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Unione Europea 13 Nov 2012

Fallita la storica testata "Frankfurter Rundschau" Presidente associazione giornalisti (Djv): no ai licenziamenti

Una delle storiche testate tedesche, la progressista 'Frankfurter Rundschau' (FR), secondo giornale ad essere fondato dopo il nazismo il 1 agosto 1945, ha dichiarato oggi fallimento. Un portavoce del tribunale di Francoforte ha confermato allo 'Spiegel' che l'editore ha presentato oggi una richiesta di insolvenza. Dopo essere appartenuto al partito socialdemocratico, nel maggio 2004 il giornale era passato sotto il controllo della casa editrice "DuMont-Verlag", proprietaria di un grosso impero della carta stampata, in cui figura anche la 'Berliner Zeitung' (BLZ).

Una delle storiche testate tedesche, la progressista 'Frankfurter Rundschau' (FR), secondo giornale ad essere fondato dopo il nazismo il 1 agosto 1945, ha dichiarato oggi fallimento. Un portavoce del tribunale di Francoforte ha confermato allo 'Spiegel' che l'editore ha presentato oggi una richiesta di insolvenza. Dopo essere appartenuto al partito socialdemocratico, nel maggio 2004 il giornale era passato sotto il controllo della casa editrice "DuMont-Verlag", proprietaria di un grosso impero della carta stampata, in cui figura anche la 'Berliner Zeitung' (BLZ).

Negli anni scorsi l'editore aveva cercato di tagliare i costi e di rimettere in sesto i conti del giornale, fondendo in larga parte la redazione della "FR" con quella della 'Berliner Zeitung'. L'impresa non ha avuto successo, come dimostra la richiesta di insolvenza presentata oggi. "Le conseguenze per la BLZ non si possono ancora prevedere", ha dichiarato il presidente del consiglio d'azienda della FR, Alfred Hase, mentre il sindacato "Ver.di" afferma di aver sperato fino all'ultimo "in una soluzione diversa". Nel primo trimestre del 2011 la tiratura del giornale era scesa a 117mila copie, mentre prima di entrare in crisi il giornale stampava nel 2001 oltre 190 mila copie. Dei 500 dipendenti attuali della FR, un quinto è formato dai giornalisti della redazione. Il presidente dell'associazione dei giornalisti tedeschi (Djv), Michael Konken, ha invitato il DuMont-Verlag ad evitare licenziamenti e ad offrire "prospettive professionali ai redattori della FR". "La fine di una testata famosa è particolarmente amara per gli occupati", ha aggiunto Konken, "che per anni hanno accettato riduzioni del salario per salvare il loro giornale". La fine della 'FR' porta in primo piano la crisi della stampa tedesca, mentre a rischio è anche il quotidiano economico 'Financial Times Deutschland', appartenente al gruppo editoriale "Gruner+Jahr", il cui destino verrà deciso il prossimo 21 novembre. (BERLINO, 13 NOVEMBRE - AGI)

 

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