi e sproporzionate “ le sanzioni a carico di giornalisti e imprese di giornali che pubblicano notizie sulle inchieste.
La Federazione europea dei giornalisti giudica grave il divieto imposto ai cittadini di avere accesso alle notizie di pubblico interesse, attraverso misure che violano gli standard dei diritti di cittadinanza stabiliti dalla Corte europea per i diritti umani.
Tutto ciò appare un’operazione tesa a nascondere ai cittadini le informazioni sulle inchieste che riguardano corruzione e scandali politici, che nulla hanno a che vedere con l’esigenza di tutelare la riservatezza delle persone.
Sulla stessa linea il richiamo degli editori europei all’Italia perché rispetti gli obblighi in materia di diritti umani. Per la Federazione nazionale della stampa italiana, le iniziative dei due organismi internazionali di categoria suonano come un ultimo avviso perché si eviti di portare a termine un grave attacco al dovere di informare e al diritto dei cittadini a sapere. E’ evidente che una violazione degli standard europei sulla democrazia dell’informazione sarebbe un colpo grave alla credibilità di un paese, l’Italia, che non merita questo genere lesioni.”      

@fnsisocial

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