È stato rilasciato il fotoreporter italiano fermato sabato sera a Istanbul mentre scattava immagini della polizia turca che respingeva i manifestanti a piazza Taksim con l'uso di idranti e lacrimogeni. Lo hanno confermato fonti della Farnesina. Mattia Cacciatori, 24enne free lance della provincia di Verona, si trovava dal 22 giugno in Turchia per seguire le proteste contro il governo di Recep Tayyip Erdogan. Cacciatori è il secondo fotografo italiano fermato e rilasciato durante le proteste in Turchia, dopo il livornese Daniele Stefanini a metà giugno.
Cacciatori si dovrebbe imbarcare su un volo che arriverà intorno alle 23 a Malpensa. Dopo il rilascio ha assicurato che le sue condizioni dopo due giorni e mezzo di detenzione sono buone e ha ringraziato il console italiano Gianluca Alberini e tutto lo staff della rappresentanza diplomatica per l'assistenza fornitagli. I poliziotti, ha raccontato, lo avevano scambiato per un contestatore e lo avevano fermato dopo che la sua maschera antigas non aveva piu' retto ai lacrimogeni.
L'impasse per il suo rilascio è stata sbloccata quando il console ha fatto sapere che il fotoreporter di San Giovanni Lupatoto aveva un biglietto per un volo per l'Italia in partenza a breve e quindi era possibile eseguire immediatamente un provvedimento di espulsione.
Il segretario della Fnsi, Franco Siddi, si è rallegrato per la notizia del rilascio di Cacciatori che ha definito "un atto di buon senso istituzionale" ottenuto anche grazie agli sforzi della diplomazia italiana. (ROMA, 8 LUGLIO - AGI)
TURCHIA: CONSOLE ITALIANO, APPENA LIBERO CERCHEREMO DI RIMPATRIARE CACCIATORI
Mattia Cacciatori "non vede l'ora di tornare a casa" e "appena libero cercheremo di farlo rimpatriare". Lo ha detto all'Adnkronos Gianluca Alberini, console generale a Istanbul, precisando che il giovane fotografo veronese, arrestato ieri dalla polizia turca durante i disordini nei pressi di piazza Taksim, "sta ancora alla questura centrale ed il personale del consolato è li' da questa mattina per assisterlo".
"Aspettiamo -ha aggiunto Alberini- che la decisione del procuratore sia positiva e non abbiamo motivo di ritenere il contrario". (ISTANBUL, 8 LUGLIO - ADNKRONOS)
TURCHIA: LIBERATO IL FOTOGRAFO VERONESE ZAIA, UNA BELLA NOTIZIA
''Voglio esprimere la mia soddisfazione per la liberazione di Mattia, una bella notizia che sono certo riempirà di felicità i cuori dei famigliari, in particolare i genitori, che hanno vissuto ore di apprensione per le sorti del figlio''. Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commentando a caldo la liberazione del fotografo veronese.
''Una situazione che si è risolta in tempi rapidissimi - conclude il Presidente - per questo ringrazio il Console Generale Gianluca Alberini, la Farnesina e le autorità che hanno permesso la liberazione di Mattia e che si sono tenute costantemente in contatto con il consigliere diplomatico della Regione''.(VENEZIA, 8 LUGLIO - ADNKRONOS)
“Il fermo di Mattia Cacciatori avvenuto ieri a Istanbul, mentre era intento a fotografare la polizia che interveniva duramente contro una folla inerme di manifestanti, è l’ennesimo episodio di grave intolleranza verso l’informazione. Auspichiamo che l’intervento del Consolato italiano, che assiste da subito il fotoreporter, con gli interventi degli organismi di tutela per il libero movimento dei giornalisti nel mondo, a cominciare dalla Federazione Internazionale (Ifj), consenta di risolvere entro oggi questo nuovo preoccupante caso e che, quindi, Cacciatori sia rimesso in libertà.
La vicenda evidenzia ancora una volta la grave situazione dell’informazione in Turchia, dove centinaia di giornalisti di quel Paese sono in carcere in attesa di processo con accuse più svariate. E questo solo per aver fatto il loro dovere di informare i cittadini.
La Fnsi esprime massima solidarietà a Cacciatori, e a tutti i colleghi impegnati a fare il loro dovere con correttezza e lealtà, e continuerà a battersi con la Federazione Europea (Efj), con quella Internazionale (Ifj) e con le associazioni italiane ed europee impegnate nella promozione e tutela dei diritti e libertà civili, perché la comunità internazionale faccia sentire il proprio peso nei confronti del Governo turco. Per il ripristino delle libertà fondamentali di tutti e per il rispetto del libero movimento dei giornalisti”.
TURCHIA: UN FOTOGRAFO ITALIANO FERMATO A ISTANBUL
STAVA FILMANDO MANIFESTAZIONE. CHIAMA A CASA 'STO BENE'
Mattia Cacciatori, 24 anni, di Verona, chiama famiglia: ''Mi portano via'', poi rassicura. Fermato mentre filmava manifestazione Gezy park e cariche polizia. Farnesina, massima attenzione. Il 17 giugno un altro fotografo, Daniele Stefanini, fermato e ferito da polizia turca, rilasciato il giorno dopo. (ROMA, 7 LUGLIO - ANSA)
TURCHIA: FARNESINA CONFERMA FERMO FOTOREPORTER ITALIANO
Fonti della Farnesina hanno confermato all'Adnkronos il fermo del fotoreporter italiano Mattia Cacciatori a Istanbul. Il consolato italiano della città turca, spiegano le fonti, è in contatto con il fotoreporter. La Farnesina segue il caso ed è in contatto con le autorità locali. (ROMA, 7 LUGLIO - ADNKRONOS)
TURCHIA: GIULIETTI, GOVERNO ITALIANO SI FACCIA INTEPRETE DI INDIGNAZIONE CONTRO FERMO CACCIATORI
"Articolo 21 condivide l'appello lanciato dal segretario della Fnsi, Franco Siddi, in relazione allo stato di fermo nel quale si trova ancora Mattia Cacciatori, il fotografo di San Giovanni Lupatoto, Verona, bloccato
dalla polizia a Istanbul,mentre stava documentando le cariche della polizia contro i manifestanti. Le Autorità italiane che stanno già compiendo un silenzioso lavoro diplomatico, hanno ora il compito di far percepire al governo turco l'indignazione di chi non può accettare bavagli contro coloro che stanno cercando di informare la pubblica opinione, fuori e dentro i confini nazionali". Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti.
"Se entro stasera Cacciatori non dovesse essere reimpatriato,chiederemo alla federazione internazionale dei giornalisti di inviare una sua delegazione a Istanbul sia per chiedere la immediata liberazione di Mattia Cacciatori, sia quella dei tanti cronisti ancora "Imbavagliati". Da http://www.articolo21.org/