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Editoria 09 Apr 2013

Fieg e Fnsi: un contratto nel segno del cambiamento Siddi: “Sviluppo contro il declino di mercato e lavoro”

''Editori e giornalisti hanno riconosciuto che un rinnovo contrattuale decoroso, capace di guardare al cambiamento, di reggere le sfide della crisi e di impegnare le parti nella sfida per un futuro di sistema, sia un percorso attuale e un segno di reciproca fiducia''. Sintetizza così il segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi, contattato telefonicamente dall'Asca, l'incontro di oggi che ha aperto il tavolo negoziale tra la federazione degli editori (Fieg) e il sindacato dei giornalisti (Fnsi), per il rinnovo del contratto collettivo di categoria scaduto il 31 marzo.

''Editori e giornalisti hanno riconosciuto che un rinnovo contrattuale decoroso, capace di guardare al cambiamento, di reggere le sfide della crisi e di impegnare le parti nella sfida per un futuro di sistema, sia un percorso attuale e un segno di reciproca fiducia''. Sintetizza così il segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi, contattato telefonicamente dall'Asca, l'incontro di oggi che ha aperto il tavolo negoziale tra la federazione degli editori (Fieg) e il sindacato dei giornalisti (Fnsi), per il rinnovo del contratto collettivo di categoria scaduto il 31 marzo.

La prima riunione si è svolta a delegazioni complete, guidate dal presidente della Fieg, Giulio Anselmi, e dallo stesso Siddi per la Fnsi. ''Pur essendosi evidenziati anche oggi differenze e distanze naturali e storiche, l'incontro - spiega Siddi - è valso a riconoscere che non era scontata l'apertura del confronto su un nuovo contratto in un tempo molto complicato per le imprese editoriali e il loro business, e per i giornalisti che a causa della crisi vedono allentarsi molte sicurezze sul lavoro''.
''Il primo incontro è valso a definire un metodo di lavoro e a individuare temi che saranno sviluppati nei prossimi due mesi in quattro commissioni bilaterali e in una istituzionale di raccordo permanente e di interlocuzione con i pubblici poteri. I quattro tavoli - illustra Siddi - riguarderanno l'innovazione contrattuale in relazione alla multi e alla cross medialità che determina l'individuazione di nuove figure professionali ed elementi di nuova articolazione organizzativa e partecipativa del giornalista''.
''L'altro punto riguarda la stabilità del sistema previdenziale di categoria (Inpgi) e dunque proposte di azioni per ammortizzatori sociali adeguati sia per reggere il peso della crisi che colpisce il lavoro sia per favorire ripresa e sviluppo - sottolinea il segretario della Fnsi -.
Il terzo tavolo riguarda lo studio e la ridefinizione di confini, di modelli di inquadramento contrattuale per le nuove forme di lavoro subordinato derivanti da vecchi processi di inquadramento di lavoro autonomo e per le forme di parasubordinazione nonché per le garanzie da assicurare alle collaborazioni che manterranno realmente il carattere di lavoro autonomo. Il quarto tavolo riguarda la messa in sicurezza con interventi e misure anche riformatrici dell'istituto del fondo integrativo sostitutivo del preavviso (ex 'fissa'), che oggi ha una sofferenza finanziaria, e per il quale devono essere individuate opportune soluzioni''.
''Questi gruppi - spiega Siddi - devono esaurire il loro lavoro entro due mesi per tornare all'attenzione della delegazione allo scopo di verificare i passi avanti, eventuali soluzioni e verificare divergenze''.
Per la Fnsi, ''la discontinuità si può accettare solo se la intendiamo per affermare la volontà di essere pragmaticamente nel solco di un sistema coerente con l'esigenza di innovazione, di rinnovamento e di impegni sostanziali per lo sviluppo in chiave futura e quindi di ripresa dell'occupazione''. ceg/vlm (ROMA, 9 APRILE - ASCA)

EDITORIA: FIEG-FNSI, APERTO CONFRONTO PER RINNOVO CONTRATTO
AL LAVORO 4 COMMISSIONI BILATERALI,ENTRO DUE MESI PRIMI RAPPORTI

Parte il confronto tra la Fieg e l'Fnsi per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico, scaduto il 31 marzo scorso. ''Non un passo scontato'', lo ha definito il segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, sottolineando come il confronto avvenga in un momento di profonda crisi del settore dell'informazione con molte imprese in difficoltà e una sostenibilità economica del sistema precaria.
Benché distanti su molte questioni, Fieg e Fnsi hanno ritenuto che il negoziato sia imprescindibile, anche alla luce di una politica debole, assente che considera nemica l'informazione, e hanno deciso di attivare, già dalla prossima settimana, quattro tavoli di lavoro, divisi per temi, che entro i prossimi due mesi dovranno presentare i loro rapporti.
Una commissione si occuperà di Inpgi, ammortizzatori sociali e formazione; la seconda si occuperà dello studio dell'aggiornamento del contratto in relazione a nuove figure professionali e nuovi modelli organizzativi che l'innovazione tecnologica e la convergenza crossmediale richiedono; la terza dovrà definire misure di compatibilità relative al fondo integrativo di fine rapporto (la cosiddetta ex fissa); l'ultima si occuperà della ridefinizione contrattuale del lavoro parasubordinato e autonomo con l'obiettivo, per il sindacato, delle integrazioni contrattuali e del giusto compenso, per gli editori (per oggi) di una riorganizzazione funzionale del lavoro giornalistico.
Accanto alle quattro commissioni, è stato istituito un tavolo istituzionale permanente di vertice Fieg-Fnsi, già impegnato nella messa a punto di proposte comuni e iniziative per quanto riguardo le riforme legislative di interesse comune (welfare, diritto d'autore, pubblicità, google). In particolare, editori e sindacato ritengono che la crisi non possa essere scaricata solo sulle parti sociali, ma necessiti di un interlocuzione con i pubblici poteri per una riforma del welfare di settore che abbia un carattere attivo in funzione del lavoro professionale, dell'occupazione, dei giovani, della formazione, della trasformazione industriale.
''Siamo pronti al confronto, sappiamo che la sfida è impegnativa e che il momento è grave. Agli editori che chiedono discontinuità diciamo che se questo significa aggiornamento del contratto nell'ottica dello sviluppo professionale, siamo disponibili, se invece è un tentativo di 'sbaraccare' il contratto, siamo contrari. Questo significherebbe aprire il conflitto. Anche un rinnovo senza soldi, come annunciato dal presidente Giulio Anselmi, sia pure in tempi di ristrettezza, è impensabile. Serve senso della giusta visione del sistema, ma anche realismo e concretezza''. (ROMA, 9 APRILE - ANSA)

GIORNALISTI: INIZIATA TRATTATIVA FIEG-FNSI SU RINNOVO CONTRATTO
4 TAVOLI DI CONFRONTO, FRA DUE MESI LA PRIMA SINTESI

Le delegazioni di Fieg e Fnsi, guidate da Giulio Anselmi e Franco Siddi, hanno aperto la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti. Partono quattro tavoli di confronto: su innovazione e nuove figure professionali, stabilità del sistema previdenziale e ammortizzatori sociali, lavoro autonomo e collaborazioni, gestione della ex 'fissa'. Entro due mesi si farà una sintesi a delegazioni riunite.
Il confronto appare in salita per le posizioni di partenza di Fieg e Fnsi, come spiega Siddi. Da una parte gli editori "chiedono discontinuità e lamentano l'assenza di risorse per il rinnovo", dall'altra il sindacato risponde dicendosi "disponibile al rinnovamento e all'innovazione" ma anche avvertendo che "se l'intenzione è quella di sbaraccare, sarà conflitto". In sostanza, dice il sindacato, "salvare il sistema è un obiettivo comune, ma la politica dei redditi non può essere considerata un optional". (ADNKRONOS  - ROMA, 9 APRILE) 

 

 

GIORNALISTI: FIEG, CONTRATTO NEL SEGNO DELLA DISCONTINUITA'

Nuovo contratto di discontinuità, senza aumenti, con più flessibilità e più attenzione alla tenuta dell'istituto di previdenza. Su questi cardini, secondo la Fieg (Federazione italiana editori giornali), dovrà essere incentrato il nuovo contratto del comparto giornalistico. La posizione degli editori è stata illustrata nel corso della prima riunione del tavolo con la Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana), il sindacato unitario di categoria. "Stiamo vivendo una delle crisi più cruente della nostra storia - ha esordito il presidente dell'associazione delle imprese editoriali, Giulio Anselmi - e per questo ci auguriamo che saremo in grado di mettere in campo azioni congiunte e responsabili". Anselmi ha poi fissato i 'paletti' per la trattiva dell'accordo quadriennale 2013-2017.
"Il nuovo contratto - ha rimarcato Anselmi - dovrà seguire i nuovi modelli organizzativi in vigore nelle aziende. E impensabile avere aumenti salariali, mentre è necessario prevedere più flessibilità, ridiscutere gli automatismi e introdurre nuove figure professionali". Gli editori chiedono, inoltre, di rinegoziare l'indennità 'ex fissa' (l'indennità differita alla fine dell'attività lavorativa) e ridefinire il "confine tra lavoro subordinato e parasubordinato".
Alle condizioni della Fieg il segretario dell'Fnsi, Franco Siddi ha replicato dando la disponibilità del sindacato ad "aggiornare il contratto nazionale", ma a precise condizioni.
"Se, invece, questo vuol dire sbaraccarlo - ha fatto presente Siddi - non ci saremo. In altri tempi, le parole dalle parole del presidente Anselmi avremmo tratto conclusioni negative. Adesso vogliamo trovarci la volontà ad individuare un percorso comune contro il declino del mercato e dell'occupazione".
Secondo l'Fnsi "non di un accordo involutivo ha bisogno l'informazione italiana", bensì bisogna "trovare elementi di sviluppo accanto al governo della crisi".
"Vogliamo aggiornare i rapporti di lavoro - ha aggiunto Siddi - chiamando anche lo Stato a fare la sua parte. Non si può scaricare solo sull'Inpgi i costi del welfare". (ROMA, 9 APRILE - AGI)

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