La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: Telecom: Fnsi insiste, richiesta con Bernabè per La7, vicenda grave e esasperante “La vicenda de La7 è ormai diventata esasperante. Il piano di 25 licenziamenti collettivi di giornalisti, anche alla luce delle ultime preoccupanti notizie sul progetto dei tagli della casa madre Telecom, appare sempre più arido e devastante e non utile a determinare un futuro importante alla testata.
Lo sciopero audio video dei colleghi è una risposta a una situazione che non può consumarsi mettendo sulla strada incolpevoli professionisti pronti e disponibili solo a fornire il massimo del proprio impegno e la qualità del proprio lavoro, quale fattore decisivo per la tenuta e la crescita di un’impresa nel sistema editoriale. I giornalisti non sono un semplice fattore di costo; sono il valore fondamentale di qualsiasi impresa che proponga informazione. La centralità delle redazioni non può essere superata attraverso le esternalizzazioni, che debbono essere l’eccezione e non la base di un’iniziativa imprenditoriale. Non è il tempo dei giornalisti divi ma dei giornalisti lavoratori intellettuali che debbono essere considerati nella loro capacità e dimensione vitale il patrimonio centrale di un’impresa di informazione. Il nuovo piano industriale annunciato dall’amministratore delegato Bernabè non può essere risolto con annunci in qualche piazza finanziaria europea. A questo punto anche su Telecom Italia Media proprietaria di La7, è necessario fare un punto più ampio in un corretto confronto che coinvolga la società madre e i sindacati. Per questo motivo, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana -concretamente solidale con i colleghi giornalisti di La7 - ha rilanciato anche formalmente la richiesta di incontro con il dottor Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia Spa, per un confronto di valore strategico sulle azioni del gruppo anche in relazione del futuro di Telecom Italia Media.”