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Editoria 31 Gen 2012

Firma anche Ken Loach l’appello di Liberazione

C'è anche Ken Loach tra i firmatari dell'appello per salvare Liberazione, diffuso alla vigilia del tavolo di confronto unitario con i segretari nazionali di Slc Cgil e Fnsi Massimo Cestaro e Franco Siddi. Nel documento, sottoscritto da sindacalisti, intellettuali e personalità della cultura e dello spettacolo, si chiede al governo ''un intervento immediato e all'editore la riapertura del giornale in pdf e una trattativa vera''.

C'è anche Ken Loach tra i firmatari dell'appello per salvare Liberazione, diffuso alla vigilia del tavolo di confronto unitario con i segretari nazionali di Slc Cgil e Fnsi Massimo Cestaro e Franco Siddi. Nel documento, sottoscritto da sindacalisti, intellettuali e personalità della cultura e dello spettacolo, si chiede al governo ''un intervento immediato e all'editore la riapertura del giornale in pdf e una trattativa vera''.

Hanno aderito, tra gli altri, oltre al regista britannico, Dario Fo, Franca Rame, Paolo Rossi, Gianni Minà, Susanna Camusso, Antonello Venditti, Francesco Carofiglio, Franco Piperno, Bruna Bellonzi-Curzi, Candida Curzi, Luciana Castellina, Rossana Rossanda, Haidi Gaggio Giuliani, Ilaria Cucchi.
''Al governo, al primo ministro Monti, al sottosegretario Peluffo - si legge nel testo - ripetiamo che il mancato rifinanziamento del Fondo per l'Editoria e il ritardo nella fissazione di criteri rigorosi e chiari di erogazione del contributo pubblico si stanno trasformando in una vivisezione di giornali, di cui Liberazione è un primo tragico test''.
''All'editore di Liberazione, il Partito della Rifondazione comunista - prosegue l'appello - chiediamo di sottrarsi al gioco al massacro. Se non è possibile rimandare subito nelle edicole una forma anche ridotta all'osso ma giornalisticamente ficcante di giornale cartaceo, almeno il giornale in Pdf e il sito internet devono tornare in attività, per restituire a lettori e lettrici, al dibattito pubblico e ai movimenti che si battono contro la crisi degli speculatori e per l'informazione libera una  voce sottile ma tenace e indispensabile''. ( 31 GENNAIO – ANSA)

 

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