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Editoria 16 Set 2011

Fnsi: “Chiediamo di nuovo rigore e una seria riforma” I soldi vadano a chi fa vero giornalismo

“Nessuno ci convincerà a ringraziare Valter Lavitola, anche se le nuove intercettazioni dei suoi dialoghi col presidente del Consiglio mostrano il direttore de “L’Avanti!” intento a perorare la causa del finanziamento pubblico all’editoria e persino preoccupato per il posto di migliaia di giornalisti. E invece sono proprie le storie alla Lavitola, quelle che devastano la credibilità dell’intervento pubblico: un sostegno che negli ultimi anni ha subìto una costante erosione, ma che ha continuato ad essere erogato in base a criteri troppo opinabili.

“Nessuno ci convincerà a ringraziare Valter Lavitola, anche se le nuove intercettazioni dei suoi dialoghi col presidente del Consiglio mostrano il direttore de “L’Avanti!” intento a perorare la causa del finanziamento pubblico all’editoria e persino preoccupato per il posto di migliaia di giornalisti. E invece sono proprie le storie alla Lavitola, quelle che devastano la credibilità dell’intervento pubblico: un sostegno che negli ultimi anni ha subìto una costante erosione, ma che ha continuato ad essere erogato in base a criteri troppo opinabili.

 Così esperienze editoriali autenticamente preziose per il pluralismo informativo si trovano accomunate ad imprese di ben più incerta consistenza, e i giornali veri - con un pubblico di lettori reale - rischiano di pagare per i comportamenti di altri.
La Fnsi ribadisce una volta di più la sua richiesta di rigore. Il regolamento varato l’anno scorso dalla Presidenza del Consiglio è stato un passo in avanti, ma non cancella la necessità di una incisiva legge di riforma. Una necessità che le esigue risorse pubbliche rendono ancora più stringente: in tempi di crisi, è doppiamente insopportabile che anche un solo euro della collettività vada sprecato”.

COMUNICATO DI MEDIACOOP

Roma 16 settembre 2011

In queste settimane Mediacoop sta conducendo una iniziativa per adeguare, in occasione della Legge di stabilità il fondo Editoria.
Mediacoop, che da quando è nata sta conducendo una lunga battaglia per la riforma del sistema italiano dell’informazione, per garantire qualità, trasparenza e pluralismo ritiene giusto e necessario il sostegno all’editoria cooperativa, non profit e di partito. Continua anche, però, a ritenere necessario maggior rigore e trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche. Ogni spreco va eliminato, ogni uso improprio va impedito. Mediacoop torna a chiedere, con forza, l’approvazione della proposta che - in occasione del dibattito sul nuovo Regolamento che riordina la normativa relativa ai contributi – aveva avanzato: commisurare il sostegno pubblico ai dipendenti, sia giornalisti che poligrafici.
Sarà così possibile da un lato salvaguardare l’occupazione e garantire correttezza nell’uso delle risorse pubbliche, dell’altro tutelare il pluralismo dell’informazione scongiurando la scomparsa di testate che raccontano la vita delle comunità locali, privando i cittadini di un importante strumento di conoscenza e la chiusura di testate nazionali, anche di grande valore culturale, che cancellerebbe la possibilità di dare voce a forze sociali rilevanti ed a orientamenti, politici e culturali, largamente presenti nella società italiana, con grave danno per la democrazia.

@fnsisocial

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