«Mentre in Parlamento giacciono impantanate le proposte di legge volte a eliminare il carcere per i cronisti e sanzionare chi, sentendosi diffamato, chiede risarcimenti spropositati, i giornalisti italiani continuano ad essere minacciati e a subire pressioni attraverso lo strumento delle cosiddette “querele temerarie”. Tutto questo non è più tollerabile». Così il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, annunciano il varo di una nuova iniziativa a sostegno della libertà di informazione e dei colleghi.
«Per questo – spiegano i vertici del sindacato dei giornalisti – la Federazione nazionale della stampa italiana avvia oggi una mobilitazione straordinaria presso le istituzioni perché i provvedimenti legislativi al momento fermi riprendano il loro iter parlamentare e si avvii un confronto sulla necessità di inserire nell’ordinamento una specifica aggravante per chi, attaccando i giornalisti, minaccia il diritto costituzionalmente garantito ai cittadini di essere informati in modo corretto e completo».
Insieme ai giornalisti che vivono sotto sorta, la Fnsi chiederà di incontrare i presidenti di Camera e Senato, la presidente della commissione Antimafia e le Autorità di garanzia «per sollecitare la rapida approvazione di una legge contro le querele temerarie e della riforma della diffamazione», concludono Lorusso e Giulietti.