L'Unione nazionale cronisti italiani celebra a Firenze l'ottava Giornata della memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo nel dopoguerra in Italia “per ricordare loro e anche tutti gli altri colleghi che alla libertà di stampa hanno sacrificato la vita nel resto del mondo e per essere vicini a quanti ancora oggi subiscono intimidazioni e minacce per assolvere al diritto-dovere di informare in modo corretto i cittadini”.
La Giornata della memoria, che si collega con la Giornata per la libertà dell'informazione
indetta dall'Onu, è organizzata dai Cronisti toscani, con l'Associazione Stampa
Toscana e l'Ordine dei giornalisti della Toscana, e si svolgerà, sotto l'Alto
patronato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l'8 maggio alle
15 nella Sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio
regionale della Toscana, in via Cavour 4.
Il programma della cerimonia prevede che "oltre al ricordo delle vittime e
vi siano le testimonianze di familiari e amici dei colleghi uccisi e di chi
subisce intimidazioni e violenze per assolvere al compito del
giornalista". La Giornata della memoria dell'Unci, l'unica manifestazione
che ricorda in contemporanea tutti i giornalisti vittime della violenza, è
stata celebrata la prima volta a Roma nel 2008, l'anno successivo si è svolta a
Napoli, nel 2010 a Milano, nel 2011 a Genova, nel 2012 a Palermo, nel 2013 a
Perugia e lo scorso anno a Cagliari.
Tra gli interventi previsti quelli di Alberto Monaci, presidente del Consiglio
Regionale della Toscana, Santo Della Volpe e Raffaele Lorusso presidente e
segretario generale della Fnsi, Enzo Jacopino, Presidente dell'Ordine dei
giornalisti, Sandro Bennucci e Carlo Bartoli, Presidenti dell'Associazione
stampa e dell'Ordine della Toscana, Guido Columba, presidente dell'Unione
nazionale cronisti, Alberto Spampinato, direttore di Ossigeno per
l'informazione, giornalista e fratello di Giovanni Spampinato, ucciso nel 1972
a Ragusa, e Leone Zingales, presidente Unci Sicilia. Al termine della Giornata
cominceranno i lavori del Congresso dell'Unci. (Ansa, Firenze 6 maggio 2015)