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Editoria 18 Lug 2011

Fnsi e Asr: "Fare pulizia è indispensabile per salvare le poche risorse disponibili per il pluralismo"

“La Mega truffa scoperta dalla Guardia di finanza di Frosinone, relativa ai finanziamenti pubblici all’editoria che sarebbero stati indebitamente concessi per due cooperative riferibili al gruppo Ciarrapico, pone l’attenzione sulla estrema necessità di giungere in tempi stretti ad una seria riforma del settore. La Fnsi da sempre ritiene che i contributi pubblici siano necessari e vadano dati esclusivamente a chi ne ha diritto, facendo pulizia di tutte le situazioni anomale.

“La Mega truffa scoperta dalla Guardia di finanza di Frosinone, relativa ai finanziamenti pubblici all’editoria che sarebbero stati indebitamente concessi per due cooperative riferibili al gruppo Ciarrapico, pone l’attenzione sulla estrema necessità di giungere in tempi stretti ad una seria riforma del settore. La Fnsi da sempre ritiene che i contributi pubblici siano necessari e vadano dati esclusivamente a chi ne ha diritto, facendo pulizia di tutte le situazioni anomale.

Per questo ha assunto iniziative puntuali per fare chiarezza laddove riscontrava zone d’ombra. Nel caso Ciarrapico le presunte irregolarità sono emerse attraverso iniziative incrociate di tipo amministrativo e giudiziario. Fare pulizia è indispensabile anche perché le poche risorse disponibili per il pluralismo dell’informazione vadano a chi veramente ne ha diritto. Ma anche per questo è ancora più indispensabile una risposta al Sindacato dei giornalisti che non da oggi chiede con forza al Parlamento, al Governo e alla stessa Presidenza del Consiglio, un profondo ed equo riesame di tutta la partita delle risorse pubbliche al sistema informativo.
Una riforma che faccia chiarezza e giustizia è indispensabile. Ogni anno centinaia di testate giornalistiche, che svolgono in pieno la loro funzione con giornalisti a contratto  e con una presenza reale sul territorio, vengono mortificati e messi seriamente in difficoltà da tagli pesantissimi nella erogazione dei fondi a loro destinati.
In questo momento tutto il Sindacato dei giornalisti, nello specifico della vicenda Ciarrapico, ha a cuore le sorti di quasi 50 colleghi che non meritano di vedere i loro sacrifici e i loro posti di lavoro distrutti da operazioni discutibili e grigie. I lavoratori tutti sono oggi vittime cui va non solo la solidarietà ma il sostegno del Sindacato perché possano proseguire la loro attività in un quadro di trasparenza e correttezza e perché siano rispettati i loro diritti morali ed economici. Al di là dunque, di queste ultime vicende giudiziarie, sul cui esito il Sindacato dei giornalisti – come è sua consuetudine - attenderà le decisioni delle magistrature in campo, il mondo dell’informazione si aspetta norme certe e maggiore rigore nel rispetto delle leggi e dei contratti vigenti.
In questo senso la Fnsi chiede al sottosegretario  all’editoria, Paolo Bonaiuti,  un incisivo passo in avanti verso l’auspicata riforma del settore più volte annunciata e ancora  di là da venire.” 

CIARRAPICO NELLA BUFERA PER LA MAXITRUFFA DA 45 MILIONI A FROSINONE

Ha creato due cooperative editoriali per ricevere indebitamente contributi della presidenza del Consiglio dei ministri, realizzando una truffa da oltre 45 milioni di euro ai danni dell'erario. E' l'accusa della Guardia di Finanza di Frosinone a carico di Giuseppe Ciarrapico, editore di diversi quotidiani locali in Ciociaria e senatore del Pdl. Il Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle ha scoperto il presunto mega raggiro nei confronti del Dipartimento per l'informazione e l'editoria, autorità deputata al rilascio delle provvidenze per il settore.
I responsabili del danno erariale sono stati deferiti alla Corte dei Conti del Lazio.
Dopo un'accurata indagine di natura contabile, secondo quanto si è appreso, la Finanza ha ricostruito la truffa ascoltando persone informate sui fatti. Tra queste tutti i capi pro tempore del Dipartimento per l'Editoria di Palazzo Chigi. Secondo l'indagine, Ciarrapico avrebbe costituito due cooperative editoriali, di cui erano amministratori due ultra ottantenni, semplici prestanome, anche loro segnalati alla Corte dei Conti.
Il soggetto a cui erano di fatto riconducibili le due società, lo stesso Ciarrapico, ''attraverso artifizi e raggiri - si apprende dalla guardia di finanza - che si sono sostanziati nel presentare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri delle attestazioni palesemente false, ha chiesto l'accesso ai contributi per l'editoria''.
In sostanza l'editore e senatore del Pdl avrebbe fatto ricorso ai benefici della legge 250/90 con due società diverse mentre in realtà esse sarebbero, di fatto, un'unica impresa.
Tutto ciò ha consentito, eludendo le norme, ''di incassare il doppio di quanto spettasse''. Ciarrapico avrebbe anche operato assieme a propri congiunti sui conti correnti nei quali erano stati versati i contributi per l'editoria. I finanzieri hanno documentato come l'editore, in qualità di 'dominus' delle due cooperative e unico referente di tutti i soggetti investiti di cariche sociali, abbia gestito concretamente l'operato delle società editrici. Secondo quanto accertato dalle indagini, l'editore ha scelto gli amministratori, teste di legno svuotate di qualsiasi potere decisionale, ha stabilito le modalità d'impiego delle risorse finanziarie e in un'occasione ''è addirittura intervenuto personalmente presso alti livelli istituzionali per difendere i propri interessi economici connessi all'attività editoriale delle due società sopra citate''. (ANSA)

EDITORIA: TRUFFA DA 45 MLN,CIARRAPICO SARA'SENTITO DA C.CONTI
DANNO A PRESIDENZA CONSIGLIO 'PER INDEBITO ACCESSO A CONTRIBUTI'

Sarà ascoltato dalla Corte dei Conti Giuseppe Ciarrapico, l'editore accusato dalla guardia di finanza di Frosinone di aver incassato indebitamente 45 milioni di euro di contributi per l'editoria attraverso una truffa ai danni della Presidenza del Consiglio dei ministri. Lo si apprende da fonti della guardia di finanza di Frosinone.
Giuseppe Ciarrapico, editore di diversi quotidiani locali e senatore del Pdl, verrà sentito dalla magistratura contabile sulla vicenda legata all'indagine amministrativa portata avanti della guardia di finanza di Frosinone. L'audizione, che consentirà all'editore di dare la sua versione dei fatti e di difendersi dalle accuse, non è stata ancora fissata. La Gdf ha segnalato alla Corte dei Conti l'ingente danno erariale causato, secondo le fiamme gialle del colonnello Giancostabile Salato, al Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria di Palazzo Chigi. (ANSA)

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